Prestianni, la ‘piccola pulce’ che potrebbe seguire Retegui in Nazionale

by Mattia Zupo
Prestianni

Minuto 93 di Vélez-Central Cordoba, contropiede per i padroni di casa, la palla in possesso del numero 42 che davanti al portiere sposta il pallone con la suola, salta il portiere e segna il gol del 4-0. Freddezza davanti alla porta e personalità, così ha segnato il primo gol tra i professionisti Gianluca Prestianni, l’ultimo nome finito sulla lista della FIGC, dopo Mateo Retegui, per vestire in futuro la maglia dell’Italiano visto che entro i prossimi sei mesi avrà anche il nostro passaporto. Intanto, il classe 2006 i colori italiani li veste con la maglia del Vélez, che sulle proprie divise presenta alcuni richiami alla bandiera italiana per omaggiare le origini dei fondatori del club che si trasferirono in Argentina all’inizio dello scorso secolo.

prestianni maglia

La maglia con i richiami al tricolore italiano

«Prestianni ricorda il primo Maxi Moralez»

A scoprire Gianluca Prestianni è stato Guillermo Morigi, responsabile del settore giovanile del Vélez, che in un’intervista a Olé lo ha descritto così: «È simile a ‘El Raton’ Zarate (il fratello di Mauro, ndr) o a al primo Maxi Moralez del Racing, perché al Vélez era già più trequartista. Inoltre è basso come lui». Il fratello di Mauro Zarate, tra l’altro, è anche il suo procuratore.

Un gol in 10 presenze sin qui in Prima Squadra, una clausola da 12 milioni e un contratto fino al 31 dicembre 2024, un mix di velocità, fantasia e talento racchiusi in 166 cm. Esterno o seconda punta, Prestianni ha segnato il suo primo gol con la maglia del Vélez sotto gli occhi di suo padre che era presente in tribuna all’Amalfitani, insieme a mamma Natalia e ai due fratellini. Tifosissimo del Fortín, il padre Juan El Cholo Prestianni è stato il primo allenatore di Gianluca quando a 3 anni ha iniziato a giocare al baby futbol nella Juventud Unida de Ciudadela, cittadina in provincia di Buenos Aires, prima di passare poi al Villarreal (quello di Ciudadela, sempre in provincia di Buenos Aires) e in altre squadre del barrio.

Il 2022, l’anno dei record e delle prime volte

Tra consigli e qualche richiamo, suo padre è stato anche colui che lo ha accompagnato al primo provino col Vélez alla Villa Olimpica di Ituzaingó. Gianluca venne tesserato, ma non esisteva la squadra dei 2006, così per tre anni si è allenato senza giocare fino a che non hanno formato la sua categoria. Il 2022 è stato l’anno decisivo, quello in cui ha bruciato le tappe: è passato dall’U15 alla squadra B diventando il più giovane della storia del Vélez a esordire in un campionato in cui giocano ragazzi 5-6 anni più grandi. Come se non bastasse, La Pulguita è diventato il più giovane a debuttare in Prima Squadra nella storia del club, con 16 anni, 3 mesi e 22 giorni: lo ha fatto il 24 maggio 2022, nella vittoria per 4-0 del Fortìn contro l’Estudiantes in Copa Libertadores. Lo scorso anno è stato anche quello della prima esperienza in Europa con la Seleccion Sub-17 al Torneo di Montaigu in Francia: sotto la guida del Payaso Aimar ha affrontato in finale il brasiliano Endrick ed è finita in rissa dopo l’esultanza provocatoria dei brasiliani. Adesso non è stato convocato dall’Argentina Sub-17 per il Sudamericano su esplicita richiesta del Vélez e del suo allenatore Ricardo Gareca che lo considerano a tutti gli effetti un giocatore della Prima Squadra. A maggior ragione dopo il gol segnato contro il Central Cordoba. Il primo di tanti.