Lo sapete chi sono i giocatori più fedeli al mondo?

by Redazione Cronache
giocatori piu fedeli al mondo

Avete presente Lee Casciaro, no? Come no? L’attaccante e attaccante poliziotto del Lincoln Red Imps, squadra di Gibilterra in cui gioca dal 1998, esattamente da 25 anni, e con il contratto che scade tra un anno nonostante i 41 anni? Vabbè, allora conoscerete sicuramente Yo-Han Go, il trequartista sudcoreano all’FC Seoul dal 2004. Scherzi a parte Casciaro e Go sono il primo e il terzo nella classifica dei giocatori più ‘fedeli’ al mondo, rispettivamente 25 e 19. Al secondo posto c’è Igor Akinfeev, portiere del CSKA Mosca dal 2003. Lui forse lo avrete sentito. 

Nei top cinque campionati europei, al primo posto dei calciatori più longevi c’è Seamus Coleman, terzino destro all’Everton dal 2010. In Liga c’è Manu Trigueros, centrocampista centrale del Villarreal, dal 2012. In Bundesliga il record è di Christian Günter, esterno sinistro del Friburgo dal 2012. In Serie A è di Domenico Berardi, al Sassuolo dal 2012/2013. Dunque, rassegniamoci ai trasferimenti in stile Tonali.

Cosa ci dice la classifica dei giocatori più fedeli al mondo?

Abbandoniamo la retorica delle bandiere. Il mondo è cambiato, ci sono diversi motivi. Intanto pensiamo ai nostri genitori: quanti iniziavano in un posto di lavoro e ci finivano in pensione? Un ragazzo oggi potrebbe fare lo stesso? Poi è cambiato il calcio. Non più solo tre stranieri per club, molti più procuratori e mediatori interessati a muovere soldi.

La scelta di Tonali deve diventare comprensibile. Certo: sono esistiti gli Zanetti, i Maldini e i Totti. Ma… il calcio italiano primeggiava economicamente, ma è anche cambiata la forma mentis di noi esseri umani. Siamo più mobili. Sono esistiti dei calciatori che hanno vinto tanto, come Sheva, per cui gli è stato perdonato il primo bacio alla prima partita con il Chelsea. Sono esistiti anche calciatori che hanno fatto del bacio alla nuova maglia un’allitterazione, ma poi sono riusciti a chiudere come simbolo di un club solo. E poi a volte finire con una squadra significa anche garantirsi un futuro da dirigenti. Senza dimenticare mai che i calciatori sono dei professionisti e i club delle aziende.