Giroud chiama l’Inter? L’agente: «L’estero sarebbe l’ideale»

by Redazione Cronache

L’Inter e Olivier Giroud. Un feeling che va avanti da tempo, ma che fino ad oggi non si è mai concretizzato. Nel prossimo mercato invernale però, complice anche il contratto in scadenza a fine stagione, la situazione potrebbe cambiare. E la società nerazzurra potrebbe finalmente coronare il matrimonio con l’attaccante del Chelsea, che Conte vuole fortemente come vice-Lukaku.

Futuro all’estero? 

Di questo ne ha parlato Micheal Manuello, agente di Giroud, ai microfoni di FootMercato: «A 34 anni, se la situazione non cambia al Chelsea questa volta, non ci saranno opzioni per il prolungamento del contratto. Quindi ci sarà la voglia di andare a divertirsi e giocare. L’anno scorso c’era ancora un’opzione. Lì è diverso, soprattutto perché anche il Chelsea è stato in grado di fare acqusti a differenza della scorsa stagione. Quindi c’era bisogno di mantenere l’organico perché dietro ad Abraham, non c’erano molti attaccanti tranne Olivier e Michy Batshuayi nel 2019-2020»

PRESENTE – «Ora la situazione è diversa, quindi sarà più facile per tutte le parti in causa. Per ora è troppo presto per sapere cosa è veramente concreto e cosa non lo è. Gli interessi, le voci, per me che interessano poco. Vedremo da metà dicembre, prima di allora, dato che il mercato inizierà a gennaio, saranno solo voci. Non sappiamo dove saranno i club o come si esibirà Olivier con il Chelsea. Non sappiamo se ci saranno infortuni, se ci saranno opportunità.  Non c’è un vero lavoro su questo al momento. Non lo sappiamo oggi. Hanno fatto solo 8 partite in campionato. Il Chelsea, entro gennaio, giocherà undici partite. Olivier appartiene al suo club, è concentrato sulla competizione e vedremo da metà dicembre cosa decidere, in un modo o nell’altro».

DESTINAZIONE – «Ligue 1? Olivier ha risposto a questo argomento. Non è una priorità. È sempre possibile a seconda di cosa si presenterà, non è escluso ma non è una priorità. In termini di emozioni, ci sono altre cose da provare. Ha giocato in Francia ed è stato campione con il Montpellier. Oggi cerca un luogo dove possa avere piacere a giocare, qualità di vita ed emozioni forti. Quindi, se mai potrà ancora scoprire qualcosa di nuovo, cercherà qualcosa di nuovo. L’ideale sarebbe piuttosto per lui scoprire un’altra cultura, fare un’altra panoramica. Ora, un nuovo club inglese con grandi obiettivi può anche farlo riflettere perché la Premier League è che rimane un campionato straordinario, che offre un piacere diverso. Quindi, se arrivasse un ottimo club della Premier League, sì, potrebbe pensarci. Ma è pronto per andare a vivere altrove all’estero».