Com’è possibile che Grimaldo sia costato solo 1,5 mln di euro?

by Alessandro Lunari

Tanto per cambiare sabato scorso, nel Bayer capolista in Bundes, ha segnato Alex Grimaldo. Fanno 9 gol in 18 partite. Ha già battuto il suo record personale di reti, stabilito nella passata stagione con il Benfica. Ah sì, aggiungiamoci anche 6 assist. L’Europa e il Barça si stanno mangiando le mani. Ci arriveremo.

Premier League, Serie A, LaLiga. No, Bundesliga: è stata questa la scelta del laterale spagnolo che in estate ha lasciato il Benfica dopo 7 anni e mezzo. Il perché di questa scelta ‘impopolare’ per molti? Xabi Alonso. «Segnerà un’epoca in panchina. E poi quando ti chiama l’allenatore in persona e non il direttore sportivo, fa tutta la differenza del mondo», ha dichiarato ad AS.

Con il Benfica ha vinto 9 titoli con 303 presenze, 27 gol e 66 assist. Non a caso prima di volare in Germania è diventato il 3° miglior assistman nella storia de la Liga Portugal e il 6° difensore con più gol. Numeri che hanno alzato il valore del suo cartellino, certo… peccato che Grimaldo, però, abbia deciso di non rinnovare e trasferirsi a zero.
Per la ‘gioia’ del Benfica. E del Barcellona. In che senso? Alex cresce ne La Masia: nel 2008, a 13 anni, entra nel Barcellona come centrocampista centrale. Negli anni, si sposta a sinistra ma i risultati non cambiano: è un punto fermo.

Nel 2015 ha una clausola rescissoria da 12 mln di euro, che sarebbero diventati 35 in caso di passaggio in prima squadra.
Il Benfica, però, arriva e lo prende per 1,5 mln di euro. Il Barcellona non ci punta più, così si accorda per una percentuale sulla futura rivendita. Peccato che dopo quasi 8 anni, Grimaldo sia andato al Bayer Leverkusen come parametro zero.

Grimaldo è stato l’ennesimo talento della cantera blaugrana. Faceva parte del gruppo di fenomeni capitanati da Patric. Sì, il difensore della Lazio, arrivato in Italia nel 2015. Ogni tanto si sono anche scambiati la fascia. Il loro percorso al Barça sembrava in discesa.

Nel 2010/11 si allena anche nel Barça B di Luis Enrique, prima che il tecnico vada a Roma. In autunno debutta in Segunda División: il 4 settembre 2011 contro il Cartagena, a 15 anni e 349 giorni, diventa il più giovane esordiente nella serie b spagnola. Tanto per cambiare, assist.

Nel 2012/13 Grimaldo rimedia la rottura del legamento crociato anteriore destro. Sta fuori 324 giorni. Il Barça, però, rimane al suo fianco e gli rinnova il contratto. Tutta la Spagna crede in lui, compreso il tecnico dell’U19 Luis De La Fuente per cui è un chiodo fisso. Lo scorso 10 novembre, a 28 anni, ha debuttato con la maglia della Spagna contro il Cipro. Il CT? Sì, Luis De La Fuente. Che in lui ha sempre creduto. Un po’ come tutta Europa da qualche stagione a questa parte.

Grimaldo fa tutto: calcia anche le punizioni. Apre il piattone e tira. Ne ha segnate 15 in carriera. Quest’anno ha punito anche il Bayern Monaco. «Come ho imparato? Serve tanta, tanta pratica. Le batto dalle giovanili del Barça. Dicono che calci come Drogba e David Luiz? Beh, mica male».