Hallfredsson tra il ritiro e il sogno di aprire una pizzeria in Islanda

by Alessandro Lunari
Emil Hallfredsson

Il “mastino del Bentegodi”, “Ghiaccio Bollente”… chiamatelo come volete. Emil Hallfredsson da Reykjavik, 38 anni il 29 giugno, è uno degli stranieri con più presenze nella storia dell’Hellas Verona. Ha lasciato il cuore in Italia, e in particolare nella città scaligerà, dov’è tornato a giocare a distanza di cinque stagioni, ma in Serie C, alla Virtus. «Qui sono nati i miei figli, mi sento a casa» ha confermato in un’intervista al quotidiano locale L’Arena. Anziché pensare al ritiro, guarda con convinzione ai playoff della sua nuova squadra. «Certo che ci arriviamo, ormai sono un esperto». In effetti con l’Hellas gli è sempre andata bene. «Ho solo bei ricordi – aggiunge – dalle promozioni alle grandi vittorie, come quella contro il Napoli. Mi piace molto il soprannome “Ghiaccio bollente”, la gente per strada mi chiama ancora così. Io e Mandorlini? Ha abitato nell’appartamento sopra al mio per quattro anni, quando perdevamo cercavo di uscire senza farmi vedere da lui…».

«Surmatur? Meglio pizza e carbonara»

Anche se gli mancava il freddo del suo Paese, sul cibo Hallfredsson ha sempre avuto le idee chiare. «Il surmatur? Ma che schifo! Preferisco la pizza e la carbonara» rispondeva ai tempi della Serie A con il Verona. E come dargli torto, si tratta di un piatto composto da frattaglie di pecora o balena conservate nel latte acido. I piani per il futuro sono chiarissimi. «Finché mi diverto continuo a giocare» assicura. Nel mentre inizierà a muoversi come imprenditore. «A giugno – fa sapere – aprirò una pizzeria a Reykjavík», la sua città. «Ho fondato una società con mia moglie, abbiamo fatto un nostro marchio d’olio con olive raccolte nella zona di Grezzana e vogliamo portare in Islanda prodotti italiani come olio, pasta e spezie. Abbiamo iniziato per gioco, però sta andando molto bene. Un futuro da allenatore? Mi piacerebbe, ma in realtà ho tante idee».

La carriera

Hallfredsson è nato a Hafnarfjördur, vicino a Reykjavik, il 29 giugno 1984 e ha iniziato a giocare nella squadra locale, per poi passare al Tottenham dove viene impegnato nella squadra delle riserve. Malmoe, Lyn Oslo e nell’ estate 2007 va alla Reggina. Poi al Barnsley, prima di arrivare all’Hellas Verona dove resta per sei stagioni. Nel 2011 ottengono la promozione in Serie B tramite i playoff e nell’annata 2012-13 quella in Serie A. Il 26 gennaio del 2014 è il giorno del suo primo gol nel massimo campionato, nella sconfitta per 3-1 contro la Roma. Dopo Udinese, Frosinone e Padova, è tornato nella “sua” città con la Virtus Verona. Al momento la squadra è all’undicesimo posto, a meno 1 dai playoff. Servirà anche la sua esperienza.