Hellas Verona, Juric: «Gunter, Barak, Veloso, Faraoni, Kalinic: vi dico tutto»

by Redazione Cronache
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Vigilia di campionato per l’Hellas Verona, che domani sera affronterà il Benevento al Bentegodi. A poco più di ventiquattro ore dalla sfida contro i sanniti, Ivan Juric, tecnico degli scaligeri, è intervenuto in conferenza stampa

LUNEDI SERA – «La stiamo preparando al massimo, tra mille difficoltà, ma vogliamo fare una bella partita e fare risultato. L’idea è questa, poi è troppo presto per fare calcoli».«SU GUNTER E BARAK – «Gunter ha fatto diciotto giorni a casa e lo sta pagando. Barak è al limite, ma non lo posso far riposare».

SU VELOSO E ILIC – «Veloso è fuori, c’è un’altra brutta notizia perché Vieira si è fatto male. Colley ha preso una botta e non riesce ad allenarsi. Siamo in emergenza, ma vedo voglia di uscirne. Ilic bene, vedo un giocatore giovane, non costruito fisicamente, con un gran margine di miglioramento. È un piacere allenarlo».

LOVATO E CECCHERINI – «Giocheranno entrambi. Non sono al massimo, ma hanno fatto l’ultimo allenamento, per cui li schiero. Cominciamo a recuperare Magnani e Dawidowicz, Gunter è rientrato, Lovato e Ceccherini ci sono. Mi spiace per Vieira, mi dava una buona impressione e l’abbiamo perso oggi. Da un lato iniziamo ad avere più scelte in difesa, e ne ho meno a centrocampo in attacco».

GLI INFORTUNI – «Ci abbiamo riflettuto. Quando uno si fa male per me è una coltellata, perché mi dico ‘questo ragazzo deve stare fuori, deve recuperare’. Abbiamo il nostro modo di giocare: prima del Covid abbiamo avuto pochissimi problemi, in questo periodo li stiamo massacrando completamente. Barak dovrebbe riposare, e non posso. Per Empereur è lo stesso. Il ritiro è stato quello che è stato, quando possono recuperare vanno spesso in nazionale, che è di nuovo un massacro. Poi giochiamo con intensità, come in Germania o in Inghilterra. Andiamo forte, e non ce ne frega un c… Secondo me lo paghiamo, perché anche se abbiamo diminuito i carichi di lavoro, quando facciamo la partitella o il torello si va forte. Non abbiamo possibilità di fare belle partite in altri modi: andremo avanti così, stando attenti, ma stiamo pagando questa situazione e lo accettiamo con grande dispiacere. Se pressiamo alto non posso dirgli di andare piano, come faccio? Dovrei cambiare tutto, e non riusciremmo a competere. Secondo me stiamo pagando un po’ anche questo. Ma d’altra parte vedo una volontà fantastica, sappiamo che è un momento di difficoltà ma i ragazzi provano a fare tutto quello che gli chiedo».

CON LA JUVENTUS – «Era una partita da giocare così e siamo riusciti a giocarla in quel modo. Con coraggio, facendo del possesso e molto aggressivi. Con Parma e Genoa sono state partite completamente diverse. Gli avversari ci studiano di più: noi comandiamo il gioco, e devi finalizzare. Quella è la differenza, i contenuti erano diversi. A Parma e con il Genoa abbiamo fatto un’ottima prova, senza concludere. Lo scorso anno avevamo le conoscenze, segnavamo e vincevamo. Erano partite in cui comandavi te, che è quello che ci è mancato in quelle due partite. Con la Juve abbiamo fatto quello che dovevamo, e a volte è più semplice fare quel tipo di lavoro».

VIEIRA E COLLEY – «Per me Vieira si è stirato. Colley ha preso una botta contro il Venezia, che gli impedisce di sprintare. Poi vediamo domani, se riusciamo a utilizzarlo, anche part-time».

SUL BENEVENTO – «Già l’anno scorso era da Serie A, hanno messo molti giocatori di categoria. A volte sono offensivi, altre sanno essere difensivi. Si conoscono, lavorano bene. Non mi va nemmeno di parlare degli avversari. Con la Juve, ad esempio, penso potessimo fare di più. Se non siamo al cento percento non possiamo fare bene».

SU ZACCAGNI – «È partito piano quest’anno, e magari è meglio. Contro la Juve ha fatto bene, ormai sono ragazzi che conosco bene, nell’anima, e lui sa cosa voglio da lui. Ha fatto una partita da giocatore serio. Deve trovare continuità, giocare così più spesso».

KALINIC E FAVILLI – «Penso che Nikola sia lontano dal suo livello. Se si mette a posto è un giocatore forte. Lui ce la mette tutta, sta lavorando. Contro la Juve ho già intravisto cose da giocatore superiore, nella protezione della palla o nel tacco per Zaccagni. Ha i suoi anni, ma ce la sta mettendo tutta e spero arrivi al livello che penso possa raggiungere. Di Carmine è recuperato, ha fatto una settimana buona. Per Favilli mi dispiace tantissimo, stava crescendo, anche nell’autostima. Questo ragazzo ha doti, spero possa tornare a posto dopo la sosta”.

SU BENASSI – «È molto lontano. In questo momento è lontano, poi spero possa rientrare».

FARAONI E VELOSO «Si sono appena fatti male, ma parliamo di settimane. Miguel penso rientri dopo la sosta. Se non ci fossero stati gli ultimi infortuni mi ero illuso di poter avere la squadra in buone condizioni dopo la sosta, così siamo sempre a rincorrere».

SALCEDO – «Questi sono ragazzi, e li vedo molto bene, tutti quanti. Sono ragazzi giovani con poca esperienza, ma sanno quello che vogliono, lavorano al massimo e vogliono crescere. Se c’è da fare un passo indietro come con Salcedo basta un giorno per rimetterli in carreggiata, perché sono ragazzi a posto. Lui aveva bisogno di questo, è rientrato e ha segnato. Ho visto il giusto spirito, aiutava il compagno. Sta crescendo come deve crescere».