I 10 giocatori italiani che hanno segnato più gol nei campionati esteri

by Redazione Cronache

5° – Stefano Napoleoni

Classe ’86, romano, cresce nel Tor di Quinto. Boniek, all’epoca osservatore per il Widzew Łódź, squadra dell’Ekstraklasa, lo scopre e lo porta in Polonia. Si trasferisce poi in Grecia, prima al Levadeiakos e in seguito all’Atromitos. Successivamente passa all’Istanbul Basaksehir, in Super Lig turca. Dalla scorsa estate segna per il Gotzepe, sempre in Serie A turca.

In totale, Napoeloni ha realizzato 85 reti, spareggi compresi. Non ha mai giocato in alcun club professionistico italiano.

4° – Franco Cucinotta

Ne avevamo già parlato qualche giorno fa nel focus dedicato ai 5 italiani capaci di vincere la classifica marcatori della Coppa Campioni/Champions League. Siciliano, classe ’52, vive però in Svizzera, dove i genitori si trasferiscono quando è piccolissimo. Veste le maglie di Losanna, Chiasso, Sion, Servette e Zurigo, segnando complessivamente 100 reti in prima divisione elvetica. Non ha mai voluto diventare cittadino svizzero.

3° – Graziano Pellè

In Italia, di fatto, non ha lasciato il segno. Sboccia in Eredivisie prima con l’AZ Alkmaar e poi con il Feyenoord, sotto la guida di Ronald Koeman, prosegue poi in Premier League con il Southampton per due stagioni. Dopo l’Europeo del 2016 si trasferisce in Cina, contratto faraonico con lo Shandong Luneng.

L’attaccante salentino, nei tre campionati stranieri in cui ha militato, ad oggi è andato a segno per ben 119 volte.

2° – Giorgio Chinaglia

Long John lascia la Lazio due stagioni dopo la vittoria del primo scudetto del 1974. Diventa uno dei pionieri del calcio made in USA: si trasferisce ai New York Cosmos dove trova, come nuovo compagno, nientemeno che Pelé e, dall’anno successivo, Beckenbauer. Nelle stagioni a seguire, arriveranno in squadra anche due leggende dell’Olanda di Michels, ovvero Johan Neeskens e Wim Rijsbergen. Il campionato si chiama NASL: North American Soccer League.

La Lega viene fondata nel 1968 e durerà sino al 1985. Chinaglia batte ogni record: miglior marcatore di sempre della competizione con 193 reti. Viene inserito nella top11 All-Time, si aggiudica per quattro volte (consecutive dal ’78 al ’81) il titolo di miglior marcatore della stagione e per altrettante vince il titolo di campione nazionale con i Cosmos.

Se si considera anche la stagione 1981-1982, giocata indoor, e quella ’84-’85 disputata sempre al coperto, il totale delle sue marcature a stelle e strisce sale a quota 231 gol in 234 presenze.

1° – Delio Onnis

Abbiamo deciso di menzionarlo ufficialmente nella graduatoria in quanto acquisisce la cittadinanza argentina durante l’infanzia, oltre a quella italiana. Nasce il 24 marzo 1948 a Giuliano di Roma. La famiglia ha origini sarde e, quando Delio è ancora piccolo, parte alla volta del Sud America. Debutta nei professionisti con il Gimnasia La Plata, nel 1968, ma dopo tre stagioni passa allo Stade Reims, in Ligue 1. Lega quindi la sua carriera alla Francia, soprattutto alla maglia del Monaco, chiudendo poi con Tours e Tolone.

Tutt’oggi può vantarsi di essere il miglior marcatore di sempre della prima divisione transalpina con 299 gol e dei monegaschi (223).

Purtroppo, però, non ha mai debuttato in nazionale, né con quella albiceleste, né con quella azzurra. Negli anni ’70, i CT argentini, su tutti Menotti, gli preferiscono in attacco i vari Kempes, Valdano e Maradona. Mentre in Italia, per via del regolamento vigente, che proibiva ai club di acquistare calciatori provenienti da federazioni estere, saltano i possibili trasferimenti al Cagliari prima e al Napoli poi e quindi anche la possibilità di essere convocato in nazionale.