I 50 migliori talenti nati dopo il 2000

by Redazione Cronache

I migliori talenti sono sfrontati, giovani e geniali. Precoci, corrono veloci nella propria carriera, trascinando talvolta la propria squadra. Abbiamo raccolto i 50 più forti, analizzandone l’aspetto calcistico ed extra-campo. Li abbiamo studiati e raccontati in un video sul nostro canale YouTube, eccoli.

ALPHONSO DAVIES – 2 novembre 200

Nato in un campo profughi ghanese da genitori liberiani, a 5 anni si trasferisce in Canada. Terzino sinistro del Bayern Mnaco che lo ha acquistato in estate per 18 mln dai Vancouver Withecaps. Record assoluto di incasso per una franchigia della Mls. È l’esordiente più giovane nella storia della Nazionale canadese.

JURGEN EKKELENKAMP – 5 aprile 2000

Lo scorso anno a 15’ dalla fine nel ritorno dei quarti di finale contro la Juventus, ten Hag lo ha mandato in campo. Prima di quell’ingresso aveva 47’ in tutta la stagione. È il racconto di un predestinato che si candida a raccogliere l’eredità di de Jong.

HARVEY ELLIOTT – 4 aprile 2003

A 16 anni e 30 giorni è stato il più giovane di sempre ad esordire in Premier League. Pochi mesi dopo il Fulham lo ha ceduto al Liverpool per 7 mln di euro. Esterno offensivo mancino, ama giocare a piede invertito sulla destra. Ha un tiro micidiale. L’impressione è di essere di fronte ad un predestinato.

JADON SANCHO – 25 marzo 2000

Il Borussia Dortmund ha in rosa i due 2000 in questo momento più devastanti del mondo. Una ha fatto tripletta all’esordio col BVB, l’altro nato da genitori di Trinidad e Tobago ha cambiato la storia recente del calcio. La sua decisione di lasciare il City per volare a Dortmund ha creato una strada alternativa e i numeri sono chiari: dopo lo sbarco di Sancho in Bundesliga, 9 giocatori britannici under 23 hanno accettato l’offerta di un club tedesco. Nei 40 anni precedenti solo 11 giocatori del Regno Unito avevano giocato in Germania.

AUGUSTÍN ALMENDRA – 11 febbraio 2000

Al Boca Juniors da quando ha 8 anni, soprannominato ‘il nuovo Riquelme’ da quando probabilmente ha memoria. Livello tecnico impressionante, quindi qualità. Ma anche tanta quantità, fin troppa. Aggressivo, recupera palloni ma a volte esagera con gli interventi in scivolata. Lo voleva il Napoli che poi ha virato su Elmas.

TIMOTHY WEAH – 22 febbraio 2000

Il paragone col padre, leggenda del Milan e attuale Presidente della Liberia, è banale quanto incredibilmente fedele. Attaccante, fisico statuario, elastico, esplosivo. In estate il PSG lo ha venduto al Lille per 10 mln. Primo nato dopo il 2000 ad esordire nella Nazionale degli Stati Uniti.

FERRÁN TORRES – 29 febbraio 2000

Stella assoluta della Spagna Under 19 che ha vinto l’Europeo segnando la doppietta decisiva in finale contro il Portogallo. Gioca nel Valencia da quando ha 6 anni, è stato il primo giocatore nato dopo il 2000 a esordire in Liga. Ha più di 70 presenze col Valencia, il suo idolo è David Villa anche se è un attaccante molto diverso dal Guaje. In Nazionale ha la 7 in suo onore mentre nel club il numero è occupato per adesso da Gonzalo Guedes. Ha una clausola da 100 milioni di euro.

SEPP VAN DEN BERG – 20 dicembre 2001

Non ha ancora esordito in Premier League con il Liverpool. Diciamo che trovare spazio in questa squadra non è proprio banale. Difensore centrale preso dal Pec Zwolle di scuola tipicamente olandese. Klopp lo vede potenzialmente come l’erede di van Dijk.

 

 

SANDRO TONALI – 8 maggio 2000

Lo aspettavano alla prova di maturità della Serie A. Tutti in silenzio. Giocatore completo, mezzala convertitosi in regista basso. Fortissimo con entrambi i piedi, ottimo tiro e lancio millimetrico. I calci piazzati del Brescia sono suoi, come le chiavi del centrocampo dell’Italia del futuro.

DIEGO LAINEZ – 9 giugno 2000

Joaquin lo ha definito ‘un fenomeno’. Il Betis Siviglia lo ha acquistato per 14 mln dal club messicano America. Baricentro basso, alto 1 metro e 67, mancino puro con un dribbling micidiale. Insieme a Lozano è il messicano più talentuoso in Europa.

ANGEL GOMES – 31 agosto 2000

È cugino di Nani ed ha il passaporto portoghese. È stato il più giovane esordiente del Manchester United dai tempi di Duncan Edwards nel 1953 e anche il primo giocatore nato dopo il 2000 ad esordire in Premier. Trequartista molto rapido e tecnico, alto appena 168 cm.

RYAN SESSEGNON – 18 maggio 2000

Il Tottenham ha sborsato 30 mln per acquistarlo dal Fulham. Motivo? Esterno mancino con una velocità quasi sovrannaturale. Giocatore moderno, nato terzino ma ha imparato a giocare da ala. A 16 anni e 94 giorni nel 2016 è diventato il più giovane marcatore nella storia della Championship, a gennaio 2017 il più giovane di sempre a segnare in FA Cup e a novembre a 17 anni e 187 giorni ha realizzato una tripletta superando il record di Dele Alli.

 

 

DUSAN VLAHOVIC – 28 gennaio 2000

Mancino puro, tecnica di base impressionante e allungo esplosivo. Viene spesso a prendersi palla a centrocampo ma ha già dimostrato grande fiuto per il gol. 190cm per 75kg, la Fiorentina ha in mano un potenziale campione.

ANDER BARRENETXEA – 27 dicembre 2001

Attaccante classe 2001 della Real Sociedad, ha una clausola da 60 milioni di euro. Un gol al Real Madrid nella vittoria dello scorso anno per 3-1 che non dimenticherà. Dopo esser stato il migliore in campo nella sfida contro il Getafe, ha lasciato lo stadio con una bicicletta noleggiata allo sharing, dato che non poteva ancora guidare la macchina.

LEE KANG-IN – 19 febbraio 2001

Miglior giocatore del Mondiale Under 20 in Polonia. Il Valencia lo ha preso a 10 anni anticipando tutti. Ha un sinistro dolcissimo, il tiro a giro è la sua specialità e sa essere molto pericoloso anche con i cross dall’esterno.

BILLY GILMOUR – 11 giugno 2001

Viene paragonato al suo allenatore Frank Lampard che lo ha fatto esordire nella Supercoppa Europea contro il Liverpool. Non si è ancora imposto in prima squadra ma il paragone non è blasfemo. Attacca l’area di rigore con inserimenti mortiferi e ha un ottimo feeling con il gol.

 

 

MARASH KUMBULLA – 8 febbraio 2000

È nato a Peschiera del Garda da genitori albanesi, infatti veste la maglia dell’Albania e si è già preso i riflettori anche in Serie A. Tutti lo vogliono: lui, alla prima stagione nella massima serie, ha stregato e la difesa dell’Hellas Verona sta facendo bene anche grazie a Marash, cresciuto nelle giovanili dei veneti.

MASON GREENWOOD – 1 ottobre 2001

Gioca nel Manchester United da quando ha 6 anni. A 17 anni e 156 giorni è diventato il secondo più giovane esordiente in Champions League con i Red Devils, mentre a 17 anni e 353 giorni ha trovato il gol più giovane del club in Europa League. Solskjaer è pazzo di lui: «Io alla sua età non ero nemmeno vicino a questo livello».

EDUARDO CAMAVINGA – 10 novembre 2002

Essere nominato giocatore del mese in Ligue 1 a 16 anni non è da tutti. Uomo partita contro il PSG con il 97,6% dei passaggi completati, ha stregato per le proprie qualità in mezzo al campo. Nato in Angola, è titolare nel Rennes ed è il primo 2002 ad aver esordito nei top-5 campionati europei.

HAMED TRAORÉ – 16 febbraio 2000

Chi si è allenato con lui a Empoli ne parla come di un fenomeno assoluto. Non a caso il Sassuolo lo ha preso dai toscani in sinergia con la Juventus. Nato trequartista, oggi gioca un po’ più basso ed è un titolarissimo nello schema di De Zerbi.

RODRYGO – 9 gennaio 2001

Bastano i numeri per descriverlo. Il Real Madrid lo ha pagato 45 mln dal Santos ancora minorenne. Ha segnato all’esordio contro l’Osasuna in Liga, ha fatto 4 gol e 2 assist in 4 match in Champions segnando contro il Galatasaray la doppietta più veloce nella storia della competizione. Era destinato al Castilla, il Real B di Raul (l’unico più giovane di lui a segnare una tripletta in Champions), ma ha dimostrato di poter essere già decisivo in prima squadra.

MYRON BOADU – 14 gennaio 2001

È un 2001 ma è già al terzo anno in prima squadra. Il primo da titolare e ha già segnato più di 15 gol. È la ciliegina sulla torta di un tridente formidabile che ai suoi lati vede Oussama Idrissi e Calvis Stengs. Cresciuto a due passi dallo stadio dell’Ajax, ha scelto l’AZ per emergere fin da subito e ha rifiutato l’Arsenal un paio di anni fa. Stella dell’under 21 olandese, fisico statuario e velocissimo.

JONATHAN DAVID – 14 gennaio 2000

I suoi genitori sono di Haiti, con la Nazionale canadese ha segnato 11 gol in 10 partite. Gioca in Belgio, è un attaccante spara gol, già 30 con il Gent in un anno e mezzo.

ALESSIO RICCARDI – 3 aprile 2001

Quando sono uscite le voci di una possibile cessione alla Juventus, a  Roma stava per scoppiare la bufera. Riccardi a soli 18 anni e senza neanche 1 minuto in Serie A, è ritenuto da tutti uno dei talenti più clamorosi del nostro calcio. Nasce trequartista nel mito di Totti, fenomenale nell’ultimo passaggio ma ottimo anche in fase di interdizione. Ha imparato a stare più basso e oggi gioca a tutto campo nella Primavera della Roma.

Dejan Kulusevski, Milan Badelj

 

DEJAN KULUSEVSKI – 25 aprile 2000

I 40 mln spesi dalla Juve hanno acceso i riflettori sul suo talento. 3° più costoso fra i calciatori nati dopo il 2000. Ennesimo gioiello sputato fuori dal vivaio dell’Atalanta, Kulu è nato a Stoccolma da genitori macedoni. Fisicamente dominante, a volte gli avversari rimbalzano su di lui come col pungiball. Può fare la mezz’ala o il trequartista.

ADAM HLOZEK – 25 luglio 2002

Esterno d’attacco titolare del tridente dello Sparta Praga. Ha un ottimo tiro ed bravo a tagliare verso il centro per ricevere il pallone o creare spazi da attaccare per i compagni.

YOUSSOUFA MOUKOKO – 20 novembre 2004

È nato nel 2004 ma gioca con i 2001. Moukoko corre veloce e a 14 anni è diventato il più giovane marcatore di sempre Youth League. Il ragazzo è finito al centro dell’attenzione per le polemiche sulla sua età, mentre il padre si è rifiutato di sottoporlo a una radiografia per verificarne l’effettiva età ossea. Nike lo ha blindato fino al 2029 con un contratto da 10 milioni di euro.

MAX AARONS – 4 gennaio 2000

È uno dei terzini più in vista nel panorama internazionale. Classe 2000 del Norwich – club nel quale è cresciuto – è stato nominato miglior giovane della Championship lo scorso anno e inserito nella squadra dell’anno nel 2019. Titolare nell’Under-21 inglese.

 

 

ERLING HAALAND – 21 luglio 2000

Esistono ancora parole per descriverlo? Probabilmente basta ricordare il suo esordio con il Borussia Dortmund: entrato in campo al 56′, ha segnato il primo gol dopo tre minuti e una tripletta in 23’. Senza dimenticare un altro hat trick, quella all’esordio in Champions League in 45 minuti contro il Genk.

VINICIUS JR. – 12 luglio 2000

Come Rodrygo anche lui è stato pagato 45 mln, non dal Santos ma dal Flamengo. Scolari nel tentativo di rivoluzionare il Madrid lo ha messo al centro del villaggio più esigente del mondo. Pressione alle stelle, cambio in panchina e infortunio alla caviglia. Il Bernabeu in momenti così acuisce i difetti e anestetizza i pregi. Se Zidane saprà proteggerlo, siamo di fronte ad un crac.

TAKEFUSA KUBO – 4 giugno 2001

Ha 18 anni e ha già vestito le maglie di Barcellona e Real Madrid. Niente male. Arrivato in blaugrana a 10 anni, tornò in patria all’FC Tokyo dopo le sanzioni sul mercato ai catalani. In Giappone è diventato il più giovane calciatore ad esordire in J1 League (15 anni e 4 mesi), battendo il record di Takayuki Morimoto. I blancos lo hanno riportato in Europa e girato in prestito al Maiorca per fare esperienza.

YARI VERSCHAEREN – 12 luglio 2001

Come Praet e Tielemans prima di lui, si sta prendendo l’Anderlecht sulle spalle. Ha già 3 presenze con la nazionale maggiore del Belgio. La sua crescita clamorosa è stata messa in stand by dalla rottura del crociato.

CALLUM HUDSON-ODOI – 7 novembre 2000

La rottura del tendine d’Achille dello scorso aprile ha rallentato un’ascesa che sembrava dirompente. Hudson-Odoi non aspetta il pallone ma va a cercarselo, è presente in tutte le fasi di gioco e può agire sia sulle fasce che da trequartista. Caratteristiche che hanno convinto Southgate a lanciarlo titolare nella Nazionale dei Tre Leoni.

 

Sebastiano Esposito, Romelu Lukaku

 

SEBASTIANO ESPOSITO – 2 luglio 2002

È il più giovane nella storia dell’Inter ad esordire in una competizione europea. Chi lo ha seguito nel percorso di crescita nelle giovanili nerazzurre, sa che stiamo parlando di uno esagerato. Di quelli che prendono palla a centrocampo e arrivano in porta, che giocano con i ragazzi di 2 anni più grandi, che decidono i derby con prodezze su punizione, che nelle nazionali giovanili fanno la differenza. Conte lo adora, tutti lo adorano.

REINIER JESUS – 19 gennaio 2002

Il Real Madrid ha speso 35 milioni per portarlo in Spagna, acquistando l’ennesimo talento brasiliano dopo Vinicius e Rodrygo. A novembre il Flamengo gli ha impedito di prendere parte al Mondiale Under-17 vinto dal Brasile: si è consolato con il doppio trionfo tra campionato e Copa Libertadores a neanche 18 anni. Ha raccontato di studiare Zidane su YouTube, quello che adesso sarà il suo allenatore in Europa.

PEDRO DE LA VEGA – 7 febbraio 2001

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Per chi gioca a Fifa è già un idolo. Nel 2017 è stato premiato dall’AFA (la federazione calcistica argentina) come miglior prospetto di tutti i campionati giovanili. Dopo l’esordio in prima squadra con il Lanus, è stato accolto in classe come un idolo ed è scoppiato in lacrime. Scartato da Boca e River ora sogna l’Europa.

NOAH OKAFOR – 24 maggio 2000

È nato in Svizzera ma ha origini nigeriane: può giocare sia nel tridente offensivo che come esterno di centrocampo, ha più di 50 presenze con il Basilea e ha già esordito con la nazionale maggiore svizzera.

LEONARDO CAMPANA – 24 luglio 2000

Il padre è un ex tennista, nonché Ministro del Commercio in Ecuador. Lui a 18 anni ha esordito in Nazionale. Primo giocatore ecuadoregno assistito da Jorge Mendes, il suo trasferimento al Wolverhampton non era quotato. Cresciuto nel Barcelona di Guayaquil, ha già 4 presenze in Nazionale.

MOHAMED IHATTAREN – 12 febbraio 2002

Notato dal PSV durante un talent day, è un esterno e ha debuttato tra i grandi a inizio 2019: 16 anni e la fiducia di tutta l’Olanda. Da piccolo sognava con i tocchi di Ronaldinho: lui, con i suoi, è diventato il più giovane ad aver servito due assist in una sola partita di Europa League.

GABRIEL MARTINELLI – 18 giugno 2001

‘Uno come lui nasce ogni 100 anni’, ha detto Jurgen Klopp. Attaccante tecnico e letale, è il più giovane giocatore dell’Arsenal ad aver segnato una doppietta in Europa (18 anni e 107 giorni). Ha il passaporto italiano e non ha escluso di vestire l’azzurro in futuro.

 

 

ANSU FATI – 31 ottobre 2002

Ansu Fati ha il difficile compito di riabilitare la fama della masia del Barcellona. Il settore giovanile diventato famoso come una fucina inesauribile di talenti, che negli ultimi anni sembra essersi inceppata con Bojan, Tello, Deulofeu e molti altri. L’esplosione del ragazzino nato in Guinea-Bissau ha polverizzato tutti i record del Barça: secondo giocatore più giovane di sempre ad esordire col club, più giovane marcatore di sempre dei catalani e 3° nella storia della Liga. Ha tenuto accesa la miccia blaugrana in momenti in cui nessuno vedeva la luce in fondo al tunnel. Predestinato.

PEDRO NETO – 9 marzo 2000

Gol e assist all’esordio con il Wolverhampton per cancellare l’insipida parentesi alla Lazio, che lo aveva prelevato dal Braga insieme a Bruno Jordao per 26 milioni di euro. In estate i Wolves li hanno acquistati entrambi per circa 28 mln. Lui fa il titolare nel tridente di Espirito Santo e si è preso anche l’Under 21 portoghese.

 

 

PHIL FODEN – 28 maggio 2000

A 19 anni è un giocatore già fatto. Può essere utilizzato in ogni ruolo dal centrocampo in su e ha tempi di inserimento spaventosi. Il suo talento è talmente limpido che in Inghilterra non capiscono perché non giochi sempre titolare. Guardiola ha detto che è il giocatore più talentuoso che abbia mai allenato, ma dà l’impressione di volerlo proteggere, non bruciarlo. A fine anno una leggenda come David Silva abdicherà, il suo trono ha già incise le iniziali di Phil Foden.

THIAGO ALMADA – 26 aprile 2001

In Inghilterra sono sicuri che Guardiola lo abbia già comprato. Lo vuole anche lo United, lo vogliono un po’ tutti. Stiamo parlando del talento argentino nato negli anni 2000 più forte in questo momento. Stellina del Velez, paragonato a Giovani Lo Celso, può giocare alle spalle della prima punta o partire largo a sinistra per accentrarsi sul piede forte.

JOSHUA ZIRKZEE – 22 maggio 2001

Impatto folle con la Bundesliga. Gol all’esordio dopo 2’ contro il Friburgo, gol tre giorni dopo contro il Wolfsburg sempre dopo 2’. Il Bayern lo ha prelevato a 16 anni dalle giovanili del Feyenoord. In Youth League ha segnato 4 in 3 partite, mentre fra Under 17 e Under 19 dell’Olanda ha fatto praticamente un gol a partita.

 

 

MOISE KEAN – 28 febbraio 2000

È stato il primo calciatore nati negli anni 2000 a esordire in Serie A e in Champions League. La sua precocità è pari alla modernità del suo gioco. Attacca la profondità in modo incredibile ma è abile anche spalle alla porta. La scelta di andare all’Everton sembrava intelligente a inizio stagione, per adesso sta deludendo. Con Ancelotti ha l’occasione di essere allenato da un maestro, deve sfruttarla.

ETHAN AMPADU – 14 settembre 2000

Difensore centrale in prestito al Lipsia dal Chelsea. Davanti ha due ‘veterani’ classe ’96 che stanno facendo cose eccezionali come Klostermann e Upamecano. È rapido, elegante nella corsa e ha una tecnica da centrocampista. A 17 anni ha esordito con il Galles.

DOMINIK SZOBOSZLAI – 25 ottobre 2000

Non c’è niente che non sappia fare tra il centrocampo e l’attacco. Fantasia, tecnica e duttilità. Ungherese prelevato dal Salisburgo nel 2017 per mezzo milione di euro, ha brillato al fianco di Haaland nella prima parte di stagione. ‘L’Italia mi piace’, ha svelato a chi gli chiedeva dell’interesse di Inter e Juventus. Protagonista in Nazionale da quando ha 16 anni.

RAYAN AÏT NOURI – 6 giugno 2001

Terzino sinistro di origini algerine. Titolare nell’Angers e nella Nazionale francese under 21. Cresciuto nel Paris Fc può essere utilizzato anche come esterno nel 3-5-2.

RAYAN CHERKI – 17 agosto 2003

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Trequartista del Lione che macina record di precocità. Secondo 2003 a esordire nei top-5 campionati (il primo è stato Elliot del Liverpool), gioca nel Lione da quando ha 6 anni e ha un contratto da professionista da quando ne ha 15. Mbappè gli ha fatto i complimenti su Twitter, lui ha segnato una doppietta in 9′ all’esordio da titolare in coppa, servendo anche 2 assist. Adidas gli ha fatto firmare un contratto decennale da 30 milioni di euro. Nel 2013 è stato fermo un anno a causa di una osteocondrite.