I gol più incredibili segnati dai portieri

by Redazione Cronache

di Leonardo Maldini

«Un portiere non ti può far vincere una partita, al massimo salva il risultato». Per i giovani ragazzi che sognano un futuro tra i pali, questa è una frase ricorrente, è una legge con la quale devono combattere tutte le domeniche. Ma non è sempre così. Oggi vogliamo ricordare alcuni casi in cui il numero 1 si è trasformato in numero 9.

Begovic contro il Southampton

È entrato nel Guinness dei primati per il gol più lungo di sempre: 100,5 iarde (92,6 metri), nel match contro il Southampton del 2 novembre 2013. Asmir Begovic, ora al Milan, ha segnato questo gol dopo un retropassaggio del compagno, battendo il (forse colpevole) portiere- collega del Southampton, Boruc.

Howard contro il Bolton

Sarà il vento forte, caratteristico dell’Inghilterra, ma gli unici due gol della classifica da un rinvio arrivano dalla Gran Bretagna. Qui Howard, come Begovic, beffa il portiere avversario con un rimbalzo di troppo e trova il suo nome, senza volerlo, nella classifica dei marcatori della Premier League. È il gol che sblocca la partita, ma poi l’Everton perde 2-1.

Butt contro lo Schalke

Gli juventini lo ricorderanno per i 3 rigori segnati contro la Juve, 2 contro Buffon, gli interisti lo ricorderanno perché non ha opposto resistenza a Milito in finale, ma ai tedeschi piace ricordarlo solamente come una voce fuori dal coro. Prima dei vari Neuer, Breno o Ter Stegen, un portiere che giocasse bene con i piedi era alquanto strano. Eppure Butt non si limitava a questo. 32 gol in Bundes, tutti su rigore. Butt è un nome noto in Europa tra i portieri bomber, l’ex numero 1 tedesco era praticamente infallibile dal dischetto e figura come un recordman nei campionati professionistici in Europa. Abbiamo scelto questo, perché tra i tanti gol fatti, qui ha imparato a contenere le esultanze.

Amelia contro il Partizan

Abbiamo raccontato pochi giorni fa la favola del Livorno in Europa. E allora come non citare il gol più assurdo di quella storia. Marco Amelia timbrò il cartellino in Europa. Nella sfida contro il Partizan, i toscani avevano bisogno di almeno un punto per sperare di passare. Dopo una partita piena di occasioni, fu proprio Marco Amelia, con collaborazione del portiere avversario, a segnare il gol 2-2 e tenere vivo il Livorno

Taibi contro l’Udinese

 

Brignoli contro il Milan

Uno dei pochi gol che la nostra generazione ha vissuto, per molti anche vedendo la gara. Un Benevento in difficoltà estrema, con estremo bisogno di punti, con ancora 0 punti guadagnati in casa, pareggia i conti con un Milan appena preso da Gattuso, ancora in stato confusionario.

Toldo contro la Juventus

Lo ricordiamo per i miracoli contro l’Olanda all’Europeo, per le numerose parate e per la carriera donata quasi interamente a Inter e Fiorentina. Ma Toldo ha fatto anche gol. Nella classifica marcatori del campionato 2001-2002, il nome di Toldo non c’è, perché, come chiarito poco tempo fa, ha preferito “regalarlo” a Vieri, che era in corsa per la classifica cannonieri. Ma il gol è suo: «Il gol è stato dato a Vieri, Ma Bobo non l’ha toccata,però doveva vincere la classifica cannonieri, quindi al tempo dissi a tutti che l’aveva fatto lui.Ci sentiamo tutt’oggi. Io e Bobo siamo grandi amici e ci scherziamo su. Ricordo che perdevamo di misura a causa del gol di Del Piero. E pensare che io nello spogliatoio me lo sentivo. Dissi a tutti i miei compagni: ‘Se perdiamo, io salgo in aerea».

Marwin Hitz contro il Leverkusen

Alla partita del rientro, dopo un infortunio al crociato che lo ha tenuto fuori per 5 mesi, Marwin Hitz punisce il Bayer Leverkusen segnando il gol del definitivo 2-2 al minuto 94. Lo svizzero si era distinto per diverse parate durante la partita, impedendo più volte al Bayer di segnare il 3-1. Come se aspettasse quel momento.

Hansen contro il PSV

Un colpo di tacco. Sei un portiere, sali in area nell’ultima azione al 94′ sul risultato di 2-1. Nel primo tempo un tuo errore ha dato il vantaggio agli ospiti, spianandogli la strada verso il titolo. Allora devi farti perdonare, ma come? La risposta: un colpo di tacco. Gol pazzesco.

Fare un gol, quando il tuo lavoro è esclusivamente impedirli, è un’emozione indescrivibile. Le esultanze che vediamo lo raccontano. Vorresti abbracciare tutti i compagni, uno ad uno, e infatti ti si ammucchiano intorno, insieme alla panchina. Forse la magia di un gol da portiere è proprio questo, il fatto che avviene raramente durante una carriera.

Non abbiamo nominato Higuita o Rogerio Ceni, perché scegliere un gol tra i loro era difficile. Entrambi hanno superato i 50 gol in carriera (Ceni oltre i 100) e non li consideriamo più portieri, ma bomber di razza. Per quanto riguarda loro due, siamo sicuri che se potessero tornare indietro, cambierebbero ruolo.