Il ‘Dream Team di Cronache’ – Vota i centrocampisti offensivi e gli esterni più forti di sempre

by Redazione Cronache

Abbiamo deciso di schierare la formazione più forte di tutti i tempi.
Sì, sappiamo che sarà un’impresa praticamente impossibile. I nomi sono tantissimi, giocatori pazzeschi che hanno scritto pagine indelebili della storia del gioco.
Ma vogliamo provarci e a scegliere sarete voi, semplicemente votando le vostre leggende preferite durante questa settimana, optando per chi ritenete sia il migliore di sempre, reparto per reparto.

Ogni giorno, ruolo per ruolo, proporremo le liste che abbiamo scelto. Dovrete esprimere 3 preferenze, non importa l’ordine, ma abbiamo dato la possibilità di scegliere più giocatori anche tra gli stessi concorrenti perché, oggettivamente, in certi casi sarà veramente difficile riuscire a sceglierne solamente uno. Le votazioni saranno aperte per ventiquattro ore dal momento della pubblicazione, fino a quando non presenteremo la lista del nuovo ruolo, il giorno successivo.

I candidati – Centrocampisti offensivi ed esterni

Oggi continuiamo con i centrocampisti offensivi e gli esterni. Ne abbiamo selezionati 14.
Ecco i candidati.

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David Robert Joseph Beckham

Cresce nel Manchester United, assieme ai vari Neville, Scholes e Giggs, formando la leggendaria Class of ’92. Con i Red Devils gioca 394 partite e segna 85 gol, dal 1992 al 2003. Il Real Madrid lo acquista per 35 milioni di euro. Resta nella capitale spagnola per quattro stagioni, per poi passare ai Los Angeles Galaxy. Due esperienze al Milan tra il 2009 e il 2010. Chiude la carriera al Paris Saint-Germain nel 2013. Considerato da molti, uno dei miglior tiratori di punizioni di sempre.

George Best

Molto più che un semplice giocatore di calcio. Icona, personaggio universale e di fama planetaria. La sua carriera è tanto strabiliante quanto breve. Il Manchester United lo porta nel settore giovanile nel 1961, quando il nordirlandese ha sedici anni. Debutta in prima squadra due anni più tardi. Vince la Coppa dei Campioni e il Pallone d’oro nel 1968. È il momento più alto della sua vita calcistica. Saluta i Red Devils nel 1974, a soli ventotto anni, e finisce in quarta divisione inglese. Cambierà svariate squadre, tra Inghilterra, Scozia, Stati Uniti e Australia. Se n’è andato prematuramente nel 2005, in seguito a gravi danni al fegato, dopo una vita da alcolista.

Éric Daniel Pierre Cantona

Un altro storico number seven del Manchester United. Anche lui, come i ‘colleghi’, ha fatto parlare di sé anche per le vicende extra-campo. Ha vestito le maglie di Auxerre, Marsiglia, Bordeaux, Montpellier, Nimes, Leeds e appunto dei Red Devils, sua ultima squadra, dal 1992 al 1997. Un totale di 185 presenze e 82 gol sotto la guida di Sir Alex Ferguson.

Hendrik Johannes ‘Johan’ Cruijff

Il Profeta del gol. Il Pelé bianco, per Gianni Brera, uno di quei giocatori che hanno rivoluzionato la storia del gioco, assieme a un club e una nazionale leggendari.
Giocatore totale, così come è stato ribattezzato il gioco proposto dall’Olanda di Rinus Michels. Difficili attribuirgli un ruolo preciso in campo.
Con l’Ajax, 367 presenze e 268 gol. Mentre con il Barcellona, tra il ’73 e il ’78, 227 partite giocate e 66 gol segnati. In nazionale, 48 apparizioni e 33 marcature, dal ’66 al ’77.
Ha vinto 3 Palloni d’oro (’71, ’73 e ’74), primo a riuscirci nella storia, 3 Coppe dei Campioni, 9 campionati olandesi.

Manoel Francisco dos Santos ‘Mané Garrincha’

Il suo soprannome, in brasiliano, è il nome di una specie di uccelli che il piccolo Manoel amava cacciare quando era bambino.
Quasi tutta la carriera per il Botafogo, tra il 1953 e il 1965. Poi, anche per lui, l’alcol ha preso il sopravvento. In ogni caso, uno degli esterni dribblatori più forti di sempre, aiutato da quell’andatura claudicante, per via della gamba destra più corta di sei centimetri, che disorientava completamente i difensori avversari.
Mel Hopkins, terzino sinistro del Galles, parlò così di lui:

«Credo che fosse più pericoloso di Pelé a quel tempo. Era un fenomeno, capace di pura magia. Era difficile capire in quale direzione stesse andando per via delle sue gambe e perché era a suo agio col piede sinistro come con il destro, quindi era in grado di tagliare verso l’interno o andare verso il fondo e, inoltre, possedeva un tiro tremendo».

Garrincha ha vinto il Mondiale nel 1958 e nel 1962, oltre a 3 campionati Carioca e 3 Tornei Rio-San Paolo. È stato eletto miglior giocatore del Mondiale 1962, di cui è stato anche capocannoniere con 4 gol, a pari merito con altri cinque giocatori.

Francisco ‘Paco’ Gento López

Il giocatore che detiene il primato di Coppe dei Campioni/Champions League vinte, con 6 successi su otto finali giocate (come Paolo Maldini).
Leggenda del Real Madrid con cui ha giocato tra il 1953 e il 1971: 602 presenze e 182 gol segnati.
È considerato uno dei calciatori spagnoli più forti di sempre, giocava come ala sinistra e si dice che corresse i 100 metri in 11 secondi.
Ha vinto il campionato spagnolo per 12 volte: record.

Ryan Joseph Giggs

Compagno di David Beckham nelle giovanili e in prima squadra, a differenza del centrocampista inglese, Giggs ha legato tutta la carriera da professionista al Manchester United.
Un totale di 963 presenze e 168 gol sotto la guida di Sir Alex Ferguson e David Moyes, dal ’90 al 2014.
Detentore di numerosi record riguardanti la storia del club, della Premier e della Champions League.

Gheorghe Hagi

Il Maradona dei Carpazi. Professionista dal 1982 al 2001, ha vestito le maglie di grandi club come Steaua Bucarest, Real Madrid e Barcellona. In Italia lo si ricorda con il Brescia (1992-1994).
Ha vinto la Coppa UEFA nel 2000 con il Galatasaray di Fatih Terim.
È primatista di presenze (125) e gol (35) con la Romania.

Lothar Herbert Matthäus

Centrocampista duttile e muscolare che ha vestito le maglie di Borussia Mönchengladbach, Bayern Monaco, Inter e New York MetroStars.
Ha vinto, tra i tanti trofei, 7 Bundesliga (tutte coi bavaresi), uno Scudetto (’88-’89), 2 Coppe UEFA, un Europeo (1980), un Mondiale e il Pallone d’oro, entrambi nel 1990.
Con i nerazzurri, 153 presenze e 53 gol.

Pavel Nedvěd

Esterno destro ceco classe ’72. La Lazio lo acquista nel 1996 dallo Sparta Praga. Cinque anni più tardi passa alla Juventus per 75 miliardi di lire. Chiude la carriera in bianconero nel 2009 dopo 327 presenze e 65 gol. In bacheca, 3 Scudetti (di cui uno con i biancocelesti), una Coppa delle Coppe e una Coppa UEFA. Ha vinto il Pallone d’oro nel 2003.

Johannes ‘Johan’ Jacobus Neeskens

Compagno e amico di Cruijff all’Ajax, al Barcellona e in nazionale. Giocatore universale, capace di ricoprire svariati ruoli e posizioni del campo, grande adattamento, corsa e tecnica, unite a un’ottima vena realizzativa.
Eletto miglior giocatore straniero de LaLiga nel 1976 dalla rivista Don Balón.
Con l’Olanda, 49 presenze e 17 gol. Secondo ai Mondiali nel ’74 e nel ’78 e terzo all’Europeo del 1976.

Franck Henry Pierre Ribéry

Boulogne, Olympique Alès, Lille, Brest, Metz, Galatasaray, Marsiglia, Bayern Monaco e Fiorentina.
Ad oggi conta 660 presenze e 159 gol con i club.
Ha 26 trofei in bacheca (il quarto giocatore più vincente tra quelli che partecipano alla Serie A 2020-2021, dopo Ibrahimovic, Cristiano Ronaldo e Buffon).
Si è classificato 3° nella classifica del Pallone d’oro 2013, dietro a Messi (2°) e Cristiano Ronaldo. Vice campione del mondo con la Francia nel 2006, ha collezionato 81 presenze e 16 gol con i Bleus.

Arjen Robben

Per anni compagno di squadra di Ribery al Bayern Monaco, esterno destro di piede mancino, il suo marchio di fabbrica è il movimento a rientrare per poi calciare in porta. Tanti dei suoi (fin qui) 246 gol tra club e nazionale li ha segnati così.
Ora gioca nel Groningen, club nel quale ha esordito il 3 dicembre 2000. Ha vestito anche le maglie di PSV Eindhoven, Chelsea e Real Madrid. Tra i numerosi titoli vinti, spiccano 8 Bundesliga, 2 Premier League, una Liga, una Champions League, una Supercoppa UEFA e una Coppa del mondo per club.

Zinédine Yazid Zidane

Di origini algerine, nasce il 23 giugno 1972 a Marsiglia, ma cresce nel Cannes con cui debutta nel 1989, praticamente un mese prima di compiere diciassette anni. Nel 1992 passa al Bordeaux e, successivamente, nel 1996, alla Juventus per 7.5 miliardi di lire. Diventa il giocatore più pagato di sempre, nel 2001, quando il Real Madrid paga 150 miliardi di lire per averlo. Con i Galacticos vincerà una Liga, una Supercoppa di Spagna, una Champions League, una Supercoppa UEFA e una Coppa Intercontinentale.
Il 1998 è un anno indimenticabile per Zizou: vince il Mondiale con la Francia giocato in casa, da trascinatore indiscusso, con doppietta nella finale contro il Brasile (3-0). Arriva anche il Pallone d’oro, con un plebiscito di voti, 244. Nel 2000 si porta a casa anche l’Europeo. In totale, con la nazionale transalpina, 108 presenze (5° di sempre dietro Desailly, Lloris, Henry e Thuram) e 31 gol (6° di sempre dietro Griezmann, Trezeguet, Platini, Giroud e Henry).
È considerato, da molti, il giocatore più elegante di tutti i tempi.