Il ‘Dream Team di Cronache’ – Vota i trequartisti e le seconde punte più forti di sempre

by Redazione Cronache

Abbiamo deciso di schierare la formazione più forte di tutti i tempi.
Sì, sappiamo che sarà un’impresa praticamente impossibile. I nomi sono tantissimi, giocatori pazzeschi che hanno scritto pagine indelebili della storia del gioco.
Ma vogliamo provarci e a scegliere sarete voi, semplicemente votando le vostre leggende preferite durante questa settimana, optando per chi ritenete sia il migliore di sempre, reparto per reparto.

Ogni giorno, ruolo per ruolo, proporremo le liste che abbiamo scelto. Dovrete esprimere 3 preferenze, non importa l’ordine, ma abbiamo dato la possibilità di scegliere più giocatori anche tra gli stessi concorrenti perché, oggettivamente, in certi casi sarà veramente difficile riuscire a sceglierne solamente uno. Le votazioni saranno aperte per ventiquattro ore dal momento della pubblicazione, fino a quando non presenteremo la lista del nuovo ruolo, il giorno successivo.

I candidati – Trequartisti e seconde punte

Oggi continuiamo con i trequartisti e le seconde punte. Ne abbiamo selezionati 16.
Ecco i candidati.

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Roberto Baggio

Pallone d’oro nel 1993. È il 7° miglior marcatore della storia della Serie A con 205 gol segnati. In carriera, complessivamente, ne ha realizzati 291 in 643 presenze con i club: Lanerossi Vicenza, Fiorentina, Juventus, Milan, Bologna, Inter e Brescia. Più altri 27 (4° di sempre) in 56 partite giocate con la nazionale.
Nonostante i numerosi infortuni, il Divin Codino è considerato uno dei giocatori più forti della storia del calcio mondiale e, secondo molti, il più grande calciatore italiano di tutti i tempi.

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Alessandro Del Piero

Recordman della Juventus per presenze, 705, e gol segnati, 290. Ha giocato in bianconero dal 1993 al 2012. È l’8° miglior marcatore della storia della Serie A con 188 reti, pari merito con Giuseppe Signori e Alberto Gilardino.
Ha vinto 6 Scudetti, una Coppa Italia, 4 Supercoppe italiane, una Champions League, una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa UEFA e il Mondiale del 2006, oltre a un campionato di Serie B e una Coppa Intertoto UEFA.
Soprannominato Pinturicchio, è il giocatore italiano ad aver segnato più punizioni (52) in partite ufficiali, tra club e nazionale. Con l’Italia, 91 presenze e 27 gol segnati (4° di sempre con Baggio).

Lusi Filipe Madeira Caeiro Figo

Portoghese classe ’72. In carriera ha vestito le maglie di Sporting Lisbona, Barcellona, Real Madrid e Inter, per un totale di 795 presenze e 132 gol, più altre 127 e 32 marcature con la nazionale.
Ha vinto il Pallone d’oro nel 2000. Con i club ha vinto praticamente tutto, mentre con il Portogallo si è classificato secondo all’Europeo del 2004 giocato in casa e quarto al Mondiale del 2006.

Ruud Gullit

Ha ricoperto svariati ruoli, durante la propria carriera: difensore centrale, centrocampista, ala, ma si è affermato al top come seconda punta.
Dopo esser cresciuto nel DWS, passa all’Haarlem, poi Feyenoord, PSV Eindhoven. Il Milan lo acquista nell’estate del 1987 per 13.5 miliardi di lire diventando giocatore più pagato della storia. Resta in rossonero per sei stagioni, poi Sampdoria (1993-1994) e un brevissimo ritorno al Milan. Poi di nuovo in blucerchiato, prima di appendere gli scarpini al chiodo con la maglia del Chelsea.
Ha vinto il Pallone d’oro nel 1987 e l’Europeo con l’Olanda l’anno successivo.

Thierry Daniel Henry

Considerato uno dei giocatori più eleganti della storia del calcio, cresce nel Monaco con cui debutta nel 1994. Viene acquistato dalla Juventus nel 1999, ma resta in bianconero soltanto pochi mesi per poi trasferirsi all’Arsenal. Proprio con i Gunners esplode e si consacra al massimo livello del calcio mondiale. Con i londinesi, complessivamente, 377 presenze e 229 gol. Tra i tanti trofei, vince 2 Premier League e il Triplete con il Barcellona, con cui gioca tra il 2008 e il 2010. Quattro volte capocannoniere del campionato inglese, le ultime tre consecutive dal 2004 al 2006, di cui è stato il miglior marcatore straniero di sempre, primato poi superato da Agüero.
Con la Francia, 123 presenze (2° di sempre) e 51 gol che tutt’oggi gli valgono il primato di miglior marcatore di tutti i tempi della nazionale transalpina. Ha vinto il Mondiale del 1998, l’Europeo del 2000 e la Confederations Cup del 2003.

Ricardo Izecson dos Santos Leite ‘Kaká’

Il Milan lo acquista dal San Paolo, nell’estate del 2003, per 8.5 milioni di euro, su segnalazione di Leonardo.
Arrivato come giovane speranza, si rivela ben presto un talento di livello mondiale. Con i rossoneri vince praticamente tutti i trofei possibili, collezionando 307 presenze e 104 gol, nelle due esperienze all’ombra della Madonnina.
Passa al Real Madrid nel 2009, diventando, per pochi giorni, l’acquisto più costoso della storia: 67.2 milioni di euro. L’avventura nella capitale spagnola, però, viene spesso interrotta da infortuni muscolari che ne ridimensionano sensibilmente il rendimento. Torna al Milan e poi al San Paolo, prima di chiudere la carriera con l’Orlando City, a trentacinque anni.
Ha vinto il Mondiale con il Brasile nel 2002 (un totale di 90 presenze e 29 con la nazionale) e il Pallone d’oro nel 2007, ultimo a riuscirci prima del duopolio Messi-Cr7 durato dieci edizioni e spezzato da Luka Modric nel 2018.

Diego Armando Maradona

Ritenuto, da molti, il giocatore più forte di tutti i tempi, esordisce a sedici anni con gli Argentinos Juniors, nel 1976. Passa poi al Boca Juniors nel 1981 e al Barcellona la stagione successiva, diventando l’acquisto più caro di sempre all’epoca. Ristabilisce questo primato nel 1984, quando il presidente del Napoli, Corrado Ferlaino, sborsa ben 13 miliardi e mezzo di lire per portarlo al ‘San Paolo’.
Diventa il miglior marcatore della storia azzurra e chiude la propria avventura all’ombra del Vesuvio con 259 presenze, 115 gol, 2 Scudetti, una Coppa UEFA, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana.
Negli ultimi anni della propria carriera veste le maglie di Siviglia, Newell’s Old Boys e nuovamente quella del Boca, dove si ritira nel 1998.
Con l’Argentina ha vinto il Mondiale Under-20 nel 1979, e quello del 1986 con la nazionale maggiore. Si piazza secondo nell’edizione del 1990, giocata in Italia, perdendo in finale contro la Germania Ovest. Con la Selección, 91 presenze e 34 gol (5° di sempre).

Neymar da Silva Santos Júnior

Uno dei giocatori più forti del momento, detiene il record per il trasferimento più caro della storia: 222 milioni di euro spesi dal Paris Saint-Germain per strapparlo al Barcellona nell’estate del 2017.
Dopo aver debuttato nel Santos (225 presenze e 136 gol) passa in blaugrana nel 2013. Con i catalani vince il Triplete la stagione successiva e chiude l’avventura al Camp Nou con 186 partite giocate e 105 reti realizzate.
Nella corsa al Pallone d’oro, si è classificato 10° nel 2011, 13° nel 2012, 7° nel 2014, 3° nel 2015, 5° nel 2016, 3° nel 2017 e 12° nel 2018.
Con il Brasile, ad oggi, 103 presenze (5° di sempre dietro Lúcio, Dani Alves, Roberto Carlos e Cafu) e 64 gol: secondo di sempre, insegue Pelé, primatista all time a quota 77 centri (realizzati in 92 presenze).

Michel Platini

Soprannominato Le Roy, arriva alla Juventus nel 1982, dopo le esperienze con Nancy e Saint-Étienne. Gianni Agnelli commenta così l’acquisto del fantasista francese, arrivato per 250 milioni di lire, pochissimi per l’epoca:

«L’ho preso per un pezzo di pane, diciamo che ci abbiamo aggiunto molto caviale, ma se l’è meritato».

In bianconero vince 2 Scudetti, una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe, una Coppa dei Campioni, una Coppa Interontinentale e una Supercoppa UEFA. Capocannoniere della Serie A per tre stagioni consecutive, dal 1982-1983 al 1984-1985: terzo di sempre a riuscirci dopo Nordahl e Pulici.
Conquista anche il Pallone d’oro per tre edizioni consecutive (1983, 1984, 1985), primo giocatore della storia a completare questo filotto, raggiungendo Johan Cruijff in testa all’albo d’oro in quel momento.

Ferenc Puskás

Storico goleador del Real Madrid e dell’Ungheria a cavallo tra gli anni ’50 e ’60. È uno dei giocatori più prolifici della storia. Le statistiche parlano di 700 gol in 705 presenze tra club e nazionale.
Con le Merengues ha vinto 3 Coppe dei Campioni, 5 campionati spagnoli, una Copa del Rey e una Coppa Intercontinentale. La lista dei titoli individuali, tra capocannoniere e svariati premi, è lunghissima.
Paradossalmente non è mai riuscito a vincere il Pallone d’oro, pur essendo stato uno dei giocatori più forti della propria epoca: 4° nel 1956, 7° nel 1959, 2° nel 1960, 5° nel 1961.
Tutt’oggi resta il primatista di reti segnate con la nazionale ungherese, 84 in 85 presenze.

Rivaldo Vítor Borba Ferreira

In carriera ha vestito le maglie di ben 14 club, tra il 1989 e il 2015. Ha raggiunto l’apice con il Deportivo La Coruña e il Barcellona, nella seconda metà degli anni ’90.
Ha conquistato il Pallone d’oro nel 1999 e il Mondiale con il Brasile nel 2002. In Italia ha giocato con il Milan, nel 2002-2003, vincendo Champions League e Coppa Italia. Ha vissuto una seconda giovinezza all’Olympiacos tra il 2004 e il 2007, portandosi a casa 3 campionati e 2 Coppe di Grecia.
In carriera, circa 400 gol in più di 900 presenze.

Gianni Rivera

Primo italiano non oriundo a vincere il Pallone d’oro nel 1969, anno in cui vince la sua seconda Coppa dei Campioni con il Milan.
Il Golden Boy è uno dei talenti più precoci della storia del calcio italiano: esordisce in Serie A con l’Alessandria, il 2 giugno 1959, a 15 anni e 288 giorni e tutt’oggi è il terzo debuttante più giovane della storia del campionato.
Con i rossoneri, 658 presenze (4° di sempre dietro Costacurta, Baresi e Paolo Maldini) e 164 gol (3° di sempre dietro Shevchenko e Nordahl).

Ronaldo de Assis Moreira ‘Ronaldinho’

Al Barcellona, seppur per poche stagioni, si è affermato come uno dei giocatori più forti del mondo e forse di sempre.
Arriva in Catalogna nel 2003, dal Paris Saint-Germain, per 30 milioni di euro. In totale, coi blaugrana, colleziona 207 presenze e 94 gol. Vince LaLiga, Supercoppa di Spagna e Champions League nel 2005-2006.
Pallone d’oro nel 2005, con il Brasile ha vinto il Mondiale del 2002, per un totale di 97 presenze e 33 gol.

Hristo Stoičkov

Discusso Pallone d’oro del 1994, il centrocampista bulgaro classe ’66 ha vestito, tra le tante, le maglie di Barcellona (1990-1995; 1996-1998) e Parma (1995-1996). Con i Blaugrana, 267 presenze e 174 gol, mentre con i ducali l’esperienza non è stata delle migliori per un totale di 31 presenze e 7 reti segnate, nonostante Callisto Tanzi lo avesse pagato 12 miliardi di lire.
Si è classificato 4° al Mondiale statunitense con la nazionale bulgara, di cui è il 3° marcatore di sempre con 37 gol.

Francesco Totti

Leggenda della Roma, dal 1992 al 2017. Giocatore più presente e miglior marcatore della storia del club, con 786 presenze e 307 gol segnati. È il secondo miglior realizzatore della storia della Serie A, dietro Silvio Piola, con 250 gol.
Con i giallorossi ha vinto uno Scudetto (2000-2001), due Coppe Italia e due Supercoppe italiane.
Con la nazionale ha conquistato l’Europeo Under-21 nel 1996 e il Mondiale nel 2006, oltre al secondo posto agli Europei del 2000 in Belgio e Olanda.
Detiene decine di primati individuali tra Serie A, Champions League e storia della Roma.

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Arthur Antunes Coimbra ‘Zico’

Flamengo (in due esperienze separate), Udinese, poi chiude la carriera in Giappone dove veste le maglie di Sumitomo Metals e Kashima Antlers, dove si ritira nel 1994.
I numeri sulla sua carriera, soprattutto quelli relativi ai campionati giocati in Brasile, sono molto incerti. Lì si parla di circa 500 presenze e 380 gol.
Con i bianconeri friulani, in due stagioni in Italia, 53 presenze e 30 gol segnati.
Tantissimi trofei vinti in patria, oltre a numerosi riconoscimenti individuali, ottimo il bilancio anche con la nazionale: 71 presenze e 48 gol (5° di sempre dietro Romário, Ronaldo, Neymar e Pelé). Nonostante ciò, però, non è mai riuscito a vincere neanche un titolo con i verde-oro.