Il Messina aveva una squadra pazzesca nel 2004-2005

by Redazione Cronache

di Andrea Sperti

Il Messina, nella stagione 2004/20005, ha scritto pagine indimenticabili della storia del club, facendo impazzire e sognare tutti i tifosi giallorossi. La formazione guidata da Bortollo Mutti e capitanata dal presidentissimo Pietro Franza, infatti, è arrivata fino al settimo posto, ad un passo dall’Europa e con la possibilità di disputare l’Intertoto, al quale però i peloritani hanno rinunciato.

Modulo ed idea di gioco

Il tecnico bergamasco schierava i siciliani spesso con un 4-4-2, fatto di organizzazione e ripartenze. Alcuni risultati ottenuti sono ancora nella memoria dei tifosi, come ad esempio il 4 a 3 inflitto alla Roma, alla seconda giornata di campionato, l’incredibile vittoria a San Siro contro il Milan alla terza giornata ed il successo nel finale di stagione ai danni dell’Inter.

Porta

In porta a contendersi il posto c’erano Marco Storari, estremo difensore che ha poi avuto un’ottima carriera con le maglie di Milan e Juventus, e Dimitris Eleftheropoulos, eccentrico portiere greco, che non è mai riuscito a dimostrare tutto il suo valore.

Difesa

La linea difensiva era composta da un mix di esperienza e gioventù. Sugli esterni agivano Marc Andre Zoro ed Alessandro Parisi, che si davano il cambio con i due Salvatore, Aronica e D’Alterio. Al centro, invece, Mutti aveva l’imbarazzo della scelta, grazie ad una rosa completa e competitiva. Il tecnico poteva decidere tra l’iraniano Rahman Rezaei, il più presente in quella stagione, Marco Zanchi, Mirko Conte, Filippo Cristante e Luca Fusco.

Centrocampo

A centrocampo, nel mezzo, avevano licenza di agire due tra Carmine Coppola, Massimo Donati, Alessandro Cucciari, Salvatore Sullo e Josè Mamede, mentre sulle fasce Domenico Giampà, protagonista di un incredibile infortunio contro il Lecce con un taglio che gli è valso 70 punti di sutura, un giovanissimo Gaetano D’Agostino, Rafael e Gonias rappresentavano le spine nel fianco per le difese avversarie.

Attacco

Il reparto avanzato, però, è quello che più di tutti richiama alla mente grandi ricordi. Arturo Di Napoli e Riccardo Zampagna erano i titolari, anche se Ivica Iliev, Nicola Amoruso, il nipponico Atsushi Yanagisawa ed un giovanissimo Federico Dionisi, sgomitavano alle loro spalle per una maglia dal primo minuto. Alla fine della stagione, Zampagna è stato il giocatore più prolifico della squadra con 12 reti, seguito a ruota da Re Artù, autore di 9 marcature.

Se è vero che i ricordi aiutano a vivere, i tifosi del Messina non possono fare a meno di dare uno sguardo al passato, nella speranza di tornare quanto prima nel calcio che conta.