Il ‘paracadute’ per le retrocesse: come funziona e quando guadagnano le squadre

by Redazione Cronache

La Serie B è una condanna per i tifosi di tutte le squadre, costretti a ridimensionare sogni ed aspettative. In realtà, però, i presidenti delle formazioni retrocesse possono contare sul cosiddetto paracadute, una sorta di tesoretto che viene concesso alle compagini che perdono la Serie A e tutti gli introiti che da essa derivano.

Le formazioni retrocesse sono suddivise in tre fasce: nella fascia A troviamo le neopromesse che retrocedono dopo appena una stagione; la fascia B è composta dalle squadre che hanno disputato la Serie A per due stagioni, anche non consecutive, nelle ultime 3; infine, della fascia C fanno parte le compagini che abbandonano la massima serie dopo averci giocato per tre stagioni anche non consecutive nelle ultime quattro.

Le squadre che appartengono alla Fascia A ricevono circa 10 milioni di euro, quelle che rappresentano la fascia B circa 15 milioni di euro, mentre quelle che fanno parte della fascia C ottengono un importo pari a 25 milioni di euro. Dalla stagione 2017/2018, poi, la quota totale, stabilita intorno ai 60 milioni di euro, sarebbe aumentata qualora a retrocedere ci fossero 3 squadre della fascia C.

In questa stagione le candidate alla retrocessione, fino a questo punto della stagione, sono diverse. Brescia e Lecce rappresentano la fascia A, la Spal la fascia B e Genoa, Sampdoria, Udinese, Torino e Fiorentina la fascia C. Tutto è ancora da decidere e con tanti scontri diretti ancora da giocare la situazione potrebbe cambiare di giornata in giornata.