Il primo allenatore, Amad, lo United e la foto con Pogba: «Era il suo idolo, quel giorno…»

by Giacomo Brunetti

di Giacomo Brunetti

«I sogni si avverano», ha scritto Amad dopo il trasferimento allo United. All’improvviso, all’ombra degli ultimi botti di mercato nelle ore finali di un’atipica finestra estiva, i Red Devils sono piombati sul ragazzino dell’Atalanta, già preso sotto protezione dai big dello spogliatoio nerazzurro. Il talento classe ’02 era promesso sposo del Parma, ma l’intervento degli inglesi non ha lasciato dubbi: voglio Manchester.

 

 

Amad Traoré a Manchester con l’idolo Pogba

Dovremmo chiamarlo Diallo, perché negli ultimi giorni il suo cognome è mutato. Non si chiama più Traoré, il tutto a causa di una sentenza della magistratura dopo alcune problematiche legate al suo arrivo in Italia. Ma il suo sogno non è stato scalfito. Era il 29 dicembre 2017 quando Amad apriva Instagram e lo inaugurava con una foto insieme a Paul Pogba, il suo idolo. Un post che negli ultimi giorni ha fatto il giro del mondo. Cronache ha raggiunto telefonicamente il primo allenatore di Amad, Denis Cerlini, che ha avuto il ragazzo al Boca Barco insieme al fratello Hamed, oggi al Sassuolo.

«Pogba è il suo idolo. Ogni volta che lo nominava, si elettrizzava. Andò a Torino a fare un provino quando giocava da noi: infatti, se notate in testa ha il cappello del Boca Barco. C’era Juventus-Roma e nei giallorossi c’era Gervinho, ivoriano come lui. Ma i suoi occhi erano solo per Paul: riuscì a scattarsi una foto con lui e ne andava orgogliosissimo. Le cose della vita: da gennaio saranno compagni di squadra».

Da Reggio nell’Emilia all’Inghilterra

Denis Cerlini li ha visti crescere al Boca Barco, nella periferia reggiana. Dall’Emilia-Romagna fino all’Inghilterra, passando per innumerevoli test, scout e l’Atalanta. «È un ragazzo determinato con un cambio di passo migliore di Hamed. È una brava persona, il fratello è più pacato mentre lui è più vivace. E questo lo aiuta, è sfacciato. Si sono sempre comportati bene con noi. Si sono posti benissimo».

E in campo era già un passo avanti: «Giocava con i 1999, lui è un 2002, e c’erano addirittura dei fuoriquota 1998. Avevano 4 anni in più di lui. Spesso giocava con Hamed che è 2000. Li saltava comunque tutti. Non l’ho ancora sentito dopo la firma con lo United, ma sono davvero contento». E quella foto con Pogba ha tutto un altro valore.