In finale di Conference League, Enzo Maresca sfiderà l’uomo a cui deve tutto

by Cesare Ragionieri

«Dopo aver smesso di giocare, farai l’allenatore». In quel momento Enzo Maresca aveva poco più di 30 anni e non stava pensando al futuro, eppure Manuel Pellegrini aveva già previsto tutto. 15 anni dopo, i due si ritroveranno da avversari in finale di Conference League: Maresca alla ricerca di un trofeo che al Chelsea manca da 4 anni, Pellegrini per vincere la 1ª coppa europea nella storia del Betis.

Maresca l’ha sempre detto: «Pellegrini è il mio padre calcistico». La persona che gli ha fatto capire che un giorno sarebbe potuto diventare allenatore ad alti livelli. Si conoscono a Malaga nel 2010: Enzo firma da svincolato a dicembre, Pellegrini arriva poche settimane prima per sostituire l’esonerato Jesualdo Ferreira. In quei 18 mesi insieme mettono le basi per il futuro.

Le strade dei due si dividono fino al 2018, quando a marzo Pellegrini – di ritorno dalla Cina – gli chiede di entrare nel suo staff al West Ham per la stagione successiva. In quel momento Maresca lavora nel Siviglia con Montella e gli andalusi lo vogliono promuovere a tecnico della squadra B, ma il richiamo di Pellegrini è troppo forte per dire di no.

Pensateci bene: in 30 anni di carriera, Maresca è una delle pochissime novità nello staff tecnico di Pellegrini. Rimangono a Londra fino al dicembre 2019, poi l’argentino viene esonerato e anche Maresca lascia il West Ham. Ripartiranno pochi mesi più tardi, il primo al Betis e il secondo nella squadra B del Manchester City con cui vince subito la Premier League 2.

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È impossibile trovare qualcuno che abbia parlato male di Pellegrini. Un po’ come succede per Ancelotti, è considerato un padre, una persona buona che sa arrabbiarsi quando serve. Una volta, in allenamento, un giocatore del West Ham non si stava impegnando a dovere, di fatto camminava in campo. Maresca voleva intervenire, ma Pellegrini lo ha fermato: «Tu devi pensare ai giocatori come figli». Una frase che gli è rimasta dentro e che lo ha plasmato.

La finale di UECL sarà anche una sorta di derby per Maresca, che ha giocato nel Siviglia dal 2005 al 2009 vincendo 2 Coppa UEFA, 1 Coppa del Re e 1 Supercoppa di Spagna: «Ho giocato per anni El Gran Derbi: una volta abbiamo vinto 1-0 con un mio gol, so che quelli del Betis non mi amano. Ho conosciuto mia moglie a Siviglia, il mio primo figlio è nato lì. Devo tanto a quella città».

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