Infortunio Zaniolo, il prof. Mariani: «Ho fatto il mio lavoro benissimo. Impossibile da prevedere»

by Redazione Cronache
zaniolo

Il professor Pier Paolo Mariani, autore della prima operazione al crociato di Nicolò Zaniolo, ha parlato al Corriere dello Sport dicendo la sua sul nuovo infortunio del giocatore della Roma.

COLLEGAMENTI – «Se ci sono concause con il primo infortunio? Assolutamente no. Non è capitato al ginocchio operato da me, bensì all’altro. Ma non è una casualità. I medici della Roma e tutti gli esperti nel settore sanno bene che c’era il rischio di recidive, in particolare quando il primo trauma e quindi anche il secondo avvengono senza un contrasto importante. Ciò è dovuto alla struttura anatomica dei condili del femore che predispone alla rottura del legamento».

ESEMPI – «De Rossi che ha giocato fino a 40 anni non si è mai rotto i legamenti, invece il caso Zaniolo è diverso. Questo dimostra che c’è sempre una cerca predisposizione. La maggioranza dei calciatori al mondo non subisce la lesione del crociato anteriore, De Rossi ha fato una lunga carriera senza mai rompersi il crociato. Quando un calciatore riporta questo tipo di infortunio c’è sempre una certa predisposizione anatomica del ginocchio e il legamento è l’elemento più esposto. Ho letto in questi giorni dichiarazioni di gente non qualificata che ha fatto ipotesi fantasiose. Vorrei far notare come tra il rientro di Zaniolo e Demiral, infortunatisi nella stessa gara, alla fine corrono solo 20 giorni. Non c’è stata nessuna accelerata».

TEMPISTICHE – «Se rientrerà ancora dopo 5 mesi? Ho operato più di 3mila calciatori, il mio standard riabilitativo è codificato come un vestito su misura. Ci sono giocatori che hanno giocato dopo 3 mesi, altri al massimo dopo 6. Lo standard per un ritorno ad alti livelli è 6 mesi. Il calciatore ha bisogno di ritoccare il pallone dopo 3 mesi e fare 2 mesi di riadattamento all’attività sportiva, per essere pronto tra il quinti e il sesto mese. Poi è l’allenatore che decide quando utilizzarlo».

L’INTERVENTO – «La scelta di operarsi in Austria? Non ho nessuna considerazione da fare. Io ho fatto il mio lavoro benissimo, il ginocchio operato da me è perfetto. Il collega che opererà il ginocchio controlaterale mi aspetto che faccia bene come ho fatto io. Auguri a Zaniolo».