Inter, Barella e Lukaku superano il Leverkusen: nerazzurri in semifinale

by Redazione Cronache
brozovic

L’Inter in campo europeo non avanzava così tanto dagli anni d’oro del Triplete. Quella era un’altra Europa, più nobile, ma di questi tempi snobbare il pass per le semifinali di coppa sarebbe un errore più grande che sottovalutare una tra Basilea e Shaktar, che domani si giocheranno un posto come sfidante dei nerazzurri il 17 agosto.

Sempre più l’Inter di Conte

Quando Barella si è ritrovato il pallone davanti ai piedi e qualche metro di campo per calibrare con precisione il tiro, Antonio Conte ha smesso di urlare. Braccia allargate, occhi spianati verso il campo e silenzio tombale. Una tranquillità di pochi attimi, cancellata dal grido di gioia per il gol di pochi secondi dopo e completamente annullata dalle grida di tutti i 90′. L’Inter che i tifosi desideravano e che Conte chiedeva era questa: in partita fin dall’inizio, con la forza di capitalizzare ogni occasione a propria disposizione. Ma quando al 24′ Kai Havertz ha messo in rete il gol dell’1-2, dopo altre due occasioni mangiate dall’Inter – prima con Barella e poi con Lukaku – i tifosi nerazzurri hanno pensato ad un Déjà vu: eccoci, ci risiamo. Come il nero con l’azzurro, le ombre sempre dietro alle luci.

La partita

Negli ottavi contro il Getafe, una squadra fisica, il tecnico dei nerazzurri era disposto a scendere a compromessi. “In una gara sporca ci si deve sporcare”, il suo slogan. Ma contro il Bayer Leverkusen il copione è stato tutt’altro, fin dal primo minuto. La qualità dei tedeschi è venuta fuori sul lungo periodo. Calata l’aggressività dell’Inter, a prendere in mano le redini del match sono state le folate degli esterni – Diaby a sinistra ha messo in seria difficoltà Godin, soprattutto sulla corsa – e la tecnica dei quattro là davanti – Havertz su tutti. L’Inter ha sofferto, come sempre, con l’allungarsi della partita e delle squadre. Almeno tre occasioni – con Barella, Lukaku e Sanchez – potevano chiudere la gara prima dei 90′. Bravo Hradecky, sfortunati i nerazzurri.

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Mezz’ora di Eriksen, e poco meno per Sanchez, hanno lasciato il segno. La qualità del danese, a partire dal suo ingresso, ha portato all’Inter altre occasioni di gioco mal sfruttate. Da segnalare anche il rigore annullato ai nerazzurri in pieno recupero per tocco di mano di Barella – dopo fallo su Eriksen.

I singoli

Il primo gol dell’Inter è nato dalle giocate dei singoli: il tacco di Lautaro, la fisicità di Lukaku nel difendere la palla – prendendo posizione con il corpo – e l’esterno destro chirurgico di Barella. Mentre il secondo gol rappresenta a 360° Romelu Lukaku: protegge il pallone, si smarca da Tapsoba e, cadendo, mette in rete il gol del 2-0 . Il fisico come marchio di fabbrica del belga. Alla squadra di Conte mancava questo: la voce dei singoli all’interno del coro di gruppo.