Inter, i numeri pazzeschi di Eriksen al Fanta

by Redazione Cronache

Per uscire dall’ordinario l’Inter aveva bisogno un calciatore straordinario, Christian Eriksen. Straordinario come le sue statistiche, che raccontano di come questo acquisto sia un qualcosa in più rispetto ad un semplice colpo di mercato. E se per innamorarsi calcisticamente del danese a Conte è bastato sfidarlo due stagioni fa in Premier League, ai fantallenatori potrebbero bastare questi numeri.

I NUMERI DI ERIKSEN

Non solo qualità per il danese, ma anche quantità: sono solamente 9 le gare saltate da Eriksen nelle ultime 190. E non soltanto perché una volta messo in campo poi è difficile privarsene, ma è anche un discorso fisico: quattro infortuni, e tutti con entità lieve, l’hanno finora frenato. Una sicurezza per i fantallenatori. Eriksen gioca, in tutti i sensi: perché è sempre presente e per cosa muove in campo. Sono due le statistiche dove il danese primeggia (prendendo in considerazione il periodo inglese 2013-2020): miglior assist man (62 passaggi chiave, davanti a De Bruyne fermo a 60) e miglior produttore di occasioni da gol (571, dietro di lui Ozil con 551).

IL RUOLO

Dal suo mantra Conte non si schioda. D’altronde, “le cose che funzionano non si cambiano” – ha affermato il mister nerazzurro. Anche con Eriksen in rosa sarà dunque 3-5-2. Il danese ha la qualità e i numeri per ravvivare le speranze scudetto di casa Inter, a patto che possa sfruttare le sue qualità, che restano nella cura dell’ultimo passaggio e dell’ultimo tiro. Pochettino, ai tempi del Tottenham – che ormai sembrano lontani -, lo chiamava “Golazo“, perché “sa segnare gol incredibili“. In altre parole un “assist-gol-man”, un tuttofare capace però di incidere con maggiore impatto nella trequarti avversaria. In quest’ottica, resta da escludere la convivenza con Sensi, che più che spalla di Eriksen può diventare l’alter ego del danese stesso, ovvero il sostituto ideale per farlo rifiatare nei momenti di alta intensità. Tattiche a parte, il mister nerazzurro non voleva la coperta corta, e Zhang e Marotta, con la pazienza di un sarto, hanno provato con questo colpo di mercato ad allungarla. Adesso tutto passa nelle mani di Conte e nei piedi di Eriksen.