Italia, Emerson Palmieri: «Mancini sempre vicino a noi. Covid? Non riuscivo a camminare»

by Redazione Cronache

Emerson Palmieri, terzino dell’Italia, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in conferenza stampa: «Non è un momento facile per tutti noi, il mister purtroppo è a casa. Però nelle riunioni è sempre con noi, con le videochiamate. Credo che noi che siamo qui dobbiamo fare di tutto per quelli che non sono presenti. Per queste situazioni tra infortuni e virus non è semplice, ci dobbiamo presentare bene».

SULLE PAROLE DI KROOS – «Ognuno ha la sua opinione e il suo pensiero. Certo che non siamo delle macchine, a volte siamo un po’ più stanchi del normale, però penso che sia il nostro lavoro».

SUL CORONAVIRUS – «Mi ricordo che non è stato facile, quando ho preso il virus. I primi quattro o cinque giorni non ce la facevo nemmeno a camminare. Con tutta l’incertezza, dopo questo che ho passato, noi proviamo ogni giorno di approfittare della vita, di stare vicino alle persone che amiamo. Questo virus non è uno scherzo, io ho 26 anni e ho sofferto molto in cinque giorni. Tutti noi dobbiamo fare attenzione».

SULLA PROSSIMA SFIDA – «È sempre stata una gara dura, in Polonia abbiamo creato, fatto di tutto per vincere. Purtroppo non siamo riusciti. Anche con l’Olanda abbiamo fatto bene, è mancato il secondo gol, loro hanno fatto una buona partita. Ci aspetterà una partita dura però giochiamo in casa e dobbiamo fare il nostro meglio per vincere».

SUL SUO FUTURO – «Dobbiamo aspettare, il calcio quest’anno è un po’ strano, come mercato. Purtroppo non sto giocando molto al Chelsea, ma sono sereno e credo che le cose andranno a migliorare, a Londra o in un altro posto. Il mister ha parlato con me, mi ha detto che la cosa migliore è giocare: vediamo fra due mesi, se ho preso un posto al Chelsea oppure vedremo per altro».