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by Redazione Cronache

Dai dolci di Elmas a Pandev. Come arriva qui la Macedonia del Nord?

a cura di Matteo Albanese

Leoni a Druisburg

Ti accorgi dei Leoni Rossi a Druisburg, un porto fluviale sul Reno in cui il 31 marzo 2021 la Germania ospita la Macedonia del Nord. Per dare un’idea della distanza temporale, basta dire che il c.t. dei tedeschi è Joachim Löw. La Macedonia del Nord è 65° nel ranking FIFA e quel giorno infligge alla Mannschaft la prima sconfitta casalinga nelle qualificazioni a un Mondiale vent’anni dopo l’ultima. A firmare l’impresa sono Goran Pandev ed Eljif Elmas. Il primo ha 38 anni ed è il recordman di presenze (122) e di reti (38) con la nazionale macedone. Il secondo di anni ne ha 22 ed è alla sua seconda stagione a Napoli, che giusto due estati prima lo ha pagato 16 milioni al Fenerbahçe. Differenza non solo generazionale. Pandev è nato a Strumica, alla periferia sud-orientale di quello stato che fino al 2019 si chiamava Repubblica di Macedonia. Quanto a Elmas, le sue origini le trovi a Skopje, la capitale. Partiamo da qui.

La pasticceria di Elmas

Butel, un sobborgo a nord di Skopje in cui convivono macedoni, albanesi, rom e turchi. Tra questi c’è Xhevat Elmas, che proprio a Skopje ha aperto un negozio di dolci tutto suo. Si chiama Kafe Slatkarnica “Mandarina”, perché Slatkarnica in macedone vuol dire “pasticceria”. Trovi pure la pagina su Facebook, con annesse recensioni: «Se fanno dolci come Eljif gioca a calcio, mi aspetto siano uno spettacolo».  Davanti alla pasticceria Mandarina, di famiglia, Elmas ha negoziato il contratto col Fenerbahçe. Che poi, non tutti lo sanno, ma Eljif Elmas ha giocato in ben due Fenerbahçe. Uno è la squadra turca da cui il Napoli l’ha preso, sì, l’altro è il Fenerbahçe Tefejuz, un club di Skopje. Sommo tradimento. Sì, perché quando Eljif aveva 12 anni, suo padre Xhevat era pronto a pagare di tasca propria le spese per Istanbul, cosicché il figlio giocasse nel suo adorato Galatasaray. E invece non uno, ma due Fenerbahçe…

«Ti va di allenare?»

Sia Elmas che Pandev non giocheranno la partita contro l’Italia. Goran s’è ritirato in estate dopo l’Europeo, Elmas è squalificato eppure figura ugualmente tra i convocati. Scaramanzia: non si sa mai, se la Macedonia del Nord dovesse battere l’Italia… Qui entra in gioco un’altra sliding door. Perché Elmas in Nazionale debutta l’11 giugno 2017. Gioca 45’ contro la Spagna. In panchina c’è già Igor Angelovski, che come ha spiegato Trajkovski è il vero artefice della rivoluzione macedone. Non è la prima volta che Angelovski incontra Elmas. Accade già nel 2015, entrambi al Rabotnički, squadra biancorossa della capitale Skopje. Angelovski – un ex centrocampista – fa il d.s. fino al 2013, quando il presidente del Rabotnički lo prende da parte: «Ti va di allenare?». Risposta affermativa. Nel 2015, Angelovski incontra un 15enne Elmas ma ben presto abbandona il posto. Diventa vice c.t. della sua Nazionale. E scrive la storia.

«Porta i tuoi fratelli a Euro 2021»

Ilija Gjorgjioski, detto Ilcho, presiede la Federcalcio macedone dal 2012. Al terzo anno del suo mandato, nota che Angelovski ha vinto due Coppe di Macedonia di fila, nel 2013 e nel 2014. Lo chiama. Gli offre la panchina della Nazionale. Angelovski diventa il 17° c.t. dal 1993. Spoiler: sarà il più longevo di tutti, con 52 presenze dal 16 ottobre 2015 a fine luglio 2021. Dulcis in fundo, l’Europeo. Una sua creazione. Il 12 novembre 2020, la Macedonia strappa il pass per l’Europeo itinerante, posticipato di un anno causa pandemia di CoVID. Lo fa con un gol di Goran Pandev al 56’ della finale playoff contro la Georgia. «Ora voglio che tu porti i tuoi e miei fratelli a quel torneo», lo aveva caricato Angelovski. Non un caso. Quando Angelovski firma il contratto da c.t., il giorno dopo è già in viaggio. Va a Genova per incontrare personalmente Pandev e convincerlo a tornare. Ci riesce: «Abbiamo reso felice la nostra gente». E anche il suo sponsor Ilcho: Angelovski prende la Macedonia al 162° posto del ranking e la porta al 65°. Mica male.

«Bobi, fanne buon uso»

Insomma, del rapporto tra Elmas e Angelovski abbiamo parlato. Oggi però il c.t. è un altro. Si chiama Blagoja Milevski, detto Bobi. È un ex difensore, ha giocato anche in Serbia, Slovenia e Grecia. Sale in carica il 5 agosto 2021. Ha un’eredità pesantissima da sopportare. Inizia ad allenare nel 2011 al Vardar, nel 2017 ha allenato la Nazionale macedone U21 e oggi gli toccano i grandi. Se Angelovski godeva del placet di Gjorgjioski, Milevski è supportato dal nuovo presidente della Federcalcio macedone, Muhamed Sejdini, in carica da marzo 2019. «Sei un uomo che ha il calcio nel sangue. Erediti la miglior Nazionale di sempre, fanne buon uso» gli ha detto Sejdini. Corsi e ricorsi. Se Angelovski ha edificato il suo nuovo corso su Pandev, non c’è dubbio su chi sia il cardine del progetto Milevski. Eljif Elmas, che Milevski conosce dai tempi della Nazionale U21. In quel gruppo c’erano pure Enis Bardhi, Boban Nikolov, Visar Musliu e Darko Velkovski. Tutti convocati oggi per sfidare l’Italia: «Mica andiamo a Palermo come turisti».