Nel 2007 la tripletta del “Pazzo” a Wembley, chi c’era con lui?

by Redazione Cronache
talia u21 wembley pazzini

Sei gol, tanto spettacolo e giocatori forti che era chiaro a tutti come di lì a poco si sarebbero fatti valere tra i grandi. Esistono modi peggiori per inaugurare uno stadio rispetto a quanto successo a Wembley il 24 marzo del 2007, quando l’Inghilterra e l’Italia U21 pareggiarono 3-3 di fronte a 60mila persone. Lo stadio, riaperto dopo 7 anni di lavori, avrebbe potuto ospitarne addirittura 90mila. Si affrontavano due squadre che, rileggendo oggi quei nomi, non sono affatto male. Anzi. Negli inglesi gioca gente come Ferdinand, Cahill, Baines, Milner, Young, Agbonlahor e in panchina ci sono, per dirne alcuni, Hart, Cattermole, Huddlestone. La nostra Nazionale non è da meno. Ricordiamo soprattutto Pazzini, autore di una tripletta quel 24 marzo del 2007, ma chi c’era insieme a lui?

Il re di Eskilstuna e la difesa dell’Italia U21

«Mi chiamavano Kung, vuol dire “re”» ha raccontato proprio a Cronache Gianluca Curci, che dopo una carriera alla Roma poi proseguita per Siena, Sampdoria, Bologna e Mainz è andato in Svezia all’Eskilstuna e poi all’Hammarby. Era il portiere degli azzurrini. Con alcuni di quei compagni, tipo Montolivo e Pazzini, ha preso a ottobre il patentino Uefa A. Per ora allena i portieri al Nettuno Calcio: «Mi diverto così, nel 2022 – ci aveva detto – inizio il corso per preparatori atletici professionisti. Penso sia quella la mia carriera, ma non si sa mai. O divento allenatore…». Seduto in panchina si intravede un giovane Emiliano Viviano: gioca ancora in Turchia al Fatih Karagümrük. Spesso sotto la tormenta.

 

Passando alla difesa, nella Nazionale allenata da Casiraghi c’erano Alessandro Potenza, diventato allenatore. Al momento è al Bitonto in Serie D dopo gli esoneri con Audace Cerignola e Arezzo. L’ex Inter Marco Andreolli, che è senza squadra dopo la retrocessione col Chievo, come Andrea Mantovani per il quale l’ultima esperienza risale al 2019 col Vicenza in Serie C. Infine, Giorgio Chiellini, sempre alla Juventus e in azzurro con 38 anni da compiere ad agosto. Tra le riserve anche Andrea Raggi che dopo la separazione un po’ burrascosa col Monaco non è ancora rientrato nel mondo del calcio, dedicandosi ai suoi hobby, tra una passeggiata nel bosco e i funghi. E Domenico Criscito, bandiera del Genoa che ha appena rifiutato un ricco trasferimento a Toronto per restare al Grifone.

Il centrocampo

Tanta qualità in mezzo al campo per l’Italia U21 di Wembley del 2007. Antonio Nocerino, che oggi è il tecnico della squadra Under 15 e assistente-allenatore di quella Under 17 dell’Orlando City, dove aveva giocato nella stagione 2016-17 ritrovando anche Kakà, prima di chiudere la carriera con una parentesi al Benevento. Riccardo Montolivo, opinionista per Dazn. Dopo il passaggio dalla Fiorentina al Milan, si è ritirato nel 2019 da 34enne, con il club rossonero che negli ultimi anni lo aveva totalmente accantonato. Infine Simone Padoin, ex centrocampista di Atalanta, Juventus e Cagliari. Dopo la salvezza con l’Ascoli in Serie B, raggiunta nel 2020, si è ritirato dal calcio giocato tornando ai bianconeri insieme a Max Allegri nelle vesti di collaboratore tecnico.

Pazzini e Giuseppe Rossi, che coppia!

«Adesso comincia una nuova vita, fatta di affetti, famiglia e università: frequento il corso di laurea in Economia e Gestione Immobiliare, ho già dato cinque esami» aveva svelato Alessandro Rosina al momento del ritiro, nel 2020 a 36 anni. Rosinaldo, questo il soprannome ai tempi del Toro, era alla Salernitana. Solito anno e stessa età di Giampaolo Pazzini, l’eroe di quella sera a Wembley, quando ha deciso di lasciare il calcio. Dopo aver segnato in ogni modo ha studiato a Coverciano per diventare allenatore e nel mentre si sta ritagliando un ruolo come opinionista sempre su Dazn insieme a Montolivo.

Al loro fianco Giuseppe Rossi, ancora in attività, ma condizionato da troppi infortuni. In questa stagione non solo è tornato in Italia dall’America a 35 anni, ma ha pure segnato sui nostri campi a distanza di tre anni e mezzo dall’ultima volta. Dopo la firma con la Spal, infatti, il 27 novembre è andato in gol di testa contro il Cosenza. Tra le riserve dell’Italia U21 di Wembley c’era pure, Graziano Pellè, oggi svincolato. Archiviato il passaggio allo Shandong Luneng, nella massima serie cinese, aveva firmato al Parma segnando in rovesciata il suo secondo gol in Serie A nove anni dopo l’unica rete nel nostro campionato. Quell’esperienza, però, terminerà con la retrocessione in B della scorsa stagione. «In panchina il baby-prodigio Lupoli in forza al Derby County, ma dalla prossima stagione nuovo volto della Fiorentina» scriveva Repubblica il giorno dopo. Al tempo era di proprietà dell’Arsenal, che lo aveva preso da un Parma crisi. Ora è all’Imperia in Serie D dopo una carriera spesa soprattutto in B e in C.