Jervis, il giramondo: «Tre gol in Conference per la Finlandia. Sono felice anche a -25°»

by Redazione Cronache
Jake Jervis

È giovedì scorso, all’OmaSP Stadion di Seinäjoki, in Finlandia. Preliminari di Conference League, gli estoni del Flora Tallin hanno vinto 1-0 l’andata e giocano il ritorno in casa del SJK. La partita è stata stupenda: sotto 2-0, i finlandesi fanno 3 gol e portano la gara ai supplementari dove segnano ed eliminano il Flora ridotto in 9. L’eroe della serata è un inglese, Jake Jervis, attaccante 30enne del SJK e autore di una tripletta: «Abbiamo festeggiato negli spogliatoi, cantando, saltando. Eravamo contentissimi tutti, tifosi compresi», racconta a Cronache. In rosa con lui ci sono Matej Hrádecky e Mehmet Hetemaj. Uno è fratello di Lukáš, portiere titolare di Finlandia e Bayer Leverkusen. L’altro è fratello di Përparim (ex Brescia e Chievo) e ha giocato in Italia: AlbinoLeffe, Reggina e Monza. Torniamo a Jervis, che fa l’attaccante e indossa il numero 14. In onore di Thierry Henry: «Ma non solo. Ho un figlio e una figlia, nati entrambi il 7 del mese, 7+7 fa 14. E la mia compagna è nata il 14…». Destino, insomma.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Jake Jervis (@jjervis14)

 

Jake Jervis, 18 club in 14 anni

Jake Mario Jervis è un’ala sinistra giramondo. In 14 anni cambia 18 club in tre paesi (Inghilterra, Turchia e Scozia): Wolves, Shrewsbury Town, Birmingham City, Hereford United, Notts County, Swindon Town, Preston North End, Carlisle United, Tranmere Rovers, Portsmouth, Elazığspor, Portsmouth, Ross County, Plymouth Argyle, Luton Town, AFC Wimbledon, Salford City e poi SJK. Nome completo Seinäjoen Jalkapallokerho. Una squadra che nel 2007 nasce, nel 2014 esordisce in Veikkausliga (Serie A finlandese) e vince la Coppa di Lega. Nel 2015 vince il campionato, nel 2016 la Coppa di Finlandia. Nel 2021 finisce terza e per questo si gioca i playoff di Conference: «Ho firmato con loro ad agosto 2020 – racconta Jervis a Cronache – in pandemia mi sono allenato per mesi da solo. Non vedevo l’ora di tornare in campo. In Finlandia mi hanno accolto a braccia aperte in estate, il clima era splendido. In inverno si arriva a -25°…». E dice: «Il calcio qui è molto tattico, ma tanti calciatori non hanno la visibilità che meritano. La gente mi riconosce ma mica mi ferma per strada per chiedere foto. E lo sport principale in Finlandia è l’hockey su ghiaccio…».

 

«Hanno speso soldi per me!»

Jake Jervis nasce a Wolverhampton ma come detto cambia molti club: «Quando avevo 15 anni, il Birmingham mi ha comprato. Hanno speso soldi per me. Però non volevo giocare con le riserve, per questo ho fatto tanti prestiti. Volevo fare esperienza e questo mi ha aiutato tanto negli anni. Far esperienza per me vuol dire cambiare tanti spogliatoi, tanti allenatori, stando lontani da casa. Tutto questo mi ha reso il calciatore che sono oggi», spiega a Cronache. Pensa all’Europa League col Birmingham di Erik Huseklepp, Zikola Zigic, Beausejour, Townsend e Wood: «Ho giocato un playoff a Madeira, un’esperienza fantastica, più qualche minuto al ritorno, a St Andrew’s, con 25/30mila persone sugli spalti. Ho imparato tanto». Ripensa al suo debutto in FA Cup sempre col Birmingham, contro l’Everton: «Il 23 gennaio 2010, ho preso il posto di Christian Benitez. Qui ho giocato con uno dei miei calciatori preferiti all’epoca, Louis Saha! E l’atmosfera di Goodison Park mi ha caricato».

 

«Il SJK mi ha restituito la gioia»

A gennaio 2013, Jake Jervis va in Turchia: «Va tutto così velocemente. L’Elazığspor mi compra dal Birmingham e una settimana dopo io sono titolare. Ho 21 anni, segno al debutto in trasferta col Fenerbahçe davanti a 55mila persone», spiega a Cronache. Problemi linguistici – «dovevo farmi tradurre tutto» – e stipendi non pagati rovinano la storia. «Mentre col Plymouth (quarta serie inglese, nda), quando giochiamo al terzo turno di FA Cup col Liverpool… Pari 0-0 ad Anfield, perdiamo 1-0 in casa nostra». Primo gol in 7 anni di Reds per Lucas Leiva, sfortuna: «Ma che emozione, io in campo davanti Coutinho, Firmino, Sturridge… un momento che ricorderò a lungo». E ancora: «Ti racconto ancora questa, quando col Plymouth siamo promossi in terza serie (2017, nda), abbiamo vinto 6-1, ho fatto due gol e due assist, a fine gara i tifosi hanno invaso il campo. Sono molto fiero di quei tempi, così come della tripletta della scorsa settimana, in una competizione europea. Giocare per il SJK mi ha restituito una gioia che per un certo tempo avevo perso».