Juventus, che succede? Dybala in panchina, poco gioco e secondo posto in Serie A

by Redazione Cronache

Alla Juventus di Massimiliano Allegri si recriminavano le noiose vittorie in campionato e un atteggiamento troppo rischioso in Champions League. Da lì, la scelta di puntare su di un tecnico che del bel gioco ha fatto il suo caposaldo: Maurizio Sarri. Con lui, la dirigenza bianconera punta a rinnovarsi cercando più velocità nella manovra e maggior capacità realizzativa. Arrivati al mese di dicembre, i risultati non danno del tutto ragione al tecnico toscano.
Il decantato calcio-champagne si è visto solo a tratti e la squadra tende a soffrire troppo gli avversari, concedendo molto spesso almeno un gol. La qualificazione agli ottavi di Champions League è arrivata, ma le battute d’arresto con Fiorentina, Lecce e Sassuolo si sono tradotte col sorpasso dell’Inter in classifica, ora al primo posto. A complicare le cose si aggiungono alcune situazioni scomode all’interno della rosa. In primis il malcontento di Emre Can, che non ha mai digerito l’esclusione dalla lista Champions e non è mai entrato definitivamente nelle rotazioni di Sarri. Il broncio di Paulo Dybala, troppo spesso lasciato fuori nonostante sia senza dubbio l’uomo più in forma della rosa. Infine la polemica generata dalla sostituzione di Cristiano Ronaldo contro il Milan, che mal volentieri accetta la panchina. A queste si aggiunge uno spirito, da parte dell’intero gruppo, ritenuto troppo molle.
Si sa, le classifiche di dicembre non fanno testo, ma per impensierire i nerazzurri in Serie A e imporsi in Europa, nella seconda metà della stagione servirà una vera e propria svolta.