Kanerva, il prof di matematica che ha rivoluzionato la Finlandia

by Francesco Pietrella

La «Rivelution» parte da una scuola. Rive, sì, e guai a chiamarlo refuso, piuttosto il soprannome storico di Markku Kanerva, c.t. della Finlandia da 5 anni ed ex professore di scuola elementare. Prima di portare i suoi per la prima volta all’Europeo ha insegnato educazione fisica e matematica, ora è pronto a scrivere la storia una seconda volta. Il prof punta il Mondiale in Qatar, ha segnato 3 gol alla Bosnia e non vuole fermarsi, perché dietro la nomea di freddo, distaccato, gelido come gli inverni a -30 sopra il Circolo polare artico, c’è una persona che tiene tutto dentro. Dopo il primo Europeo vuole anche un posto in Qatar. Nessuna paura però, Kanerva non è uno che perde la calma. Piuttosto guida: è riuscito nell’impresa di distrarre i finlandesi dall’hockey, indirizzandoli verso il pallone. 

Il prof con cui sognare

Ex difensore, più di 200 partite con l’Helsinki – la squadra più importante del Paese – ha giocato in un’epoca in cui il professionismo era una chimera. Duecento partite con i grandi e poi dritto in panchina. Rive si arrangiava così: mattina a scuola, pomeriggio al campo, partita nel weekend, nottata sui libri. E poi ancora schemi, tattiche, Vhs di campioni. Negli anni ’90 si laurea in Scienze dell’Educazione, ma nel 2003 cambia vita per davvero: «Il mio destino era allenare». Se lo sentiva. Sei anni nell’U21 finlandese, 5 da vice della prima squadra e infine c.t. «Mi sono chiesto come potessero diventare i migliori, ho preso esempio dall’Islanda». Un bravo prof per i suoi alunni. «Il mio motto è condividere». Come in classe. 

L’Armata

Intelligente poi. Kanerva ha capito subito che la Finlandia non aveva talenti alla Litmanen, quindi che ha fatto? Squadra, gruppo. Pukki è il bomber a cui affidarsi nei momenti tosti, 33 gol in 99 partite, Marcus Forss quel pizzico di corsa in più che serve sempre. Dietro un’armata di ragazzoni alti e grossi: Hamalainen, Vaisanen, Toivio, O’Shaughnessy. In mezzo anche un po’ d’Italia: tra i pali, dietro Hradecky, c’è Joronen del Brescia. Diverse presenze anche per Sauli Vaisanen, centrale del Cosenza e fratello di Leo, figli di Miss Finlandia 1984. Una delle storie più curiose riguarda Pyry Soiri, centrocampista, il cui nome vuol dire «nevicata». In Finlandia, durante l’inverno e forse anche prima, si gira spesso.

Le statistiche

Un altro interessante è capitan Sparv, mediano di quelli tosti, amante delle statistiche e dei big data. Qualche anno fa si guadagnò la chiamata del Midtylland con un relazione di 25 pagine. Aveva intuito che i compagni a lui più vicini giocavano meglio se coinvolti in piccoli fraseggi. Nel tempo libero scrive per un quotidiano finlandese e cura un blog di attualità, filosofia e politica. «La mia forza è connettere diversi elementi per creare una squadra vincente». Del resto è il capitano. 

Squadra tosta, compatta, senza numeri 10 di talento o fantasisti alla Jari. Intanto Pukki l’ha superato: è il miglior marcatore della Finlandia. Ultima curiosità: Kanerva ha vinto un paio di «Marrku of the year», il premio dedicato a quelli che si chiamano come lui. Usanza del posto. Il c.t. ne conserva un paio, mentre gli altri se li è presi Markku Uusipaavalniemi, ex campione di curling ora in politica. Se l’altro dovesse andare al Mondiale, però, la prossima edizione ha già il vincitore.