Karim Adeyemi, il rimpianto del Bayern Monaco che ha l’accelerazione di Usain Bolt

by Matteo Lignelli
Karim Adeyemi

Ma che gol ha fatto Karim Adeyemi? Si è fatto tutto il campo di corsa e, una volta arrivato a ridosso dell’area di rigore avversaria, è stato capace di accelerare ancora, bruciando sul posto Enzo Fernandez, uno che il Chelsea ha appena pagato 120 milioni di euro, e poi dribblato il portiere, segnando quell’1-0 che il Borussia Dortmund cercherà in ogni modo di difendere nel ritorno degli ottavi di finale di Champions. Se vi fosse sfuggito questo dettaglio, Karim Adeyemi è un attaccante (per lo più esterno) classe 2002, con 21 anni compiuti a gennaio.

Chissà quando vedremo un ventenne italiano così decisivo nella fase a eliminazione della Champions. Con la sua continuità, perché il ragazzo ha segnato due reti in 6 sfide in Europa e altrettante in 15 di Bundesliga. Per non parlare del fatto che, vicino a lui, è altrettanto decisivo Jude Bellingham, centrocampista inglese addirittura classe 2003 che gioca come un veterano.

Veloce come Bolt, tecnico come Dybala

«La velocità è la mia forza» dice di se stesso Karim Adeyemi. Il sito della Bundesliga spiega che, secondo i calcoli fatti dallo stesso attaccante, sarebbe capace di correre uno sprint di 30 metri in 3,60 secondi. Nella sua corsa dei record, Usain Bolt aveva corso i primi 30 in 3,78 secondi. Forse il ragazzo ha esagerato un po’, forse no, comunque sia già il dubbio rende bene l’idea della sua velocità. È forse quel che più lo distingue da Paulo Dybala, visto che lo stile di gioco dei due è stato spesso e volentieri messo a confronto. In realtà Adeyemi ha ancora lavoro da fare e margini di crescita importanti.

adeyemi velocità

Che sarebbe arrivato lontano, comunque, era chiaro da anni. Inoltre, nel 2019 ha vinto il premio Fritz-Walter che viene dato, in Germania, al migliore U17 del Paese. Aggiungendosi a una lista che comprende Timo Werner, Leon Goretzka, Emre Can e Mario Götze, per citarne alcuni. E poi su di lui c’è il ‘marchio’ del Salisburgo e quindi del programma di sviluppo Red Bull, quello che negli ultimi anni ha immesso nel calcio mondiale la maggior parte dei talenti con la sua rete di club satelliti, da Lipsia al Brasile.

Nato a Monaco, ma niente Bayern

Nato a Monaco, ha iniziato a giocare nel vicino TSV Forstenried, prima che il Bayern lo accogliesse già all’età di 8 anni. Le cose, però, non hanno funzionato e già due anni dopo, nel 2011, torna al Forstenried e poi si sposta all’Unterhaching, un sobborgo nel sud di Monaco. Tutto cambia nel 2018 quando lo acquista il Salisburgo. Karim Ha 16 anni e va in prestito nel club satellite del Liefering, dove fa il suo esordio, a 16 anni, nel calcio professionistico partendo dalla seconda serie austriaca. Se ne andrà con 15 gol e 12 assist in 35 presenze. Abbastanza per tornare alla casa madre, il Salisburgo, con cui dalla stagione 2019-20 al maggio 2022 vince tre campionati (l’ultimo da capocannoniere) e tre coppe nazionali.

Assist e gol sono cresciuti di pari passo stagione dopo stagione, tanto che nel settembre 2021 ha esordito con la nazionale tedesca realizzando anche una rete. L’altra conseguenza è stato l’acquisto per 30 milioni da parte del Borussia Dortmund. «Karim ha tutto ciò di cui un attaccante ha bisogno. La sua qualità e velocità sono incredibili. Tutti vedono che ha un enorme potenziale. Il suo atteggiamento determinerà cosa ne verrà fuori» ha detto di lui il tecnico del Salisburgo, Matthias Jaissle. Sicuramente l’atteggiamento è molto competitivo, e lo sanno bene tutti quelli che seguono le sue live su Twitch (dove ha un proprio canale) in cui si diverte a giocare in diretta a Fifa o ad altri videogame, oppure i compagni che devono affrontarlo a poker.