Tantissimi assenti in questo primo big match dell’ultima giornata del girone di andata. Nella Lazio, Correa dà forfait e Caicedo va a far coppia con Immobile, anche Jony e Lukaku sono out, con Lulic non al meglio. Rientrano dalla squalifica Luis Alberto e Lucas Leiva. Il Napoli è in piena emergenza, oltre a Koulibaly, Mertens, Maskimovic, Ghoulam, Mertens e Malcuit, va k.o. anche Meret nell’allenamento della vigilia. Gattuso ripropone quindi gli stessi undici visti contro l’Inter con l’unica variazione che è Ospina tra i pali.
Poco e niente
La prima frazione, accolta da un’Olimpico tutto esaurito per i centoventi anni dalla fondazione della Lazio, regala pochissime emozioni.
Nonostante siano i padroni di casa a fare la partita, è il Napoli a rendersi pericoloso per primo con Insigne: punizione defilata sulla sinistra, di fronte al lato corto dell’area laziale, il capitano degli azzurri trova una traiettoria molto insidiosa sul secondo palo che costringe Strakosha alla grande parata.
La Lazio non riesce a rendersi pericolosa. Gli unici tentativi degni di nota degli uomini di Inzaghi arrivano tra il 40′ e il 43′. Prima Caicedo schiaccia il pallone con il destro impennandolo verso il secondo palo, ma Di Lorenzo è nel posto giusto al momento giusto e salva sulla linea con un colpo di testa. Poi è Luis Alberto a tentare la conclusione da fuori area, ma il suo destro è troppo centrale e Ospina blocca facilmente.
Sempre e solo lui
Il secondo tempo vede la medaglia ribaltarsi, con un Napoli molto più intraprendente e determinato. Zielinski è il primo tra i partenopei a far capire alla Lazio che la musica è cambiata. Il polacco, ben servito da un filtrante di Insigne sul lato sinistro dell’area, converge e calcia a giro sul secondo palo, colpendolo in pieno.
Il secondo sussulto è ad opera di un ispirato Insigne che penetra nel settore destro dell’area e conclude con un diagonale rasoterra respinto da Strakosha con un bell’intervento.
Ma all’82’ la Lazio passa in vantaggio. Retropassaggio di Hysaj a Ospina che controlla e poi tentenna, combinando il pasticcio che sarà fatale per il Napoli: Immobile va in pressing e gli ruba il pallone, giusto il tempo di raddrizzarsi fronte alla porta e da posizione quasi impossibile riesce a calciare verso la porta dove Di Lorenzo, nel tentativo di salvare nuovamente il gol, spedisce la sfera in fondo alla rete. Molto probabilmente il pallone sarebbe entrato comunque (infatti la Lega Calcio gli assegna il gol, per la gioia di tutti i fantallenatori che hanno schierato il bomber biancoceleste).
Dopo un minuto è ancora Immobile a cercare la via del gol, ma il suo diagonale col destro è respinto da Ospina.
Al 90′, Milinkovic Savic respinge un cross dalla destra mandando il pallone appena fuori l’area di rigore dove c’è ancora una volta Insigne: coordinazione perfetta e tiro al volo di destro, Strakosha sventa il pericolo distendendosi sulla sua destra.
C’è tempo ancora per un colpo di testa di Llorente, a un minuto dal triplice fischio, ma sulla traiettoria c’è Lulic che respinge con il volto.
Numeri e sensazioni
Ci si aspettava una partita con tanti gol, ma alla fine ne è arrivato uno soltanto, quello di Ciro Immobile, il suo ventesimo in campionato in diciotto partite (la Lazio deve ancora recuperare il match con il Verona, ndr).
Il Napoli perde la sua terza gara con Gattuso in panchina, dopo le sconfitte contro Parma e Inter: tre punti in quattro partite per gli azzurri che non riescono a cambiare la rotta di una stagione fin qui deludente.
La Lazio si porta a -3 da Inter e Juventus anche se, come detto, avrà una partita in meno al termine di questo turno di campionato.
La lotta scudetto si accende come non si vedeva da anni nel nostro campionato: alla fine, chi la spunterà?
Per fortuna c’è ancora un intero girone per divertirsi.