La rivoluzione del calcio: ecco come potrebbe cambiare

by Redazione Cronache

Il 2024 era indicato da tempo come l’anno della rivoluzione che avrebbe cambiato il calcio. Nuovi tornei e nuove date per equilibrare la Champions League del futuro con il Mondiale per club, ma adesso il virus obbliga a cambiare tutto. Per cui, come si legge su La Gazzetta dello Sport, adesso bisogna valutare e probabilmente riscrivere il calendario attuale, almeno fino ai Mondiali in Qatar del 2022.

Il progetto iniziale

Le idee erano già abbastanza chiare. Un nuovo Mondiale per club, da giocarsi ogni quattro anni nella seconda metà di luglio, a partire dal 2021. 24 le squadre in lizza, di cui 8 provenienti dall’Europa (le vincenti delle ultime 4 edizioni di Champions ed Europa League), suddivise in 8 gironi da 3. Una competizione che prenderà il posto della Confederations Cup per Nazionali e dell’attuale Mondiale per club in programma a dicembre. L’obiettivo è anche combattere il torneo estivo “privato” dei
club (l’ICC): chi partecipa prenderà parecchi soldi, rinunciando però alle amichevoli estive. E le Nazionali? La Nations League è stata un grande successo che ha di fatto cancellato le amichevoli. Per adesso è stata messa da parte la Global Nations, il torneo finale tra le vincenti delle Nations dei sei continenti. I grandi club però, che hanno dato l’ok al nuovo Mondiale per club, spingono per avere più date, comprimendo le finestre per le Nazionali.

Come cambia? 

Tutti ragionamenti che andranno rivisti nell’era post Coronavirus. I problemi di campionati, Champions e qualificazioni hanno chiarito una volta per tutte che il sistema calcio sta per andare fuori giri. Basta un intoppo per stravolgere tutti i piani. Tutte le parti in gioco dovrebbero avere il coraggio di attuare diversi cambiamenti, tra cui la riduzione dei campionato a 18 squadre, una Champions che non vada oltre le 17 partite, diminuire i playoff tra Nazionali e non ingrandire ancora di più Europei e Mondiali.