La Serie A e il protocollo sott’attacco: si torna all’antico? Le due ipotesi

by Redazione Cronache

La Serie A e il protocollo FIGC-CTS sono sotto assedio. Il decalogo della ripartenza si ritrova a fare i conti con un peggioramento dei dati e della situazione generale. E le squadre in isolamento vanno avanti con spartiti differenti. Alcuni dei calciatori che sono stati dichiarati «contatti diretti» sono partiti per la Nazionale. Una parte con il permesso delle ASL dopo il doppio tampone negativo, altri senza, come si evince dalla stessa denuncia fatta dalla Juventus che ha portato all’apertura di un fascicolo da parte della Procura della Repubblica di Torino e della Procura Figc. Ma non è chiara una cosa: il doppio tampone negativo accorcia la quarantena dei «contatti diretti» del soggetto positivo o no?

Poi c’è chi è in isolamento nella struttura concordata (vedi Napoli) e chi è isolato a casa, sempre con i permessi delle ASL. Mentre all’orizzonte riappaiono due fantasmi: la famosa bolla stile NBA, rimandata a casa a maggio perché giudicata insostenibile, e il rifugio per cause di forza maggiore nei playoff, parola che sembra sinonimo di tortura per la maggior parte dei club.

Bolla e codice

FIGC e Lega sanno che toccare il testo significherebbe rimettere in discussione tutto, forse la stessa sopravvivenza del campionato. Qualcosa però bisognerà inventarla. La bolla del ritiro permanente somiglierebbe a una camicia di forza, ma la vulnerabilità delle squadre di calcio sta andando oltre il livello di guardia. Ecco perché si potrebbe arrivare a un nuovo codice di autoregolamentazione del mondo del calcio che alzi barriere più alte alla diffusione del contagio. Restare fermi è impossibile. E poi in una situazione di emergenza, la possibilità di andare avanti senza rinunciare a nulla nel calendario, può diventare un’illusione.

I playoff, salvagente nel caso di altri rinvii o addirittura di sospensione temporanea del torneo, per ora non si tirano giù dalla soffitta. Sono un argomento troppo divisivo – si legge su La Gazzetta dello Sport – per essere preso in considerazione. Se ne riparlerà a fine andata, quando però qualsiasi scelta sul format (per dire, playoff a 4, a 6 o a 8?) genererebbe contrapposizioni peggiori.