La storia di Alessio Riccardi: pupillo a Football Manager, snobbato dalla Roma

by Grei Hasa
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Se dici ‘Riccardi‘, a Roma, è difficile che qualcuno non sappia di chi tu stia parlando.

«Ah sì, Riccardi, il nuovo Totti!», questa la risposta più probabile, niente più un mix di malinconia e speranza. Vi raccontiamo chi è questo giovane centrocampista, un nome noto sia ai giocatori di Football Manager sia agli appassionati dei campionati giovanili e Primavera.

Dai pulcini alla Primavera

Alessio Riccardi nasce a Roma il 3 Aprile 2001. Inizia a giocare con la Lazio, nel calcio a 5, ma un certo Bruno Conti lo scopre e, nel 2009, lo porta in giallorosso. Questo giovane ragazzo inizia a far vedere prestissimo le sue qualità, tanto che, spesso, viene aggregato ai 2000 giocando da fuori quota. Il numero di maglia, ovviamente, sempre lo stesso: il 10 del suo idolo, Francesco Totti. Il ruolo è simile, ma non uguale: Riccardi nasce trequartista ma non è raro vederlo come mezz’ala o da attaccante esterno. Nel 2017-2018 gioca, tra Primavera, Coppa Primavera e Youth League, 36 partite, realizzando 8 goal e innumerevoli assist. Entra ben presto nel giro della Nazionale, arrivando a vestire la maglia dell’Under-19, di cui diventa anche capitano, dove colleziona ben 8 goal in 21 presenze.

Nel 2018-2019, sempre tra svariate competizioni giovanili, totalizza 35 presenze con un bottino di 9 goal e 9 assist. Una di queste presenze, però, è tra i grandi: in un Roma-Entella di Coppa Italia, mister Di Francesco sostituisce uno stanco Pellegrini con Riccardi. Un sogno per il classe 2001, che spera di esordire presto anche in Serie A. Esordio che, però, non arriverà, nonostante vada in panchina per ben 11 volte nel solo 2019.

Dallo scambio con Rugani al Pescara

Nell’estate del 2019 sembrava davvero ad un passo dalla Juventus: la trattativa era imbastita sulla base di uno scambio, con Rugani che sarebbe andato in giallorosso e Riccardi in bianconero, più un conguaglio in favore della Juve. La chiusura era davvero vicinissima, ma la protesta dei tifosi e il tentennamento di qualche dirigente hanno fatto saltare tutto. Ed è così che Riccardi rimane a Roma, pronto a giocarsi le sue carte in prima squadra sotto gli ordini di Fonseca. In un centrocampo spesso defezionato come quello giallorosso, doveva essere questione semplice riuscire a giocare qualche minuto, anche viste le tre competizioni. Fonseca lo porta sempre in panchina ma non lo chiama mai al momento del cambio.

A Gennaio, il colmo: la Roma decide di investire su un centrocampista spagnolo classe ’98 sconosciuto ai più, Gonzalo Villar. Niente da fare per ‘il futuro capitan futuro‘, che anche nella seconda parte di stagione non vedrà mai il campo (in Primavera realizzerà comunque 13 goal e 4 assist in 23 partite).

I top club europei sono ancora interessati a lui, ma a settembre 2020 il club fa probabilmente la scelta migliore, decide di darlo in prestito ad un club vicino e fidato come il Pescara. Sin qui, però, solo 147 minuti giocati spalmati su cinque presenze (con un gol, in Coppa Italia).

Le qualità ci sono, e sono indiscutibili, forse manca ancora qualcosina in termini di applicazione, in particolare nella fase di non possesso. Ma a Roma sono abituati a vedere crescere giocatori di proprietà, siamo sicuri che, se valorizzato bene, Riccardi sarà il perno del centrocampo giallorosso del futuro. Sta a lui, e alla dirigenza giallorossa, non sciupare questo talento.