La storia di Rayan Cherki tra patologie, numeri precoci e la benedizione di Mbappé

by Redazione Cronache

di Giacomo Brunetti

Rayan Cherki non è un qualcosa di normale. Kylian Mbappé ci ha avvisati: «Quando parlate di lui, non guardate l’età». Se lo dice lui, possiamo fidarci. Soprattutto perché Cherki è uno precoce, tanto ma non troppo. Perché in questo caso la parola ‘troppo’ avrebbe un’accezione negativa. A Pusignan, un borgo da neanche 4.000 anime vicino Lione, preferiscono dire ‘tanto. Tanto precoce da segnare una doppietta in 9′ tra i grandi all’esordio da titolare.

Scusate se esisto

Cosa significhi essere Rayan Cherki è presto detto. Vuol dire rappresentare il secondo giocatore nato nel 2003 ad aver esordito in uno dei top-5 campionati europei, bruciato sul tempo solo da Harvey Elliot del Liverpool. Era ottobre 2019 e la Ligue 1 stava conoscendo per la prima volta uno dei suoi futuri protagonisti. Uno capace, un anno prima, di segnare una tripletta in 5′ con l’Under-17, dopo essere diventato il più giovane marcatore in Youth League (record poi battuto dal 14enne Youssoufa Moukoko del Borussia Dortmund).

La vita corre veloce come Cherki, il trequartista che sogna con la maglia del Lione. «Ciò che mi colpisce di più – ha raccontato Jean-Baptiste Gregoire, allenatore nel vivaio dell’Olympique – sono la sua passione per il calcio, la sua determinazione e la sua mentalità focalizzata a raggiungere il più alto livello il più velocemente possibile», doti che ha subito traslato in risultati: debutto dal primo minuto in Coupe de France con 2 reti e 2 assist.

Rayan Cherki è speciale

Proprio per il suo essere precoce, Cherki non è uno qualsiasi. Ha ringraziato pubblicamente i compagni per l’aiuto in questi primi mesi da protagonista tra i grandi. «Lo inseriremo pian piano, ma se i giovani possono portare qualcosa a questo gruppo, non vi rinuncerò», ha spiegato Rudi Garcia, tecnico del Lione.

La sua carriera ha rischiato di interrompersi ancor prima di iniziare, quando a 13 anni è rimasto lontano dal calcio per un intero anno di attività agonistica a causa di una osteocondrite al ginocchio, una patologia che colpisce le ossa e la cartilagine della suddetta articolazione, potendo comprometterne la crescita. Si è ripreso bene anche grazie alla protezione della famiglia, che oggi ne cura gli interessi. Nel 2018, la procura del ragazzo era in mano ad alcuni procuratori: in quel periodo, Cherki fu vicino al Milan. Ci furono incontri tra gli agenti e Massimiliano Mirabelli, dirigente rossonero, ma l’affare sfumò: troppi i 2 milioni di commissioni per i procuratori e altrettanti per la famiglia. Anche la Roma e la Juventus rimasero spaventate. A sorridere fu il Lione, che avrebbe visto corrisposti solamente 130mila euro di indennità di formazione.

I francesi adesso possono godere delle giocate del loro talento. Adidas ha già messo sotto contratto il ragazzo con un accordo decennale che, grazie ai bonus, arriverà a 30 milioni di euro. Ma ora facciamo parlare il campo. E i piedi di Rayan Cherki.