La Supercoppa è della Lazio: Juventus battuta 3-1 a Riyad

by Redazione Cronache

Due tra le squadre più in forma di questa Serie A. La Juventus per vendicare la sconfitta dell’Olimpico e mettere in bacheca l’ennesimo trofeo in un decennio dominato; la Lazio per proseguire il momento magico e diventare nuovamente Davide che sconfigge Golia. A Riyad va in scena la trentaduesima edizione della Supercoppa italiana, l’undicesima giocata fuori dai confini della penisola.

Formazioni

Per la Juventus, Szczesny recupera tra i pali e Sarri opta per Demiral, più dinamico e adatto a contenere le incursioni di Immobile, al posto di De Ligt, mentre a destra la fascia è ad appannaggio di De Sciglio. Pjanic, Bentancur, Matuidi filastrocca ormai consueta per il centrocampo. In avanti, confermatissima l’artiglieria pesante: Ronaldo-Higuain-Dybala.

La Lazio risponde con gli stessi undici scesi in campo lo scorso 7 dicembre, in occasione del 3-1 rifilato ai bianconeri.

La Juve va sotto, gestisce e poi recupera

Dopo una prima manciata di minuti targati Juve, la Lazio si rende pericolosa per prima e lo fa sul serio. All’8′, tiro a giro di Luis Alberto dal limite dell’area, alto di pochissimo sopra la traversa.

Proprio il numero dieci spagnolo la sblocca al 16′. Azione di Lulic sulla sinistra, il capitano dei bianco-celesti arriva sul fondo, finta col mancino, De Sciglio abbocca, e conseguente cross col destro sul secondo palo trova Milinkovic a fare da sponda per Luis Alberto: è come un rigore in movimento e il re degli assistman di questa Serie A insacca col destro per lo 0-1.

La Juventus prova a rispondere al 31′. Punizione di Dybala appena fuori area, la joya calcia a giro col pallone che sfiora il palo difeso da Strakosha e termina sul fondo.

Due minuti più tardi, pallone in verticale per Correa che conclude di destro in diagonale, dopo aver sorpreso la difesa bianconera posizionata male, ma Szczesny salva tutto con un intervento molto difficile, mentre si stava riposizionando tra i pali correndo all’indietro, colto in evidente contro tempo.

A un giro di lancette dal duplice fischio di Calvarese, gli uomini di Sarri agguantano il pareggio. Pjanic recupera palla proprio davanti all’area della Lazio, alleggerisce per Matuidi che a sua volta serve Ronaldo, il portoghese si smarca quel tanto che gli basta per far partire un mancino rasoterra, Strakosha si distende e respinge dove c’è Dybala che, tutto solo e in posizione regolare, realizza il più facile dei tap-in per l’1-1 dei bianconeri.

Lulic, l’uomo delle finali

Nel secondo tempo Sarri rischia con l’all-in: fuori De Sciglio e Matuidi, dentro Cuadraro e Douglas Costa.

Al 71′ ci prova Ronaldo dai venticinque metri: il suo tiro vola vicino all’incrocio dei pali alla destra di Strakosha.

Ma passano solamente due minuti e la Lazio si porta di nuovo avanti. Cross dalla destra di Lazzari prolungato sul secondo palo da una spizzata di Parolo: Lulic impatta perfettamente con il destro e incrocia al volo, tiro imparabile per Szczesny.

All’82’ Correa si invola tutto solo verso la porta bianconera e gonfia la rete ma l’assistente annulla tutto per iniziale posizione di fuorigioco dello stesso attaccante laziale.

Nel finale la Juventus avrebbe l’occasione di riaprire la parita, ma il colpo di testa di Bonucci su punizione di Dybala termina fuori di un soffio a Strakosha battuto.

Sono le famose sliding doors. Al 93′ contropiede Lazio imbastito da Lazzari che appoggia per Caicedo, l’ecuadoriano manda in porta Correa che pero si fa ipnotizzare da Szczesny, sulla respinta Bentancur stende Parolo in procinto di tirare: secondo giallo per l’ex Boca che lascia in dieci la Juventus. Sulla punizione seguente, Cataldi trova la traiettoria perfetta e chiude i conti realizzando l’1-3 finale.

Triplice fischio di Calvarese, la Supercoppa italiana è della Lazio.