L’agente di Akpa Akpro: «Ha fatto ricredere gli scettici. È la vittoria della meritocrazia»

by Redazione Cronache

La favola di Akpa Akpro è una delle più belle della tre giorni di Champions ed Europa League appena terminata. Il centrocampista naturalizzato ivoriano, subentrato a Milinkovic-Savic, ha segnato il gol del definitivo 3-1 per la Lazio contro il Borussia Dortmund. Il suo agente, Umbero Riva, ne ha parlato a TMW.

SOGNO – «Quando ho visto che non aveva preso parte alla partita precedente in campionato, ho effettivamente sperato che fosse in previsione del Borussia. Al suo ingresso in campo ero felice, sapevo che era il suo sogno. Oltre al gol, che rappresenta l’apice di una favola, era entrato già bene in campo, in un momento complicato della partita con il Borussia che aveva trovato fiducia dopo il gol. Ha rubato un paio di palloni, è uscito con la palla al piede e si è preso un fallo importante. Ci voleva personalità per esordire così».

SENSAZIONI – «Era contento come è giusto che sia. Io gli ho fatto i complimenti per la prestazione e la rete, ma lui, come è tipico del suo carattere, mi ha detto che era soltanto l’inizio. Stava già pensando alle prossime partite: è un ragazzo umile che non si monta la testa. Tiene i piedi per terra e vuole continuare ad aiutare la Lazio»

TIFOSI – «Adesso con i social sono molto attivi. Alcuni commenti iniziali si possono capire per un giocatore che non era ancora molto conosciuto ai tifosi della Serie A ma ora fa davvero piacere vedere che in poco più di un mese abbia fatto ricredere tutti».

SPOGLIATOIO – «È stato accolto benissimo, ma ne ero sicuro che si sarebbe fatto amare come a Salerno. Ha trovato un gruppo coeso e fantastico, come una famiglia. C’è un bellissimo clima a Formello».

LOTITO – «Il presidente non si fa mai sfuggire i giocatori bravi. Lo ha sempre apprezzato, dandogli molto sostegno. Il trasferimento in biancoceleste lo abbiamo finalizzato a metà settembre, ma abbiamo cominciato a parlarne quando è finito il campionato della Salernitana».

FUTURO – «Non si monta la testa, sa quanto è forte la squadra in cui gioca, soprattutto a centrocampo: martedì per esempio quando è entrato lui è uscito Milinkovic. Akpa è pronto a fare quello che gli dice l’allenatore, è consapevole di essere in un top club. Sa cosa deve fare e quando verrà chiamato in causa darà sempre il massimo».