L’aneddoto sulle maniche della maglia di Flamini ai tempi dell’Arsenal

by Redazione Cronache

In una diretta Instagram lo storico magazziniere dell’Arsenal Vic Akers ha raccontato dei retroscena singolari sulle maglie dei gunners. Un episodio riguarda Mathieu Flamini e Vertonghen, allora capitano della squadra londinese. Il tutto nasce dalla regola che stabilisce che la lunghezza delle maniche delle magliette le decide il capitano della squadra, allora proprio Vertonghen.

L’accaduto

Nel novembre 2013, l’Arsenal va a fare visita al Manchester United all’Old Trafford. Ma quando i calciatori si avviano verso il terreno di gioco, Akers nota qualcosa di strano e si arrabbia. «Sono impazzito, sono davvero impazzito. E non mi sono accorto di quello che aveva fatto finché non sono andati in campo. Io ero sempre l’ultimo a lasciare la stanza al momento di entrare in campo. Gli spogliatoi del Manchester United hanno una specie di secchio dell’immondizia dietro la porta e quando sono andato per uscire ho visto le maniche dentro. Ho detto a uno dei miei ‘vai a vedere chi è che sta giocando con la maglia a maniche corte’. Ed era Flamini. Ovviamente mi sono arrabbiato da morire. Ho detto a Wenger ‘mister, questo non si può fare! Tutti quanti hanno le maniche lunghe, è così che funziona qui, e lui arriva e se le taglia! Non mi sta bene, è una follia’».

La lite a fine partita

La sfida finisce male per i Gunners, usciti sconfitti 1-0 con la rete dell’ex Robin Van Persie. E questo rende Akers ancora più arrabbiato.«Alla fine tutto è esploso negli spogliatoi più tardi e probabilmente c’è anche stato qualche articolo che ne ha parlato. Durante il match non potevo farci molto o dire nulla, ma dopo sì che potevo. E l’ho fatto. Gli ho detto ‘tu sei fuori di testa’ e lui mi ha risposto ‘non sono costretto a fare così’. Quindi io ho controbattuto: ‘sì che devi, questo è l’Arsenal e noi siamo un gruppo, facciamo le cose assieme. E tu non puoi fare qualcosa di diverso individualmente, è così che vanno le cose qui’. Il tutto tra grida ed urli. Durante gli allenamenti successivi, l’ha ripreso anche Wenger».