Lazio, Luis Alberto: «Venire alla Lazio una delle decisioni migliori della mia vita»

by Redazione Cronache

Luis Alberto, centrocampista della Lazio, ha parlato con una diretta Instagram con il giornalista di Onda Cero riguardo il suo presente alla Lazio.

LAZIO – «Saluto tutti i tifosi, forza Lazio. Venire qui è stata una delle migliori decisioni che abbia mai preso. È un club grandissimo, all’inizio non mi conosceva nessuno ma era colpa mia. Venivo dal Liverpool dove mi allenavo solo, poi sono migliorato grazie a un mental coach. Trasformare i fischi in applausi è stato bello».

QUARANTENA – «Dopo la gara col Bologna sono andato in Spagna per curarmi, quando sono tornato a Roma sono stato un mese qui da solo. Per fortuna ho residenza in Italia e quindi con un permesso mi hanno potuto raggiuntare. Hanno solo controllato la loro temperatura, ora mi tocca fare la spesa per tutti.La situazione migliora, piano piano, anche se al Nord rimane più complicata».

CAMPIONATO – «A fine mese credo che potremmo tornare ad allenarci in campo, poi non lo so, cambiano sempre idea ogni giorno. Stando alle ultime notizie la Serie A potrebbe ricominciare i primi di giugno, ma tutto dipende dal virus».

SIVIGLIA – «Ho sempre detto che il Siviglia è casa mia e che mi piacerebbe tornare, ma adesso il mio futuro è alla Lazio. Siamo a buon punto per il rinnovo, credo che arriverà presto».

SUPERCOPPA – «La finale è stata strana, è stato il gol che ho festeggiato di meno. Giocavamo senza tifosi, urlavano solo per Ronaldo. Non c’era rivalità e la possibilità di festeggiare con la gente. C’era la mia famiglia, ma non mi ha dato la stessa adrenalina. Avrei preferito farlo in casa della Juventus, non mi è piaciuto».

COMPAGNI – «Felipe Anderson aveva qualità non comuni, anche Milinkovic tecnicamente è impressionante: Sergej è un fenomeno. Correa mi ha stupito. Immobile? Ho parlato con lui del suo periodo a Siviglia, è rimasto impressionato da tutto: club, tifosi e stadio. Solo che aveva Gameiro davanti, era difficile per lui. Adesso spero continui a segnare così tanto qui. Se dovesse arrivare a 37 reti gli ho chiesto di regalarmi un orologio. L’ho detto anche a Correa se dovesse continuare così».

SCUDETTO – «Cerco sempre di fare il meglio possibile e a giocare come so. Non dobbiamo dimenticare che siamo partiti per entrare in Champions ma ora proveremo a vincere il campionato, dobbiamo crederci. L’Europeo? Era il mio momento, ma c’è un allenatore che fa delle scelte. Io al Napoli? C’era già Fabian. Messi o Ronaldo? Sempre Messi».