Le più grandi sorprese della Champions – L’Ajax di Erik Ten Hag

by Redazione Cronache

di Giovanni Benvenuto

Negli ultimi anni la Champions League ci ha regalato dei verdetti sorprendenti: dall’incredibile edizione del 2004 vinta da Porto allenato da José Mourinho fino a passare poi per le sfavorite Liverpool (2005) e Chelsea (2012). Se torniamo indietro solo di due anni non possiamo non menzionare una ‘Cenerentola sorprendente’ come l’Ajax allenato da Erik Ten Hag.

Il valore della squadra

I lancieri avevano un organico quasi perfetto composto da veterani e da tanti giovani provenienti dal settore giovanile. Dei giovani che poi si sono rivelati delle vere e proprie ‘pepite d’oro’ con il club olandese che successivamente ha fatto cassa cedendo i suoi big agli altri top club europei. Secondo i dati riportati dal sito Transfermarkt il valore complessivo della squadra nella stagione 2018-19 era di 503 milioni, con il centrale De Ligt che sfiorava il valore di 75 milioni di euro. Ma il cartellino più costoso era quello del playmaker Frenkie de Jong, quest’ultimo valutato sugli 85 mln. Sempre in mediana presente un altro crack come Van de Beek (40 milioni), per poi arrivare all’attacco con il tridente composto da Tadic (25 mln), Neres e Ziyech (con un valore stimato sui 40 mln). 

Il cammino

Il club olandese viene collocato nel girone E con Bayern, Benfica e AEK Atene riuscendo a staccare il biglietto per gli ottavi arrivando al secondo posto del gruppo. Agli ottavi di finale l’urna di Nyon non è stata dolce: c’è il Real Madrid ma nonostante questo l’Ajax passa il turno rimontando il 2-1 subito in casa contro i blancos. Al ritorno al Bernabeu poker biancorosso con titoli d’antologia di tutti i giornali sportivi, con il quotidiano AS che ripropone la maglia numero 14 di Johan Cruijff ‘giocando’ col punteggio finale sul tabellone. Dopo il Real arriva la Juve, che non riesce ad avere la meglio sulla squadra allenata da Ten Hag: all’Allianz Arena i bianconeri vengono trafitti dall’incornata di De Ligt, dopo la rete dell’1-1 firmata da Van de Beek. La semifinale con il Tottenham è una girandola di emozioni: l’Ajax passa a Londra ma al ritorno deve fare i conti con un tarantolato Lucas Moura. Quest’ultimo porta gli Spurs in finale con una tripletta fissando il punteggio sul 3-2. La finale del Wanda Metropolitano verrà poi vinta dal Liverpool di Klopp, ma in quell’edizione era impossibile non tifare per quel ‘calcio totale’. O meglio…per quella sfacciata gioventù che stava vivendo una vera e propria favola.