Le squadre che devi assolutamente portare al successo su Football Manager 2022

CATANIA

Il Club manca dal grande calcio italiano da 7 anni. Era il lontano 2014 quando i siciliani lasciavano la prima divisione per scendere nella gerarchia del pallone. Sei tu a poter cambiare le sorti degli etnei.
È giunta l’ora di rivivere i fasti di quella formazione di stampo argentino che visse giorni di gloria.
Dopo aver ceduto il giovane attaccante Emanuele Pecorino, la nuova stella è Luca Moro.
Uno dei leader della squadra è l’esperto Antonio Piccolo, che insieme a Kevin Biondi, Andrea Russotto e il capitano Luca Calapai vuole riportare il Catania a far paura alle big. Sarai tu, insieme a giovani di valore e prospettiva come Jean Freddi Greco e Felipe Estrella, e a un mercato mirato al salto di categoria, a prendere la responsabilità di puntare alla promozione.
Fare la storia con i rossoblù ha una doppia valenza: a vostra disposizione ci sarà anche una bandiera come Mariano Izco, ormai 38enne. Provate a fargli rivivere l’essenza della prima divisione, avete poco tempo.



AKUREYRAR

Vogliamo consigliarvi un’avventura unica. Lo scenario è tra i più suggestivi che il Mondo possa proporre: l’Islanda. Il campionato si svolge in estate, a causa delle temperature rigide, inizia a fine aprile e termina a settembre inoltrato. Il vostro compito è tra i più ardui: portare una società ad affermarsi in Europa, dove nessuno ci è ancora riuscito. Dall’isola nordica non sono mai uscite favole a lieto fine, se non grazie alla crescita esponenziale della propria Nazionale. Allenerete per 5 mesi in un torneo con 12 partecipanti, e se vincerete vi qualificherete alla più gloriosa competizione internazionale europea dell’anno successivo. Sì, vincendo lo Scudetto a settembre, sarete ammessi ai play-off di giugno. Partirete dagli spareggi e farete tutti i turni che portano fino alla fase finale. Superare questi sarà già un impresa. Perché l’Akureyrar? Perché è l’unica squadra che non gioca a Reykjavík e dintorni. Ha vinto un solo e storico scudetto nel 1989, è sostenuta da circa 20mila abitanti e gioca nella città del “sole di mezzanotte”. Viene considerata la capitale della parte nord dell’Islanda. Notate bene: già arrivare ai vertici nazionali sarà accattivante. E se non ci riuscirete fin da subito, com’è solito fare in quella parte remota del mondo, i calciatori potranno dilettarsi nella pallamano, opportunità offerta dal club stesso, per tenersi allenati nel resto dei mesi.



FOREST GREEN ROVERS

Voliamo in Inghilterra, in una delle società più incredibili che possiate trovare. Qui tutto è green: Nailsworth, 7.746 abitanti del Gloucestershire, è il paese più piccolo a essere mai arrivato in League Two. Il proprietario dal 2014 ha imposto una politica eco-sostenibile. Ad esempio, i vostri tifosi fuori dallo stadio mangeranno vegano e il campo non sarà trattato con fertilizzanti. Appena firmerete, troverete ad accogliervi capitan Jamille Matt, che poi sarà anche il vostro bomber. Tra le star dello spogliatoio ci sono Regan Hendry e Ben Stevenson, mentre a difesa dei pali dovrete affidarvi a Luke McGee, a meno che non vogliate attingere dai migliori vivai inglesi per trovare un’opportunità in prestito. Il talento di casa sarà il 21enne Udoka Godwin-Malife, difensore centrale. Sul mercato avrete da fare, le aspettative sono alte: al ‘The New Lawn’ sognano la prima promozione della storia in terza serie.



DIAGORAS

Trascorrere la vostra carriera in riva al mare, in mezzo alle tipiche case bianche e blu che contraddistinguono la Grecia. Se cercate un’avventura tra calcio, mare e benessere, dove finire l’allenamento e fare un tuffo in acqua, abbiamo il posto giusto per voi: Rodi. Nella seconda serie del calcio ellenico, il Diagoras vi aspetta per provare uno storico salto nella massima divisione e puntare alla vetta, da sempre appannaggio delle solite note. Lo ‘Stadion Diagoras’, chiamato anche ‘Arena del Sole’ (e vi lasciamo immaginare il perché) vi aspetta. Può contenere 3600 spettatori, ma pensate: nel 1981 furono addirittura 8500! Certo, le trasferte sono abbastanza complicate: 442km separano l’isola da Atene. Nota importante: dovrete dividere lo stadio con gli acerrimi nemici del Rodi. Fatevi valere.



DUNKERQUE

Quanto di meno francese ci possa essere, quanto di meno olandese si possa trovare. Dunkerque vive sin dalla sua nascita in mezzo a due fuochi: troppo vicina al Belgio per considerarsi integralmente della Francia, e troppo transalpina per sentirsi fiamminga. Il calcio d’Oltralpe sta letteralmente cambiando, basandosi su grandi investimenti e giovani di talento che escono dai migliori vivai del mondo. Voi potete interrompere il monopolio dei vertici, da Parigi a Lille, passando per Lione. Sulle rive del Mare del Nord aspettano un allenatore in grado di portare una città da neanche 100mila abitanti in Europa: sognare, d’altronde, non costa niente, e nel calcio francese è all’ordine del giorno. Perché non farlo? Si parte dalla seconda divisione e si gioca nel rinnovato (e in sintetico) stadio ‘Marcel Tribut’. Tra calciatori di talento e più esperti, alla seconda stagione consecutiva nella competizione, qui si fa sul serio. A 10 km dal confine con il Belgio c’è una panchina tutta per voi. E non perdetevi il celebre Carnevale.



KOPER

Pensate che andando all’estero possa mancarvi troppo l’Italia? A Capodistria non avrete questo senso di saudade tutta italiana. Perché qui la nostra lingua è riconosciuta come ufficiale. Il calcio sloveno è in continua evoluzione e sta producendo sempre più talenti. Il posto giusto per creare una squadra giovane e portarla prima stabilmente in Europa, poi al successo. Lo stadio ‘SRC Bonifika’ può ospitare fino a 4500 spettatori, ma siamo sicuri che grazie al vostro grande gioco potrete chiedere ben presto un ampliamento alla dirigenza. Un tempo c’era l’acqua, e un’isola separava la periferia dal centro, poi grazie a una bonifica è nata l’area dove sorge l’impianto. Siete a soli 20 km da Trieste, quindi le vostre gesta non passeranno inosservate e chissà, qualche compatriota verrà fino a Capodistria per studiare le vostre tattiche. In bacheca troverete uno scudetto, qualche coppa e diversi saliscendi effettuati negli ultimi anni tra prima e seconda divisione. Nell’ultima stagione ha vinto lo spareggio promozione-retrocessione: è tutto da ricostruire, ma siete le persone giuste.