Trossard, dalla seconda serie belga alla tripletta al Liverpool con De Zerbi

by Redazione Cronache
Leandro Trossard

Il debutto di Roberto De Zerbi sulla panchina del Brighton non è andato malissimo. Vinceva 2-0 sabato scorso ad Anfield, il Liverpool di Kloop ha rimontato e alla fine è finita 3-3. Con tripletta di Leandro Trossard, la prima realizzata contro i Reds ad Anfield dal 2009 (era diAndrey Arshavin). Tre gol, tutti quanti col sinistro: «Da falso nove, come vuole il mister». De Zerbi sorride: «Gli ho chiesto io di segnare di più». Eppure, Leandro Trossard non è affatto nuovo alle triplette. Il 3 febbraio 2013 è in panchina quando, in Serie B belga, il suo SK Lommel sta perdendo 1-0 in casa. Bene: Trossard entra al 63’, realizza una tripletta, esce all’88’ e grazie a lui il Lommel vince 3-2. Il 22 marzo 2015, ne realizza un’altra al KRC Mechelen, in trasferta, sempre in Serie B belga. Poi nel settembre 2018 arriva la terza, al Cercle Brugge: a fine anno il Genk vince il campionato e Trossard partirà per Brighton. Vissero tutti felici e contenti, fino al quarto hattrick sabato scorso.

Leandro Trossard, CR7 e Lego

Il 26 settembre 2020, contro il Manchester United di Solskjær, Leandro Trossard colpisce 3 pali. Prima di lui, il record era di Cristiano Ronaldo. Ci ha pure messo quattro anni per segnare il suo primo gol col Genk – spoiler: nel frattempo ha fatto 4 prestiti – ma ora Leandro Trossard ha 27 anni e suo figlio Thiago ne ha 5. Come i gol segnati dal papà quest’anno in Premier, dopo 7 giornate. Ne ha segnati cinque anche al suo primo anno a Brighton (il 2019/20), di cui uno al debutto contro il West Ham. L’anno scorso erano 7, ora ha ben 31 partite per fare di meglio. In Belgio, suo padre Peter – professione operaio – è stato il suo primo allenatore. Sua madre Linda vende caffè, nel mondo di Trossard ci sono paragoni con Kevin De Bruyne (come lui cresciuto al Genk) e Lego. Memorabile una confezione da 5.923 pezzi, raffigurante il Taj Mahal e assemblata in una settimana, in pieno lockdown.

Carbone, Genk e De Bruyne

Leandro Trossard nasce il 4 dicembre 1994 a Maasmechelen, città nelle Fiandre a pochi passi dal confine coi Paesi Bassi, dalla ricca storia mineraria. Difatti Trossard inizia in una scuola calcio il cui campo si trova proprio davanti a dove, un tempo, sorgeva la miniera di carbone di Eisden. La storia è comune: tanti stranieri, olandesi, tedeschi e italiani, arrivano qui in cerca di fortuna. Uno di questi – ma a Charleroi – è Pasquale, padre di Felice Mazzù, l’ex allenatore dell’Union Royale Saint-Gilloise, attualmente all’Anderlecht. Quanto a Trossard, lui a 16 anni si trasferisce al Genk. Per modo di dire: Genk dista soli 15 km da Maasmechelen. In questa porzione di Belgio in cui si parla olandese, Trossard cresce in fretta. Nel 2012 è in prima squadra, ma gioca soli 4 minuti in campionato. Parte in prestito in seconda divisione belga, sei mesi a Lommel nel 2013: gioca coi fratelli Vanaken (Sam e Hans) vicino casa, nella regione di Limburgo (ne esiste una confinante, con lo stesso nome, in Olanda). L’anno dopo il Genk presta Trossard a Westerlo, dove vince il campionato e torna a Lommel. Stavolta va meglio: 16 gol in 33 gare, ma ancora niente conferma.

Mourinho, Mæhle e Tanzania

Il quarto prestito di Leandro Trossard è a Lovanio, per la quarta volta nella Serie B belga. Segna 8 reti, torna a Genk dove però stavolta rimane. È l’estate 2016, il club ha appena ceduto Kabasele al Watford e Neeskens Kebano al Fulham. In compenso, oltre al rientrante Trossard, arrivano Omar Colley da Stoccolma e Malinovsky dallo Shakhtar. Non solo Trossard diventa titolare a sinistra nel 4-2-3-1, ma trascina il Genk fino ai quarti d’Europa League: segna al Sassuolo nella fase a gironi, poi gol e assist nel doppio confronto col Celta Vigo, che passa il turno ed esce appunto ai quarti col Manchester United di Mourinho e Ibrahimović (poi campione d’Europa League). Passa un anno praticamente ai box per infortunio, poi dall’estate 2018 torna titolare complice pure la partenza di Leon Bailey in direzione Leverkusen. E nel 2019 il Genk di Philippe Clement, ma anche di Joakim Mæhle e del tanzaniano Mbwana Samatta (32 gol) torna a vincere il campionato belga: è il quarto e fino a oggi ultimo titolo. Trossard ne è il capitano. Poi in estate il Brighton – allenato da Graham Potter, oggi al Chelsea – si fa sotto, offre 20 milioni. Ed è un’altra storia.