L’Eccellenza vuole ripartire: la LND si rivolge al Governo per un decreto ad hoc

by Redazione Cronache

Secondo quanto riportato da Il Posticipo, la LND si sarebbe rivolta al Governo per chiedere un decreto ad hoc per le società di calcio. Facciamo un passo indietro: tutti i campionati, dall’Eccellenza (compresa) in giù, sono fermi. Per alcuni, come le società giovanili, è pressoché impossibile ripartire. Chi chiede di ripartire è, invece, proprio l’Eccellenza, per le promozioni che a fine campionato vedranno salire in Serie D le migliori. Non tutti sono infatti disposti a finirla qui, senza ripresa e senza promozioni, mentre in Serie D un blocco delle retrocessioni metterebbe d’accordo tutti. Ed allora per salvare tutto bisognerà ripartire e trovare la formula giusta, sia dal punto di vista della competizione sportiva, sia da quello dei costi.

Sono due i principali problemi: il format della competizione ed i costi.

Come individuare le promosse?

Sarà necessario modificare, in corsa, il format delle competizione. Cosa che, ovviamente, non è affatto semplice, specialmente se si considera che deve mettere d’accordo tutti.

Normalmente, le promozioni sarebbero andate alle prime in classifica al termine della regular season di ogni girone (con un massimo di 2 per regione), alle 7 vincitrici dei playoff (su due fasi regionale, prima, e nazionale, in seconda battuta) e alla vincitrice della Coppa Italia Nazionale per le squadre di Eccellenza.

Con lo stop forzato, però, sarà necessario trovare un’altra soluzione.

Il problema principale: i costi

I costi sono tantissimi: gli stipendi dei giocatori (per chi possiede questo beneficio), le spese di viaggio ma, soprattutto, i costi per l’adeguamento ai protocolli anti Covid-19. Mentre una società di Serie A si può permettere 2/3 tamponi a settimana per tesserato, è evidente che non possa essere lo stesso per un club di Eccellenza.

La LND, in rappresentanza di tutti i club, si è così rivolta al Governo per chiedere nuovi fondi e ristori per le società. Ai giocatori è arrivato il bonus collaboratori sportivi (pari a 600 euro al mese per quattro mensilità della stagione precedente ed a 800 per le mensilità di novembre e dicembre, ndr), mentre alle società è arrivato poco o nulla. Ed è proprio per questo che i club chiedono contributi direttamente nelle casse delle società.

Buone notizie, da questo punto di vista: pare infatti previsto un nuovo decreto ristori proprio in tal senso. La crisi di Governo sta però facendo sì che, malgrado l’impegno a portare avanti la normativa per l’attuale situazione emergenziale, il Governo non se la senta di vararlo.

Il 5 o 6 della settimana prossima è prevista una riunione della LND per decidere come e quando proseguire la stagione. Sarà approvato per tempo il decreto ristori?