Lewis Ferguson

@lewisferguson6

Ciao Lewis, complimenti per la grande stagione 👏

È stata una grande stagione, l’ho… amata. Era il mio primo anno in Serie A: ho giocato bene e sono migliorato parecchio, che poi era il motivo per cui ho deciso di venire in Italia.

Quali sono i momenti che non dimenticherai mai?

Di sicuro il primo gol in Serie A, contro il Lecce, e quello contro il Sassuolo, da fuori area, nell’ultima gara prima del Mondiale. Un’altra giornata che non scorderò è la vittoria contro l’Inter (1-0, il 26 febbraio, ndr): volevamo assolutamente vendicare il 6-1 di San Siro

Quello contro il Sassuolo è il più bello che hai realizzato?

È un bel gol, ma per me al primo posto resta quello contro il Burnley nel 2018 quando giocavo nell’Aberdeen. È stato il mio primo tra i professionisti durante le qualificazioni per l’Europa League e l’ho segnato in rovesciata 🚴

Invece il mister com’è? Ti trovi bene con Thiago Motta?

È stato molto bravo a gestire questa stagione.

 

È un allenatore onesto con il gruppo, che lavora duro e cura ogni aspetto. Con il suo staff cura molto la parte tattica. Ha avuto una carriera da centrocampista incredibile e per me questo è stato un grande vantaggio, la sua esperienza è stata fondamentale per migliorarmi.

 

In generale, tutti volevamo crescere e migliorare, come squadra e individualmente, dallo staff ai giocatori, e questa volontà di lavorare tutti uniti in un’unica direzione è stata la chiave del nostro successo.

Certo che, a proposito di centrocampisti, tu puoi giocare davvero in ogni ruolo!

Sì, ma la mia posizione preferita è da numero 8. Sono un centrocampista box to box, ma ho giocato anche da mediano e trequartista. Mi piacciono tutti i ruoli, però se devo scegliere ti dico il numero 8.

C’è qualcuno a cui ti ispiri particolarmente?

🏴󠁧󠁢󠁥󠁮󠁧󠁿🧙🏴󠁧󠁢󠁥󠁮󠁧󠁿🧙🏴󠁧󠁢󠁥󠁮󠁧󠁿🧙

 

Siamo indecisi tra Lampard e Gerrard…

Senza dubbio Lampard! L’ho sempre seguito al Chelsea, è il giocatore che mi ha ispirato.

Hai avuto qualcuno che ti ha impressionato come lui in carriera?

Posso raccontarti un aneddoto. Ricordo che nel 2018, quando avevo 18 anni, con la Scozia abbiamo giocato una gara di qualificazione per l’Europeo U19 contro la Norvegia. Dall’altra parte del campo c’era Erling Haaland, che è un anno più giovane di me. Abbiamo perso 5-4 e lui ha segnato tre gol. Se lo guardo adesso non mi sembra cambiato, aveva già questa potenza e non sbagliava mai davanti alla porta…

E tra i tuoi compagni chi ti ha impressionato?

Marko Arnautović è un top player, ma ovviamente lo conoscevo già. Jerdy Schouten mi ha impressionato parecchio, è un centrocampista di altissimo livello. Ma tutti abbiamo giocato bene quest’anno. Invece in Serie A… ti dico che Kvara è difficile da marcare!

Ok il campo… ora consigliaci un tuo compagno con cui uscire la sera 🤣

Jerdy di sicuro, ma anche Posch, Moro, Michel Aebischer, Musa Barrow. Abbiamo un’età simile e parliamo inglese, siamo diventati amici. Comunque adesso che è nata mia figlia esco poco, al massimo gioco un paio d’ore alla Playstation quando dorme. È stato un grande cambiamento. In estate io e la mia ragazza abbiamo cambiato Paese e dopo poco tempo è nata Lake. È la cosa più bella che si possa desiderare, la mia vita è cambiata molto, ma in meglio!

Dicci la verità: chi ha scelto il nome?

Alla fine la decisione finale l’ha presa la mia fidanzata. Volevamo che anche il suo nome iniziasse per L, come Lewis e Lauren.

E a proposito di famiglia. Com’è stato crescere in una famiglia di calciatori?

Mio padre Derek e mio zio Barry sono stati due bandiere dei Rangers. Mio padre l’ho visto giocare solo nella parte finale della sua carriera, mentre mio zio lo ricordo capitano dei Rangers e della Scozia.

 

Ha vinto molti trofei, tre solo nel 2009, ed ero allo stadio il giorno della vittoria del suo Birmingham contro l’Arsenal in Carling Cup.

 

Ho tanti ricordi, per questo il mio sogno è riuscire un giorno ad alzare un trofeo. Da piccolo sono stato molte volte con loro al campo di allenamento, e ho conosciuto alcuni giocatori

Per te, invece, cosa non ha funzionato ai Rangers?

Quando da piccolo ero nel loro settore giovanile era come vivere un sogno, visto che è la squadra che tifo e dove avevano giocato per anni mio padre e mio zio. Purtroppo fisicamente sono sviluppato tardi e nel 2013, quando avevo 14 anni, mi hanno lasciato andare.

 

È una decisione che mi ha fatto molto male, ma sono andato avanti. Sono andato all’Hamilton, un settore giovanile molto importante in Scozia. È stata la scelta giusta perché ho avuto modo di crescere, di giocare nella Scottish Premier League e poi di andare all’Aberdeen.

 

Un’esperienza incredibile. Non cambierei niente della mia carriera, anche se è stata dura sentirsi dire di non essere alto o bravo abbastanza dalla mia squadra del cuore.

Il prossimo anno cosa fai? Resti a Bologna?

Per la prossima stagione non ho alcun dubbio: voglio continuare a giocare a Bologna, segnare più gol e vincere più partite possibile.