L’incredibile attacco del Cagliari nella stagione 2004-2005

by Redazione Cronache

di Andrea Sperti

Il Cagliari è una realtà del nostro campionato e con l’ambizioso presidente Giulini i rossoblu vogliono puntare ad arrivare in alto, sognando presto un piazzamento europeo. La scelta di affidare la guida tecnica a Di Francesco, infatti, va proprio in quella direzione ed il gioco offensivo dell’ex Sassuolo sta già dando i suoi frutti.

Joao Pedro, Simeone, Sottil, Ounas, Cerri e Pavoletti rappresentano un reparto offensivo di grande qualità, ma nella stagione 2004/2005 i sardi avevano un potenziale lì davanti pazzesco, con giocatori che hanno giocato in Nazionale ed altri che hanno fatto la storia del calcio italiano.

Ecco di seguito i 5 attaccanti che facevano parte di quella squadra, il club guidato dal presidente Cellino ed allenato dal tecnico Arrigoni.

Gianfranco Zola

Capitano, leader e numero 10 di quella formazione, Zola è tornato in Sardegna per chiudere la carriera nella sua squadra del cuore. L’anno precedente l’ex Chelsea ha contribuito alla promozione del Cagliari in Serie A, mentre in quella stagione ha detto addio al calcio, indossando la fascia di capitano della squadra che rappresenta l’intero popolo sardo.

Rolando Bianchi

Le prime reti della sua carriera in Serie A Rolando le ha segnate proprio con addosso la maglia del Cagliari. Alla fine di quella stagione, il suo bottino parla chiaro: 25 presenze e 2 gol, una segnata contro il Siena e l’altra contro la Reggina nell’ultimo minuto di gioco.

David Suazo

Il legame tra il Cagliari e l’attaccante honduregno rimarrà in eterno. Suazo è arrivato in Sardegna da ragazzino ed è andato via da uomo, dopo tantissimi gol, utili sia per la promozione che per le tante salvezze conquistate con quella maglia. Anche la carriera di allenatore dell’ex centravanti rossoblù è partita con la squadra del suo cuore.

Mauro Esposito

L’esterno d’attacco ha regalato tante emozioni ai tifosi del Cagliari, ma anche la squadra sarda gli ha permesso di raggiungere traguardi importanti, tra tutti la prima convocazione in Nazionale. Per tre anni ha formato con Suazo e Langella un tridente d’attacco rapido e pericoloso per tutte le difese avversarie. Adesso Esposito è l’allenatore dellUnder 13 del Pescara.

Antonio Langella

I suoi tifosi lo chiamavano “Arrogu tottu”, ossia spacco tutto, per via della sua forza fisica e della capacità di calciare a rete con decisione. Anche lui, come il suo compagno di squadra Esposito, ha conquistato la Nazionale maggiore grazie alle ottime prestazioni con questa maglia. Nella stagione 2004/2005, la sua prima in Serie A, ha segnato 6 reti in campionato ed una in Coppa Italia, trascinando la compagine sarda fino alle semifinali