L’Inter e il futuro di Alexis Sánchez: il profilo giusto per l’attacco nerazzurro

by Redazione Cronache
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Per pensare al futuro c’è tempo. In casa Inter si vogliono concentrare solo sull’oggi, che dice +11 sul Milan secondo a otto giornate dalla fine e uno scudetto che sembra sempre più vicino. Eppure qualche valutazione, seppur a livello generale, lo staff tecnico nerazzurro la sta facendo, e riguarda l’attacco. Come analizzato dalla Gazzetta dello Sport, la squadra di Conte dipende troppo dalla coppia LukakuLautaro e le alternative spesso non hanno convinto. Il belga, poi, le ha praticamente giocate tutte e per gli interi 90 minuti. Pinamonti, infatti, è stato schierato per appena 50′ in campionato. Certo, Sánchez ne ha fatte di più, fornendo anche delle buone prestazioni come a Parma, ma i guai fisici e l’incostanza di rendimento hanno fatto accendere qualche spia ad Appiano.

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C’è poi un paradosso tecnico. Il cileno è stato molto più incisivo (leggasi Torino a San Siro) quando è entrato dalla panchina che quando ha cominciato dall’inizio. La sua imprevedibilità regala diverse soluzioni nell’attacco interista, creando linee di passaggio nuove in una squadra a volte un po’ piatta. L’ex Arsenal e United vorrebbe poi una maglia da titolare, ma Conte non è in grado di garantirgliela. Diventa difficile, infatti, pensare che l’allenatore possa rinunciare alla sua Lu-La, sui cui ha investito tempo ed energie, ottenendo grandi risultati. In società si stanno guardando intorno, alla ricerca di un attaccante che segni tanto anche giocando meno. Il primo nome che risponde a queste caratteristiche è Luis Muriel, ma il colombiano a Bergamo ha imparato come si fa il titolare e Gasperini se lo tiene ben stretto. L’identikit è però tracciato, considerato anche che l’Inter è l’unica delle prime quattro in classifica che non ha una terza punta con un minutaggio superiore ai 948 minuti. Ogni discorso è comunque rimandato a dopo il 23 maggio. Prima c’è uno scudetto da portare a casa.