Beltran, chi è l’attaccante del River. ‘El Vikingo’ che portava l’acqua a Dybala

by Mattia Zupo

Con la vittoria per 3-1 contro l’Estudiantes al Más Monumental, Martín Demichelis ha vinto il primo titolo sulla panchina del River Plate a 9 mesi dall’addio di Marcelo Gallardo. Dopo i 2 vinti da giocatore, El Micho ha vinto la Liga Profesional da allenatore dei Millonarios a 2 turni dalla fine del torneo. Un successo che ha visto protagonista su tutti Lucas Beltran, autore di 11 gol in campionato compreso quello che ha sbloccato la gara contro il Pincha, oltre ai 4 segnati tra Copa Argentina e Libertadores nel primo semestre del 2023.

Lucas Beltran, chi è l’attaccante del River campione

Il centravanti classe 2001 era rientrato dal prestito al Colón un anno fa, ma non aveva trovato spazio con Gallardo e lo scorso gennaio era la terza scelta, alle spalle del colombiano Miguel Borja e del venezuelano Salomon Rondon. Soprannominato El Vikingo per la sua carnagione chiara, Beltran non ha mollato e ha saputo sfruttare le occasioni che gli ha concesso Demichelis.

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Lucas Beltran | 18 lo (@beltranlucass)

175 cm d’altezza, abile nella finalizzazione e associativo nel palleggio, Lucas è nato e cresciuto a Córdoba dove era il più piccolo di 3 fratelli. La passione per il calcio gliel’hanno trasmessa Walter e Adriana, i suoi genitori. I primi calci al pallone, Beltran li ha dati alla scuola Corazón de María nel barrio di Alta Córdoba quando aveva 8 anni per poi proseguire all’Instituto, per mano di Pablo Álvarez, allenatore delle giovanili che spesso se lo portava a vedere agli allenamenti della Prima Squadra, nella quale c’era Paulo Dybala. Portava le borracce ai giocatori, e con la Joya aveva un rapporto particolare vista l’amicizia con il fratello Federico e anche perché aveva vissuto per un periodo in casa della famiglia Beltran. Inoltre, Pablo Álvarez è stato colui che lo ha spostato da centrocampista a centravanti. Un cambio di ruolo che ha creato il disappunto di mamma Adriana, che lo preferiva in mezzo al campo. Ma possiamo dire che è andata bene così.

||| LEGGI ANCHE |||

STADIO NELLA BARACCOPOLI E TIFOSI SUI TETTI: L’ASSURDO CASO DEL BARRACAS CENTRAL

Quel ‘no’ al Boca che oggi esalta i tifosi

All’età di 14 anni, Lucas giocava nella Novena dell’Instituto e un match gli cambiò la vita. Si fece notare in una sconfitta dell’Instituto contro il River. Juan José Borelli , allora allenatore dei pari-età dei Millonarios, fu il primo a immaginare il ‘Vichingo’ indossando la maglia con la banda rossa. Il club di Nunez lo ha acquistato per 1.200.000 pesos e il club cordobese si è trattenuto il 10% della futura vendita.

Lo voleva anche il Boca Juniors, ma il fratello Santiago gli disse: «Se vai lì non vedrò più le tue partite». Pochi dubbi allora, Lucas scelse il River. Nelle giovanili giocava al fianco di Julián Alvarez, con Gallardo che lo fece esordire in Primera a 17 anni contro il Gimnasia La Plata al Monumental: era il 2 dicembre 2018, una settimana prima della finale di Copa Libertadores a Madrid. Ma è stato difficile per Lucas affermarsi, e dopo 3 anni è stato ceduto in prestito al Colón. Oggi, la sua clausola ammonta a 25 milioni con un contratto in scadenza il 31 dicembre 2025 ed è in possesso del passaporto italiano che potrebbe agevolarlo in vista di un possibile trasferimento in Europa. Ora però è ancora il momento di festeggiare il titolo insieme al popolo millonario. Per il futuro ci sarà tempo.