Lulic ed i suoi 10 anni di Lazio: «Sono passati velocissimi. 26 maggio? Solo ora mi rendo conto»

by Redazione Cronache

Senad Lulic, capitano della Lazio, si è raccontato in una lunga intervista realizzata da Lazio Style Channel.

LAZIO – «Ormai sono passati quasi dieci anni dal mio arrivo a Roma. Per me è stato più semplice conoscendo la lingua. Ho giocato a Bellinzona dove si parlava italiano. Mi trovo benissimo qui, ogni anno si rinnova il mio amore per questa squadra. Tutti mi ricordano il mio esordio a San Siro, come ero entrato in campo. Non ci si aspettava tanto da me. Su un calciatore che viene dalla Svizzera, dallo Young Boys, non si ripongono le stesse aspettative che si hanno, ad esempio, su uno come Klose, come Lorik Cana o Cissé. Si punta a occhi chiusi su gente di questo tipo. Io ho potuto lavorare in silenzio dietro a loro e dimostrare il mio valore negli anni. Avevo la tranquillità di poter lavorare, di poter imparare».

26 MAGGIO 2013 – «Sono state emozioni infinite. Queste finali sono particolari. Vedendo la partita, i giocatori che erano da un paio di anni qua, come Ledesma e Mauri, si leggeva benissimo nei loro occhi quanto pesasse. Io non sentivo quella pressione così tanto. Oggi invece lo so cos’è e lo sento. Diciamo che in quel giorno mi ha aiutato perché non ero così nervoso come altri. Per fortuna è andata così. Il derby è sempre una cosa molto bella e particolare soprattutto qui a Roma».

10 ANNI – «Sono passati velocissimi. Siamo arrivati qui e adesso abbiamo una famiglia con tre figli. Il tempo vola e noi siamo cambiati. Abbiamo un altro senso della vita. Il mio senso della vita? Ho vissuto tanto e sono ancora giovane. Difficile spiegarlo quando vedi tante cose brutte e belle. Cercherò di trasmettere tutto il mio bagaglio ai miei figli insieme a mia moglie».