L’ultima volta che lo Spezia ha ospitato la Juventus: Serie B, il ‘Picco’ e Trezeguet… – [VIDEO]

by Redazione Cronache

di Gabriele Codeglia

Domenica 1° novembre 2020.
Esattamente 13 anni e 279 giorni dopo, lo Spezia ospita la Juventus. In realtà, la sfida si gioca all’Orogel Stadium-Dino Manuzzi di Cesena, impianto in cui i liguri stanno disputando le proprie gare casalinghe in questo inizio di stagione, in attesa che i lavori di ristrutturazione del ‘Picco’ vengano conclusi.

Proprio in quello stadio, nel Golfo dei Poeti, il 27 gennaio del 2007, durante un freddo sabato pomeriggio, va in scena l’incontro tra le Aquile e i bianconeri.

Serie B

Dopo lo scandalo Calciopoli e la vittoria dell’Italia al Mondiale tedesco, la Juventus è condannata alla retrocessione in Serie B. Per la prima volta nella propria storia, il club torinese deve affrontare la cadetteria.

Dall’altra parte, la società presieduta da Giuseppe Ruggeri è tornata nella seconda divisione italiana a distanza di 55 anni dall’ultima volta (stagione ’50-’51). Il Girone A della Serie C1 precedente li ha visti assoluti dominatori, chiudendo il campionato al primo posto con 63 punti, davanti al Genoa (56) di Vavassori.

La classifica

È l’ultima giornata del girone di andata. La Juventus di Didier Deschamps si trova in testa con 38 punti, a +2 sul Napoli di Reja, e a +3 sul Genoa di Gasperini. Nel mercato estivo, i bianconeri hanno visto partire tanti grandi giocatori della propria rosa: Cannavaro e Emerson, al Real MadridIbrahimovic e Vieira, all’InterMutu alla Fiorentina; e Zambrotta e Thuram al Barcellona.


Ma tanti altri hanno deciso di rimanere, per aiutare la squadra a risalire in A. Del Piero, Buffon, Nedved, Zalayeta, ZebinaCamoranesi e Trezeguet. L’attaccante francese, nel 2014, racconterà così quella scelta:

«L’anno della B? Dopo il Mondiale in molti ci siamo detti: a questa società dobbiamo tanto, è un dovere riportarla subito in Serie A».

Lo Spezia, invece, da neopromossa sta lottando con tutte le forze per guadagnarsi la salvezza. I bianchi sono al 17° posto, il primo utile per la permanenza diretta in B, con 20 punti. Agli artefici della storica promozione, ovvero Guidetti, bomber della squadra, Varricchio, Saverino, Ponzo, si sono aggiunti, tra gli altri, il portiere Nicola Santoni, dal Brescia, Davide Nicola, dal Torino, e il brasiliano Guilherme Do Prado, nel mercato invernale, in prestito dalla Fiorentina.

L’arbitro

Una delle poche cose in comune di ‘quel calcio’ con quello che conosciamo ora, è il fatto che la Can A e la Can B, ovvero i due più alti organici relativi agli arbitri, siano uniti, come ristabilito dall’AIA proprio in questa stagione. Tradotto in parole povere, un direttore di gara può arbitrare sia partite di Serie A che partite di Serie B.
Infatti, dirige l’incontro un giovane Gianluca Rocchi, all’epoca trentaquattrenne, alla sua quarta stagione nel massimo livello riservato ai fischietti italiani.

Lo stadio

Al ‘Picco’ i riflettori sono già accesi. Secondo quanto riportato su Transfermarkt, gli spettatori presenti allo stadio sono 10.822, ovvero la capienza massima che può garantire l’impianto spezzino. In realtà, però, le persone presenti sugli spalti quel giorno, probabilmente, sono molte di più. La Legge Pisanu, per la sicurezza negli stadi dopo i disordini avvenuti in occasione del derby tra Catania e Palermo, non è ancora entrata in vigore e i tornelli all’ingresso non sono presenti: i portoghesi possono ancora intrufolarsi.

Le formazioni

I padroni di casa, sempre guidati da Antonio Soda, vero e proprio idolo dei tifosi aquilotti, che ha guidato lo Spezia nella storica cavalcata verso la Serie B, si schierano così. Il modulo scelto è il 4-3-1-2.

Santoni;
Nicola, Giuliano, Addona, Gorzegno;
Confalone, Saverino, Frara;
Do Prado;
Varricchio, Guidetti.

La Juventus risponde con questo 4-4-1-1.

Buffon;
Birindelli, F. Piccolo, Giannichedda, Balzaretti;
Camoranesi, Paro, Zanetti, Nedved;
Del Piero;
Trezeguet.

La partita

Parte meglio la Juventus, ma è lo Spezia a trovare il gol del vantaggio, al 39′. Cross dalla destra di Do Prado, Confalone svetta più in alto di tutti e incorna il pallone. Buffon non può nulla, la difesa bianconera troppo molle nella circostanza. Il numero quattro dei liguri, quel giorno con la maschera protettiva dopo l’operazione al setto nasale, corre ad esultare sotto la Curva Ferrovia che è letteralmente impazzita.
Le telecamere inquadrano mister Soda dopo il gol: si fa il segno della croce.

Due minuti più tardi, il ‘Picco’ rischia di ‘venire giù’, come si dice di solito. Guidetti salta secco Giannichedda ma, una volta solo a tu per tu con Buffon, tentenna troppo e perde l’attimo, sprecando una palla gol clamorosa per il 2-0.

La partita è bellissima, un continuo botta e risposta da entrambe le parti. Santoni salva i suoi, annullando il tentativo di Camoranesi. Confalone si divora il raddoppio, prima, e lo sfiora poco dopo, quando Buffon è super e devia in angolo un piattone dal limite del centrocampista dello Spezia. In mezzo c’è il doppio giallo di Giannichedda, che viene espulso al 79′.

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Ma proprio quando l’1-0 sembra essere in tasca, per una vittoria che passerebbe agli annali, ecco il pareggio della Juventus, durante il secondo dei quattro minuti di recupero assegnati da Rocchi. De Ceglie recupera palla sull’out di sinistra, consegna al neo entrato Palladino che verticalizza su Del Piero. Sponda di testa di Pinturicchio per Nedved, libero nel cuore della metà campo avversaria. L’esterno ceco avanza a scarica di collo pieno verso la porta difesa da Santoni: il portiere dello Spezia non è impeccabile e il pallone entra nell’angolino, gonfiando la rete per il definitivo 1-1. Il numero undici dei bianconeri esulta polemicamente all’indirizzo della tribuna, zittendola con l’indice davanti al naso.

Non c’è più tempo.
Rocchi fischia tre volte.

Rimangono un punto storico e tanto rammarico per i tifosi dello Spezia, che hanno cullato un sogno per novanta minuti. Evitata, invece, la figuraccia per Juventus che ringrazia Nedved.

Di quella sfida, rimangono famose ancora oggi, soprattutto nell’ambiente spezzino, le dichiarazioni a fine gara di David Trezeguet.

«Lo stadio ‘Picco’ è il più brutto dove io abbia mai giocato. Vecchio, sporco, stretto, con la gente addosso e giocatori indiavolati, spinti dai tifosi. Qui può succedere di tutto».