L’unica Nazionale che per regolamento non può giocare contro la Spagna

by Giacomo Brunetti

Sapete che la Spagna per legge non può giocare contro un’altra Nazionale?  Partiamo da un presupposto: nelle competizioni tra Nazionali UEFA ci sono 6 partite proibite. Oltre chiaramente al ban per la Russia, che per ovvi motivi non avrebbe potuto affrontare l’Ucraina, abbiamo il Kosovo che non può affrontare la Serbia, che non riconosce l’indipendenza del Kosovo stesso, ma anche contro Russia e Bosnia, che sostengono la visione della Serbia. Poi c’è un’altra partita bandita: Armenia contro Azerbaigian, a causa della disputa del confine Nagorno-Karabakh conteso).

E poi c’è la Spagna, che non può giocare per regolamento una partita. Innanzitutto è chiaro: se le partite sopra citate dovessero trovarsi in una fase finale di una competizione, tipo un Europeo o un Mondiale, difficilmente potrebbero essere evitate. Ma il caso della Spagna, invece, è molto più probabile perché il suo “conflitto” fortunatamente è solo politico.

Durante la festa per la vittoria di EURO2024, il capitano della Spagna, Álvaro Morata, è salito sul palco durante la festa urlando «Gibilterra è spagnola», seguito dal compagno di squadra Rodri che ha rincarato la dose, subito ripreso da Morata: «Occhio che giochi in Inghilterra», mentre Rodri ha risposto: «Non mi interessa».

Esatto, la Spagna non può giocare contro Gibilterra sostanzialmente perché non ne riconosce lo status e ne richiede la sovranità, o la co-sovranità con il Regno Unito. Attualmente Gibilterra è ufficialmente un territorio d’oltremare del Regno Unito, una ex colonia britannica con un governo autonomo che resta vincolato al UK per politica e relazioni estere, come anche la negoziazione diplomatica. Nel 2002 un referendum tra i gibilterrini ha confermato il “no” alla co-sovranità con la Spagna e neanche la Brexit ha scalfito questo status, nonostante il 95% della popolazione fosse favorevole a rimanere nell’UE.

Gibilterra è una rocca di 40mila abitanti con la dimensione di un paesino italiano (6 volte più piccolo di San Marino), ultimo baluardo dell’Europa che si affaccia sull’Africa. Grazie al Lincoln, ha avuto una squadra alla fase finale di una competizione europea, la Conference League (traguardo raggiunto nel 2021 e nel 2025).

Con il Trattato di Utrecht del 1713, la Spagna cedette formalmente la rocca alla Gran Bretagna, ma da allora ha sempre cercato di riottenerla, sostenendo che la cessione era forzata e limitata solo alla città e al porto (non al territorio circostante o alle acque territoriali).

Gibilterra controlla l’accesso al Mediterraneo attraverso lo stretto che porta il suo nome: un punto nevralgico per il commercio e per la difesa militare. Avere quella zona sotto bandiera britannica viene visto da Madrid come una presenza straniera in un punto vitale della penisola iberica. Gibilterra oggi è anche un importante centro finanziario e commerciale, con un regime fiscale molto favorevole, avvolto da una regione spagnola, l’Andalusia, con invece picchi di disoccupazione alti.