«Ma chi è l’8 del Marocco?», dalla Serie C ai quarti del Mondiale

by Alessandro Lunari
Azzedine Ounahi

«Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal numero 8 del Marocco. Non ricordo il suo nome, com’è che si chiama? Mamma mia, da dove viene quel ragazzo? Spettacolare. Non ha smesso di correre per un minuto, deve essere distrutto». Parla così Luis Enrique in conferenza stampa dopo l’eliminazione della sua Spagna per mano del Marocco. Ma chi è quel numero 8? Parliamo di Azzedine Ounahi, centrocampista classe 2000 dell’Angers. Finora è sceso in campo da titolare in tutte e 4 le partite del Mondiale, mentre un anno e mezzo fa giocava in Serie C con l’Avranches. Se il Marocco è riuscito ad arrivare in Qatar è anche per merito suo.

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A marzo, nello spareggio contro la Repubblica Democratica del Congo, Ounahi è stato il protagonista assoluto nel 4-1 con cui la sua Nazionale ha strappato il pass per il mondiale: doppietta e assist per Hakimi. Una prova di forza davanti al suo ct Vahid Halilhodžić che all’andata lo aveva lasciato in panchina per tutti i 90′.

Ounahi, dalla Serie C francese al ‘posto fisso’ al Mondiale

Ounahi è uno dei frutti nati dall’Accademia Calcistica Mohammed VI, che prende il nome dal sovrano marocchino, situata a Salé, nella periferia della capitale Rabat. Operativa dal 2009, l’accademia è diventata negli ultimi anni il serbatoio della Nazionale maggiore: En-Nesyri e Aguard sono solo alcuni, insieme a Ounahi, dei calciatori usciti dal centro.

Nel 2018 inizia il suo viaggio. Vola in Francia, allo Strasburgo, dove viene inserito nella squadra delle riserve: «Ho firmato un pre-accordo secondo cui in seguito avrei avuto il mio primo contratto da professionista. Il Covid ha bloccato tutto, ma ero convinto che sarebbe successo. Mi sbagliavo».

Nel 2020 alla porta dello Strasburgo bussa L’Union Sportive Avranches Mont Saint Michel, squadra di Serie C francese. Ounahi non si fa problemi: accetta l’offerta, nonostante la categoria minore. Per lui, è la svolta: «Ho accettato di andare all’Avranches, ma ero comunque sicuro di avere le carte in regola per giocare in Ligue 1 o Ligue 2». Gli basta una stagione per mettersi in mostra.

Nell’estate 2021 l’Angers di Baticle fa di tutto per acquistarlo. All’esordio è già gol, contro il Lione: 15 minuti per iniziare al meglio la nuova avventura. A fine stagione le presenze saranno 33, con 2 gol e 2 assist. Per l’Angers, invece, una salvezza tranquilla.

Oggi è ai quarti di finale di un Mondiale. La storia di Ounahi col Marocco continua a sorprendere tutti, sin dal primo giorno: nel 2021, il ct Vahid Halilhodžić lo convoca a sorpresa per la Coppa d’Africa senza che avesse mai giocato un minuto in Nazionale. Nei gironi Azzedine scende in campo in tutte e 3 le gare, poi contro l’Egitto va in panchina. Marocco eliminato. Da quel giorno non è più uscito dal campo.

«Quello che mi è successo è incredibile. Ero in Championnat National fino a un anno fa. Non avrei mai immaginato di giocare una Coppa del Mondo. Nelle prime due gare ho cercato di giocare facile per non perdere palla. Contro il Canada mi sono detto: ‘Ora devi dimostrare cosa sai fare’. Da lì, mi sono sciolto». E Luis Enrique lo sa bene.