Massimo Coda, il Gladiatore chiamato dal Genoa per tornare in A

by Redazione Cronache
massimo coda

«Il Genoa è un’occasione che non ti puoi far sfuggire». Il 30 giugno scorso, Massimo Coda accetta il Grifone. Compirà 34 anni a novembre, è il capocannoniere delle ultime due edizioni della Serie B e ha una missione: «Mi è stato chiesto di riportare subito il Genoa dove merita di stare. Questa Serie B è una Serie A2». Punto. Se a gennaio il g.m. Spors ha puntato sui giovani, ora cambio di passo: si va di usato sicuro. Per questo c’è Coda, a.k.a Hispanico, alter ego di Massimo Decimo Meridio ne Il Gladiatore. Al mio segnale, scatenate l’inferno. Indubbiamente, Coda sa quali tasti toccare. Il suo gol più bello – parole sue – l’ha segnato col Benevento in un 3-2 alla Sampdoria.

 

Massimo Coda, gavetta e Slovenia

Massimo Coda nasce il 10 novembre 1988 a Cava de’ Tirreni. Cresce nella Cavese e a 16 anni debutta in Serie C2. Nel 2005 tenta l’esperienza all’estero, in Svizzera: va al Bellinzona allenato da Vladimir Petković (con l’ex romanista Adrian Piț) e gioca la Challenge League, ovvero la Serie B svizzera che ci ha raccontato Danilo Del Toro. A differenza sua, però, Coda torna in Italia nel 2006. Ancora Serie C2, stavolta Cisco Roma. Poi Treviso in Serie B, Crotone in Serie C1, infine la Cremonese, dove gioca tre anni. Qui Coda fa il grande salto. Nel 2011 lo acquista il Bologna di Di Vaio e Ramírez, Diamanti e Belfodil. Ma niente Serie A per Coda, prestato immediatamente al Siracusa in Lega Pro. Quindi San Marino, infine nel 2013 il trasferimento a parametro zero al Parma che – proprio come il Bologna due anni prima – lo manda in prestito. Per la seconda volta in carriera, Massimo Coda saluta l’Italia. Stavolta Slovenia, e non va affatto male: il suo Gorica – allenato da Gigi Apolloni – vince un trofeo dopo 8 anni (la Coppa di Slovenia), Coda segna 18 gol in 33 partite e viene nominato miglior giocatore del campionato. In rosa con lui ci sono ben 27 calciatori in prestito qui dal Parma, tra cui Cordaz, Misuraca, Danilevicius e Gianluca Lapadula.

 

Parma, Manenti, la Serie A

A questo punto, quando Massimo Coda torna a Parma, nell’estate 2014, ci sono finalmente i presupposti per restare. Una carriera in viaggio ma poi, il 31 agosto 2014, finalmente, il debutto in Serie A. In trasferta al Manuzzi-Orogel Stadium di Cesena, sconfitta per 1-0. Preludio al peggio: a fine anno, entrambe le emiliane retrocedono. Il Parma l’anno prima è arrivato sesto in Serie A, ma non gioca l’Europa League per la questione della licenza Uefa. Ora, nel 2014/15 si alternano alla presidenza Tommaso Ghirardi, la cordata albanese di Emir Kodra e Rezart Taçi, Giampietro Manenti (che paga il club un euro). Il 13 marzo 2015, il Parma Calcio viene dichiarato fallito dal Tribunale della città. Vengono nominati due curatori, Anedda e Guiotto, ma l’asta fallimentare è infruttuosa e il club riparte dai dilettanti. Il 2014/15 non è però un anno da buttare per Coda. Il 21 settembre 2014 trova il primo gol in Serie A, decisivo per la prima vittoria stagionale (3-2 al Chievo). Il 5 ottobre, segna al Genoa. Poi si infortuna a un crociato e assiste da fuori al naufragio.

 

Serie B, Salento e tanti gol

Il 29 agosto 2015, lo svincolato Massimo Coda accetta la Salernitana. Segna 15 gol al primo anno, 16 al secondo. Quindi nell’estate 2017 cambia casacca e categoria. Torna in Serie A, al Benevento. Il 30 dicembre segna al Chievo, una settimana dopo fa doppietta alla Sampdoria. A fine anno, 24 presenze e 4 gol che però non evitano la retrocessione. Coda torna in Serie B, segna 29 gol in due stagioni. L’ultima tappa è Lecce, dall’agosto 2020. In Salento, Coda si scatena. È il capocannoniere della Serie B 2020/21, con 22 reti di cui 8 nelle ultime 4 partite, equamente distribuite: quattro doppiette. La matematica mica è un’opinione. Il Lecce però esce in semifinale playoff e così serve un ulteriore anno di purgatorio. Coda si ripete: 20 gol, ancora una volta capocannoniere e pure miglior attaccante della B. Il Lecce il campionato lo vince, ma giocherà la prossima Serie A senza Coda, che nel frattempo s’è accasato al Genoa. Per tornare dove il Grifone ha giocato gli ultimi 15 anni di fila, prima dell’ultima stagione conclusa con la retrocessione. Usato sicuro, no?