Milan-Como a Perth? Mancano meno di due mesi alla partita, in programma l’8 febbraio, che adesso rischia di non essere più in Australia. Per colpa delle condizioni dettate da Asian Football Confederation e Football Australia.
La richiesta sull’arbitro
Tra queste, c’è quella di utilizzare nella partita non un arbitro dell’AIA, come succede in tutte le partite di Serie A, bensì uno proveniente dalla FAR (Football Australia Referees). Legato quindi all’AFC e non alla UEFA.
In attesa delle autorizzazioni
La posizione della Lega, che per ora non ha ricevuto comunicazioni ufficiali di diniego alla disputa del match, è sempre la stessa e rimane in attesa delle necessarie autorizzazioni. Come spiegato da De Siervo nell’intervista a Cronache, servono 7 sì.
Gli ok arrivati
La Lega Serie A ha ottenuto quelli di Milan, Como, FIGC, UEFA e Federcalcio australiana. A fine novembre era arrivato il sì condizionato dell’AFC, mentre l’ultimo è quello della FIFA. E proprio l’ente di Infantino è l’unico che a oggi può sbloccare il quadro.
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Cos’è un sì condizionato? Significa che la Confederazione asiatica ha dato il suo parere positivo, inserendo però una serie di condizioni generali. Alcune di queste, tra cui la richiesta sugli arbitri, rischiano di far saltare il match.
Perth o San Siro
Se Milan-Como non si giocherà davvero in Australia, probabilmente la partita si disputerà nella prima data disponibile a San Siro. Lo stadio di Milano, come noto da tempo, è occupato in quel weekend per la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi invernali.
