Napoli, conferenza Gattuso: «La Juventus non deve mai sentire l’odore del sangue»

by Redazione Cronache
gattuso napoli

Gennaro Gattuso, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della finale di Supercoppa contro la Juventus.

PETAGNA E MERTENS – «Oggi ha fatto tutto quello che doveva fare in allenamento, domani lo valutiamo. A Mertens bisogna fare solo i complimenti, sta stringendo i denti da quando è arrivato dal Belgio. Prende degli antinfiammatori perché sente dolore, non è al 100% ma se c’è bisogno sicuramente ci darà una mano».

JUVENTUS – «La Juve non deve mai sentire l’odore del sangue, perché hanno grande mentalità. Se pensiamo che domani, perché hanno sofferto con l’Inter, sarà una passeggiata sbagliamo. Bisogna fare la nostra gara, con rispetto. Se facciamo le cose fatte bene abbiamo le nostre possibilità».

PIRLO –
«Con lui abbiamo vinto tutto quello che si poteva vincere. Lui mi ha aiutato tanto, l’ho aiutato anch’io. C’è grande amicizia tra di noi, anche fuori dal campo qualche danno lo abbiamo fatto. C’è ancora un grande rapporto, domani spero di dargli un rammarico. Per me resterà sempre un grande amico. A volte sembravamo Bud Spencer e Terence Hill, ha preso più schiaffi da me che da suo padre, ma tra noi c’era un grandissimo rapporto».

VALERI –
«Secondo me è un ottimo arbitro, così come i suoi assistenti. C’era lui nell’ultima Supercoppa vinta dal Napoli, non possiamo pensare che sia un problema. C’è grande rispetto da parte mia, ha la giusta esperienza per portare la gara nei canali giusti».

BATTERE LA JUVENTUS – «Io non ci casco all’idea di una Juve in crisi. Difficilmente ne sbagliano due di fila, per questo servirà grande attenzione in campo. Anche con assenze importanti il nostro avversario ha una rosa incredibile, domani non dobbiamo commettere l’errore di pensare che siano in crisi».


RICHIESTA RINVIO DI DE LAURENTIIS –
«Non ho nulla da rispondere, il presidente ha già chiarito qual era il suo pensiero».

VITTORIA – «Vincere ti può permettere di alzare l’asticella. Una finale ti trasmette adrenalina. Dovessimo perdere bisogna essere bravi a ripartire, si gioca ogni tre giorni. Stiamo vivendo un momento particolare, c’è paura e manca tranquillità. Ogni giorno ti svegli con la paura di perdere qualche calciatore per il Covid, aumentano gli infortuni perché si gioca troppo. Siamo sicuramente dei privilegiati ma è difficile giocare così, i valori reali delle squadre non emergono in questo contesto».

FAVORITA – «Questa gara si prepara parlando poco, è una gara che si prepara da sola. Il 6-0 alla Fiorentina non cambia nulla, venivamo da due gare poco brillanti ma siamo stati bravi a portare la gara nel binario giusto. Con la Juve gli stimoli vengono da soli, vediamo come andrà».

ANCELOTTI – «Prima ci sentivamo spesso dopo le partite, rompeva più le scatole. Ora è impegnato e ci sentiamo meno. Sicuramente abbiamo una visione di calcio simile, ci piace giocare dal basso e andiamo alla ricerca di un qualcosa di nuovo, che per tanti anni abbiamo visto fare alle squadre spagnole».

GARA FANTASMA – «Non mi sembra il caso parlare in questi termini. C’è stata grande buona fede da parte nostra, siamo stati bloccati dall’ASL quando eravamo pronti a partire. Da parte mia e da parte della mia squadra c’è grande rispetto per la Juve. Le altre chiacchiere le lasciamo fare agli altri».