Il pass per la finale di Coppa Italia l’ha strappato il Napoli, capace di imporsi sull’Inter per 2-1 nel risultato complessivo. Qui di seguito i top e flop della partita del San Paolo.
Top
OSPINA – Sul gol di Eriksen (dalla bandierina) diamo le colpe a Ospina tanto quanto alla difesa partenopea. Il portiere partenopeo, però, si è riscattato con le parate sul colpo di testa di Lukaku (32′) e il tiro ravvicinato di Candreva (39′), sommato al colpo da genio del lancio per Insigne – che ha portato al gol di Mertens.
ERIKSEN – Trova il gol che rimette in pari la sfida – considerando anche l’andata – dopo neanche 120 secondi. E dalla bandierina… Rete a parte, prezioso il suo cambio di passo in un calcio tornato in scena ma non ancora a pieno regime. Cala nella seconda frazione di gioco, così come i suoi compagni.
INSIGNE – Sarà che il capitano è sempre l’ultimo ad abbandonare la nave, ma Insigne è uno dei pochi partenopei ad entrare fin da subito nel match e l’unico a restarci fino a fine gara. Suo l’assist che porta al pareggio di Mertens.
Flop
LAUTARO – Subito il pareggio del Napoli, l’Inter aveva bisogno di due reti per strappare il pass per la finale. E chi se non le punte sono chiamate, più di tutti, a lasciare il segno in questi casi? Così come Lukaku, anche Lautaro è rimasto nella penombra. Che la testa sia già altrove (Barcellona)?
HYSAJ – Soffre maledettamente le incursioni di Candreva e il suo continuo dinamismo e cambio di passo: un po’ in profondità, un po’ verso il centro con un taglio secco. Viene aiutato molte volte da Koulibaly, che scende sull’esterno per dargli una mano in raddoppio. Le disattenzioni, oltre che le marcature, però, sono troppe. Bocciato.
POLITANO – Parte titolare nello scacchiere di Gattuso e si ritrova, però, sotto alla sua solita soglia di rendimento. Sarà la ripresa dopo un periodo di inattività, difficile per un giocatore bisognoso di carburare con minuti nelle gambe, ma questa sera l’ex nerazzurro ha deluso le aspettative. Doveva sostituire al meglio Callejon, ma ha finito per esserne il sostituto nel secondo tempo.